giovedì 30 dicembre 2010

Corde, carrette e Madonne


E’ un periodo di cambiamenti questo per il Milan, in perfetta sincronia con la mia esistenza.
Dopo 9 anni, a Milanello arriva un allenatore senza un passato rossonero.
L’ultimo fu Zaccheroni che nel marzo 2001 lasciò la panchina alla coppia Maldini/Tassotti (quelli del 6-0 nel derby con 4 assist e un gol di Serginho … c’è “inho” e “inho”).

Anche le festività natalizie passate in testa alla classifica sono un’esperienza che ci mancava da un po’ di tempo … mi sembra di aver letto di qualcosa come 15 anni, dato apparentemente clamoroso, ma compatibile con il fatto di aver vinto solo 3 scudetti in questi ultimi 15 anni.

Sono tanti gli spunti proposti da questi ultimi giorni del 2010 (e del decennio).
Ad esempio è in fermento il “mercato di riparazione”, e prima ancora che sia ufficialmente aperto è già iniziato un certo “via vai” … Cassano è già in ritiro a Dubai, mentre Ronaldinho è in partenza, ma forse non alle condizioni desiderate da Gaucho e fratello.
Io non so se le cifre lette in giro corrispondano a verità o siano illazioni prive di fondamento.
I 5 mln di buonuscita di cui si è parlato mi sembrano fuori da ogni logica, se Dinho restasse fino a giugno percepirebbe 4/4,5 mln, e i 5 mln immagino siano netti … ma quello che non capisco è proprio il concetto di “buonuscita”.

Analizzando la questione prettamente dal punto di vista economico e contrattuale (da profano) mi sembra plausibile pensare che i due “contraenti” si debbano considerare sullo stesso piano.
Per quale motivo uno dei due (il Dinho) ci deve guadagnare ricevendo emolumenti senza offrire alcuna prestazione in cambio? … e per di più una cifra superiore a quella che percepirebbe restando fino alla conclusione del contratto.
Se sono vere anche le voci di una richiesta di 8 mln da parte di Galliani per liberare il brasiliano, sembra chiaro che de Assis ha tirato troppo la corda, il fratello ha tirato poco la carretta e l’AD rossonero si è scocciato e ha tirato un paio di Madonne.
Dal punto di vista economico al Milan converrebbe tenere Dinho fino a giugno piuttosto che dargli 5 mln di buonuscita.
Se Dinho si è accordato con il Gremio e vuole tornare in Brasile, e se il Milan non lo ritiene compatibile con il nuovo corso, la cosa più equa è una rescissione alla pari: Dinho non prende nessuna buonuscita e il Milan non chiede alcun indennizzo al club “acquirente”.
Sul Gaucho voglio aggiungere solo una cosa: quando è arrivato non mi aspettavo grandi cose da lui, l’ultimo anno e mezzo passato a Barcellona mi aveva tolto ogni illusione di vedere in rossonero il fuoriclasse del 2007. Le mie aspettative sono state rispettate, anche se, per la verità, speravo in qualcosa di più … pur senza farmi illusioni.

Ieri c’è stata la presentazione di Leonardo alla Pinetina. Passata (quasi) la delusione mi è rimasto un senso di sorpresa … non credevo potesse capitare.
Ho letto e sentito le reazioni più svariate da parte dei tifosi: c’è chi lo insulta (anche peggio del bambino intervistato da Sky), chi ostenta indifferenza (alcuni falsamente), chi si sente tradito, chi trova perfettamente naturale che un professionista faccia le proprie scelte … io sono deluso e sorpreso.

Un’ultima considerazione la voglio riservare ad Alexandre Pato. Finalmente è (quasi) terminato questo 2010 disgraziato.
Se Patinho ritrova la salute può diventare il “turbo” che ci può dare quell’accelerazione necessaria a portare a casa questo scudetto. I suoi numeri sono eloquenti anche nei periodi bui.
In campionato ha giocato solo 8 volte (505 minuti), ma ha realizzato 6 reti … tra un infortunio e l’altro ha segnato un gol ogni 84 minuti.
C’è chi lo vorrebbe vendere temendo una fragilità cronica e ricordando le decine di milioni che si potrebbero incassare cedendolo, io predico pazienza.

