venerdì 26 febbraio 2010

Carpe Diem

Neanche il milanista dotato del più sfrenato ottimismo avrebbe mai immaginato di arrivare, dopo la 25^ giornata, a -4 dai "presunti cugini" (espressione coniata da Carlo Maria Lomartire a Milan Channel).
Stiamo facendo un bel giro sulle montagne russe ... la partenza è lenta, dopo sette giornate siamo decimi in classifica (in compagnia di Lazio e Palermo) a -7 da Samp e Inter. Poi si comincia a salire, e alla 15^, dopo sette vittorie e un pari, siamo secondi a -4 da quelli là ... e nel profondo dell'animo, ogni milanista (o quasi) comincia a pensare al miracolo. Ma inizia la picchiata ... alla 16^ le prendiamo in casa dal Palermo e non approfittiamo del pari onestone a Bergamo. Nell'ultima giornata prima della sosta natalizia noi restiamo al palo per la neve fiorentina e la banda Moratti allunga portandosi a +8 con la vittoria sulla Lazio.
Si riprende l'ascesa con le tre vittorie consecutive nelle prime partite del 2010, mentre i Mourinho boys lasciano per strada due punti pareggiando a Bari dopo essere andati sotto per 2-0, proprio la domenica che precede il derby.
In queste tre partite vinciamo 5-2 con il Genoa, 3-0 a Torino e 4-0 con quel Siena che, sette giorni prima, contro l'Inter, dopo essere stata in vantaggio per 3-2 subisce il pari all'88' e perde la partita al 93'.
Dopo la 20^ giornata, e alla vigilia del derby, siamo a -6 e, soprattutto, diamo la sensazione di arrivare alla sfida in condizioni fisiche e psicologiche decisamente migliori.
Discorso scudetto riaperto ... si sogna di vincere il derby e arrivare a -3 con la partita di Firenze ancora da recuperare.
Ma il percorso delle montagne russe prevede ancora una picchiata, nel derby prendiamo qualcosa di più dei due ceffoni rappresentati dai gol di Milito e Pandev e, ancora barcollanti, raccogliamo due miseri punti contro Livorno e Bologna. La picchiata ci porta, dopo la 23^ giornata, a -9 dalla seconda squadra di Milano, e ci vediamo sorpassati anche dalla Roma che si porta a +2 ... sempre con la partita di Firenze da recuperare.
Lo 0-0 di Bologna rappresenta il punto più basso della picchiata, e il binario torna a salire ... le vittorie su Udinese e Bari, insieme a quella incredibile di mercoledì a Firenze nel recupero, ci riportano a -4 da quelli là che pareggiano a Napoli e in casa con la Samp (giocando a wrestling più che a football).
Domenica ospitiamo l'Atalanta penultima in classifica, mentre l'Intelecom va a giocare a Udine decimata dalle squalifiche e contro una squadra in ripresa.

Carpe diem, tradotto letteralmente, significa "cogli il giorno" nel senso di "vivi il presente", anche se oggi si tende a tradurlo in "cogli l'attimo" assegnando a questa locuzione un significato opportunistico.
Forse per evitare nuove picchiate dovremmo sposare il significato originale del "Carpe Diem" che troviamo in un verso delle Odi di Orazio:
"Carpe diem, quam minimum credula postero" ... "vivi il presente, confidando il meno possibile nel domani".
Anche se è estremamente difficile, forse dovremmo adottare questa "filosofia", provare ad affrontare le prossime tredici partite concentrandoci su ciò che facciamo noi, senza pensare a quello che fanno gli altri, senza stilare tabelle, senza pensare che se noi battiamo l'Atalanta e quelli là non vincono a Udine ...
Il nostro pensiero e i nostri sforzi devono puntare a vincere domenica dopo domenica guardando solo a noi stessi, e, a fine campionato, tireremo le somme.
Ogni volta che siamo arrivati quasi a toccare la vetta siamo ripiombati nel precipizio, e quella di domenica è proprio quel tipo di situazione, cerchiamo di cambiare abitudini.

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