Pubblicato sul sito di Milan Day

domenica 26 dicembre 2010

Che delusione ...

... che grossa delusione ...

Trovo difficile credere che la scelta di Leonardo di accettare la proposta di Moratti nasca dalla voglia di fare uno sgarbo a Berlusconi.
Per quanto questa stessa scelta possa insinuare qualche dubbio, considero il brasiliano una persona dall'intelligenza superiore alla media, e prendere una simile decisione per spirito di rivalsa nei confronti del suo ex "datore di lavoro" mi sembra poco compatibile con la sua dotazione cerebrale.

Quel che è certo è che lo sgarbo lo hanno subìto i tifosi rossoneri, sia chi lo ha apprezzato anche nei panni dell'allenatore sia chi lo vedeva più adatto a scoprire talenti verdeoro da portare a Milanello.
La campagna acquisti dell'ex stimato rossonero (ex rossonero ed ex stimato) punta a portare "il tattico" Angelo Castellazzi ad Appiano Gentile ... e fin qui poco male. Ma se, come sembra, portasse di là anche Ricardino Kakà la delusione sarebbe cocente, quasi insopportabile.

Ciò che in qualche modo mi consola è il fatto che, secondo me, Moratti si sia dato la zappa sui piedi accecato dalla voglia di rendere la pariglia a Berlusconi per l'affare Ibrahimovic.
Moratti a confronto con un tifoso nerazzurro.
Continuo a non considerare Leonardo un allenatore, e l'Inter un pò barcollante di questa stagione potrebbe ricevere il colpo di grazia dal nuovo tecnico ... a meno che quest'ultimo faccia tesoro della passata esperienza per evitare di incorrere negli stessi (gravi) errori di un anno fa.
Forse mi sbaglierò, ma ho la sensazione che stia per ricominciare la giostra sulla panchina di quelli là ... Leonardo arriverà a Pasqua?

Pubblicato su Milan Day Blog

domenica 19 dicembre 2010

Statistiche di Milan - Roma 0-1

Come accaduto troppo spesso in questi ultimi anni, a dicembre il Milan torna ad essere affetto dalla "Sindrome di Babbo Natale".
Ultima partita dell'anno giocata con pinne e maschera da sub o con i Moon-Booth ai piedi a seconda della destinazione scelta dai giocatori per le vacanze natalizie.

A parte gli scherzi si è vista una squadra poco determinata (a parte Gattuso e Nesta) e molto distratta (come dimostrano i 12 fuorigioco sbandierati dai due assistenti dell'arbitro, ai quali ne vanno aggiunti un paio non rilevati su altrettante azioni pericolose).
Peccato, fare un piccolo ultimo sforzo di concentrazione e applicazione sarebbe bastato per battere una Roma tuttaltro che trascendentale. Il pallino lo abbiamo tenuto sempre noi, ma è mancata convinzione e incisività, e se Ibra è in serata storta non c'è nessun altro in grado di cambiare gli equilibri a nostro favore.
A Cagliari, alla ripresa del campionato, vedremo come verrà risolto il problema vista la squalifica dello svedese diffidato e ammonito sabato sera.

Le tre più immediate inseguitrici ottengono due vittorie e un pari sempre nei pressi del 90'.
Il Napoli, contro il Lecce, salva sulla linea di porta il possibile 0-1 dei salentini al 93' e sul ribaltamento dell'azione trova il gol vittoria con quel gran giocatore che è Cavani.
La Lazio vince su autorete a due minuti dal novantesimo contro l'Udinese, e la Juve si fa recuperare da Pelissier a Verona nei minuti di recupero ... la fuga è diventata una fughetta ...

MilaNumbers (23)

Campionato - 17° Giornata - 18.12.2010
Milan - Roma 0-1   Borriello 69'
Classifica: Milan 36 - Napoli e Lazio 33 - Juve 31 - Roma 29 



Migliore: Gattuso (7)
Peggiori: Seedorf (4), Robinho e Ibra (5)



NOTE:
Seconda partita consecutiva a San Siro senza gol rossoneri
Abbiati raggiunge Pomi (difensore a cavallo tra gli anni 20 e i 30) a 224 presenze


sabato 18 dicembre 2010

Hotspur

Sicuramente ci andò peggio lo scorso anno, quando il sorteggio ci propose un ottavo di finale contro il Manchester Utd. Quest’anno, visti i potenziali avversari, abbiamo pescato mediamente bene.
Con il Tottenham, tra l’altro, c’è un conto aperto da 39 anni.
Quella Coppa Uefa che manca nella nostra bacheca l’avremmo potuta vincere nell’anno di esordio della competizione che sostituì la Coppa delle Fiere.

L’edizione 1971/72 è stata una delle due nelle quali siamo andati più vicini a conquistare questa Coppa raggiungendo le semifinali (la seconda occasione si è verificata nel 2002 e si è conclusa con l’eliminazione ad opera del Borussia Dortmund), ma il doppio confronto con gli Hotspurs londinesi (poi vincitori del trofeo) si concluse per il Milan con una sconfitta in trasferta ed un pari a San Siro.

La sfida con gli inglesi servirà anche a chiarire quanto una capolista in fuga nel campionato italiano sia competitiva in Europa contro avversari temibili ma di seconda fascia.
A guardare i numeri che riassumono il cammino rossonero nel girone di Champions, questa competitività è tutta da verificare: siamo stati la seconda classificata con il minor numero di punti (8) dietro al Lione (9), Roma Copenhagen e Inter (10), Valencia (11), Arsenal e Marsiglia (12).
Siamo stati la seconda classificata con il maggior distacco dalla prima (8 punti), seguiti da Roma (5), Lione e Copenhagen (4), Arsenal Valencia e Marsiglia (3) e Inter (1).
Abbiamo avuto il peggior attacco tra le 16 qualificate (7 reti) insieme a Copenhagen e Man Utd (top scorers Arsenal e Tottenham con 18, poi Bayern 16, Real e Valencia 15, Barcellona e Chelsea 14), e l’undicesima difesa con 7 reti subite come l’Arsenal (peggio hanno fatto solo il Lione con 10 e Roma Inter e Tottenham con 11. Migliori difese quelle del Man Utd (un solo gol subito), Real Madrid (2, di Inzaghi), Barcellona Marsiglia e Schalke (3), Chelsea e Valencia (4).
Siamo anche stati gli unici qualificati agli ottavi a non aver vinto almeno tre partite.

Ma a parte questi numeri che sono solo parzialmente indicativi per effetto delle sole sei partite da cui derivano e dalla disomogeneità della composizione dei gironi, ci si aspetta dal Milan una qualificazione al turno successivo che dia un chiaro segnale di discontinuità con il recente passato.
Nelle ultime tre stagioni, infatti, siamo stati estromessi dalle competizioni al primo turno ad eliminazione diretta al quale abbiamo partecipato (Arsenal 2008, Werder 2009, Man Utd 2010), una tendenza negativa poco compatibile con il nostro blasone internazionale e con la nostra vocazione europea.

Cambiando argomento, vorrei esprimere tutte le mie perplessità sul ventilato acquisto di Cassano, perplessità a 360°.
Neanche ipotizzando un addio a Ronaldinho già a gennaio riuscirei a trovare una ragione valida per una simile operazione.
Un anno fa Leonardo si vide costretto a fare ogni sorta di esperimento per ovviare alla mancanza di un’alternativa a Pato, fino ad arrivare ad utilizzare uno dei tanti centravanti presenti in rosa all’ala (Hunty).
Oggi che un centravanti di scorta sarebbe indispensabile, si parla di acquistare Cassano …
Sui problemi caratteriali che hanno costellato di episodi la carriera del barese è inutile dilungarsi, li conosciamo tutti.
Allegri si trova nelle condizioni di un equilibrista che dopo aver rischiato di precipitare al suolo ha trovato il giusto, per quanto precario, assetto, ed una certa stabilità. Mettergli a disposizione Cassano equivale a dare un bello scossone alla corda con il rischio di far precipitare il “saltimbanco” nel bel mezzo dell’attraversata.

Per chiudere due parole sulla partita di questa sera. Qualsiasi risultato diverso dalla vittoria, in qualunque modo arrivi, sarebbe difficilmente metabolizzabile da squadra e tifosi.
I capitolini non stanno vivendo un gran momento, e, per noi, passare le festività con sei punti di vantaggio sulla seconda, qualunque essa sia, ci consentirebbe di passare serenamente la pausa invernale.

Pubblicato su Mondo Milan Day

mercoledì 15 dicembre 2010

Statistiche di Bologna - Milan 0-3

MilaNumbers (22)

Campionato - 16° Giornata - 12.12.2010
Bologna - Milan 0-3   Boateng 9' Robinho 35' Ibra 60'
Classifica: Milan 36 - Juve, Napoli, Lazio 30 - Palermo, Roma 26 - Inter 23

 




NOTE:
Assist di Ibra (1-0), Boateng (2-0) e Pirlo (3-0)
Traversa di Zambrotta al 45+1'
Abbiati para un rigore a Di Vaio al 78'
Pirlo raggiunge Niels Liedholm all'11° posto con 394 presenze ufficiali
Nesta raggiunge Kaladze al 32° posto a quota 284 presenze ufficiali
Abbiati raggiunge Moretti (anni 30) al 50° posto con 223 presenze ufficiali

Statistiche di Milan - Ajax 0-2

MilaNumbers (21)

Champions League - 6° Giornata - 8.12.2010
Milan - Ajax 0-2   De Zeeuw 57' Alderweireld 66'
Real Madrid - Auxerre 4-0   Benzema 12' Ronaldo 49' Benzema 72' Benzema 88'
Classifica: Real Madrid 16 - Milan 8 - Ajax 7 - Auxerre 3







NOTE:
Pirlo raggiunge Alberigo Evani al 12° posto con 393 presenze rossonere
Esordio in gare ufficiali per Alexander Merkel

Statistiche di Milan - Brescia 3-0

Alè ... finalmente sono tornato on-line ... è stata dura ma ce l'ho fatta ...
Con i resoconti statistici della stagione rossonera sono indietro di tre partite, adesso pubblico la terz'ultima e prima della gara di sabato contro la Roma che chiuderà il 2010 mi metterò in pari.

Avendo potuto seguire la squadra poco e male (le due gare di campionato) o per niente (la sconfitta con l'Ajax ...) mi limito a dire due parole su questa prima parte di stagione.
Visto l'inizio temevo di assistere all'ennesima stagione fotocopia delle precedenti, ma bisogna dare atto ad Allegri del grande lavoro svolto in questi mesi.
La squadra è stata rivoltata come un calzino, le gerarchie precostituite sono saltate, la presenza fisica della squadra in campo è aumentata così come la velocità di esecuzione del gioco.
Le ultime novità sono il decentramento di Pirlo per poter disporre di Ambrosini davanti ai centrali, e la scalata di Boateng al ruolo di trequartista (atipico) titolare in barba ai vari Seedorf e Ronaldinho, (a proposito del ghanese, delizioso l'assist per il 2-0 di Robinho a Bologna, e a proposito di Seedorf e Ronaldinho ... chi ha giocato titolare contro l'Ajax insieme a Pirlo ?!?!? ... appunto ...)

MilaNumbers (20)

Campionato - 15° Giornata - 4.12.2010
Milan - Brescia 3-0   Boateng 4' Robinho 28' Ibra 31'






NOTE:
Assist di Ibra (1-0)
Primo gol rossonero per Boateng

domenica 28 novembre 2010

Statistiche di Samp - Milan 1-1

A volte si gioca male e si vince … a volte si gioca bene e si perde.
Oggi un’ottima prestazione ci ha procurato un punto … va bene lo stesso.


Un pareggio che sa di occasione persa, ma che può essere una lezione importante per il futuro.
Abbiamo dominato per 55 minuti, poi siamo arretrati troppo e abbiamo sbagliato tre volte l'uscita dalla fase difensiva prima con Ambrosini, poi con Thiago e infine con Nesta, che ha rimediato all'errore provocando il corner del pareggio blucerchiato.
Subìto il pareggio siamo tornati a dominare dando alla nostra azione offensiva le sembianze di un assedio.
Uno degli aspetti da migliorare è l'atteggiamento che assumiamo quando passiamo in vantaggio ... si può giocare in contropiede anche senza arretrare troppo il baricentro.
Sicuramente non gli si può addebitare nessuna colpa, ma stasera ci è mancato Ibra.

P.S. Per una decina di giorni (spero qualche giorno in meno) non potrò aggiornare il blog ... a presto

MilaNumbers (19)

Campionato - 14° Giornata - 27.11.2010
Sampdoria - Milan 1-1   Robinho 43' Pazzini 59'


Migliore: Robinho (7)




NOTE:
Assist di Ibra (ma è assist?)
Cifre tonde ai massimi livelli: 440 presenze per Gattuso, 420 per Ambrosini, 380 per Seedorf

mercoledì 24 novembre 2010

Statistiche di Auxerre - Milan 0-2

Un Milan stanco e bruttino vince ad Auxerre e, complice la goleada del Real ad Amsterdam, stacca il biglietto per gli ottavi di Champions.
Primo tempo troppo sotto ritmo e baricentro troppo basso. I francesi, squadra modesta, si rendono pericolosi solo su un calcio di punizione che prende un effetto stranissimo dopo una deviazione di Gattuso, per il resto ciabattano in curva dalla distanza.
Nella ripresa il Milan prende il gioco in mano ( gioco ... va beh, si fa per dire ... ) e staziona maggiormente nella metà campo avversaria fino a trovare il vantaggio sull'unica occasione capitata sui piedi di Ibra. A tempo scaduto raddoppio con il colpo di biliardo mancino del Dinho subentrato da qualche minuto allo sfinito svedese.
Allegri ha inventato il "turnover a blocchi", ne cambia 4/5 alla volta e li fa giocare per un mese.
Per sabato contro la Samp è necessario cambiare qualcosa, la squadra è stanca.

P.S. Divertente l'intervista rilasciata ieri sera da Nesta ai microfoni di Milan Channel, divertente non tanto per i contenuti quanto per il fatto che tra il cappellino di lana e lo sguardo spiritato sembrava il sosia di Paolo Bitta ... :)

MilaNumbers (18)

Champions League - 5° Giornata - 23.11.2010
Auxerre - Milan 0-2   Ibra 64' - Dinho 91'
Ajax - Real Madrid 0-4   Benzema 36' Arbeloa 44' Ronaldo 70' e 81' (r)
Classifica: Real Madrid 13 - Milan 8 - Ajax 4 - Auxerre 3






NOTE:
Presenza n° 220 per Cristian Abbiati che raggiunge Luigi Compiani, grande portiere degli anni 30, al 51° posto.
Presenza n° 50 per Ignazio Abate.
Alessandro Nesta raggiunge Serginho al 33° posto con 281 presenze ufficiali.
Esordio stagionale per Rodney Strasser.

domenica 21 novembre 2010

Statistiche di Milan - Fiorentina 1-0

Partita non entusiasmante ma vittoria "sostanziosa".
C'è chi tira la carretta da qualche partita e sopperisce con la classe alla stanchezza (Ibra), chi lo fa con l'agonismo (Gattuso), chi si sacrifica a costo di perdere lucidità sotto porta (Robinho), chi risponde con i fatti a qualche critica un pò ingenerosa (Abbiati), chi va con il pilota automatico (Nesta e Thiago), chi ha resistito 300 minuti prima di prendere un giallo (Flamini :) comunque grande Matteo)


La squadra trova qualche difficoltà nello sviluppo del gioco, ma risulta compatta e solida, due partite consecutive senza subire gol sono un bel segnale, ma manca qualcosa in fase offensiva.
I terzini offrono spesso un appoggio spingendosi fino alla trequarti, ma non arrivano mai a crossare dal fondo, il centrocampo è molto solido in copertura ma fatica a produrre gioco, può contare sui frequenti inserimenti di Flamini, mentre Ambrosini, data la posizione, è costretto a limitarli.
Alla fine tocca a Seedorf fare il grosso del lavoro, e se non è in grande serata, come ieri sera, gli attaccanti rimangono senza rifornimenti e sono costretti ad inventarsi qualcosa (magari una rovesciata).


In assenza di Pirlo, viste le qualità di Ambrosini e Thiago, si potrebbe pensare ad un Thiago che avanza ad impostare con il Capitano che arretra a coprirlo, situazione che si è in parte verificata contro la Fiorentina, ma che potrebbe essere provata con maggiore frequenza. Sembra comunque evidente che Pirlo, se fresco e riposato, può dare un contributo importante alla squadra.

MilaNumbers (17) 

Campionato - 13° Giornata - 20.11.2010
Milan - Fiorentina 1-0   Ibra 45'


Migliori: Abbiati (7,5) - Ibra (7)
Peggiori: Zambrotta (5,5)




NOTE:
Assist di Thiago Silva
al 65' probabile rigore per un mani su incursione di Flamini
qualche minuto prima contatto dubbio di Zambrotta in area rossonera.
Presenza n° 418 per Ambrosini che raggiunge Anquilletti al 7° posto.
10° rete rossonera per Ibrahimovic.

sabato 20 novembre 2010

Primo bilancio stagionale

MilaNerboruto

Archiviata con sommo gaudio la pratica derby, è possibile fare un primo parziale bilancio di questa prima parte di stagione.
La situazione è in continuo divenire, ci sono ancora lavori in corso, l’evoluzione della squadra si sviluppa sotto i nostri occhi.
Guardando a ritroso il film della stagione si possono individuare due momenti importanti che hanno caratterizzato questa evoluzione e diviso questi primi mesi in tre blocchi: il primo blocco composto dalle prime sei partite, il secondo dalle successive quattro, ed il terzo comprendente le ultime sei.

Nonostante i “suggerimenti” presidenziali del giorno del raduno, Allegri comincia la stagione impostando tatticamente la squadra secondo un 4-3-3 con Ronaldinho largo a sinistra e Pato, quando disponibile, dalla parte opposta.
L’asse portante della squadra è basato su alcuni titolari inamovibili, il turn-over entra in gioco solo per causa di forza maggiore.
Sostanzialmente nelle prime sei partite stagionali (tre vinte, due pareggiate e una persa), il 4-3-3 è composto da Abbiati in porta (100% di minuti giocati), Nesta (83%) e Thiago (75%) centrali e Antonini a sinistra (81%) in difesa.
A centrocampo Pirlo (100%) non salta neanche un minuto ed è affiancato da Seedorf (69%) e Boateng (67%) … un reparto mediano molto tecnico ma lento e poco dinamico.
In attacco i punti fissi sono Ronaldinho (90%) e Ibra (83%).
La squadra non convince, rumina un calcio troppo compassato, prende contropiede pericolosi con troppa facilità, segna poco (a parte il 4-0 dell’esordio), e incappa in un paio di risultati deludenti come la sconfitta di Cesena e il pari interno contro il Catania.
Il calendario molto favorevole non viene sfruttato a dovere.
L’ultima partita di questo primo blocco è Milan-Genoa 1-0 che precede la trasferta di Champions ad Amsterdam.

Nella partita contro l’Ajax, la prima del secondo blocco che si conclude a Madrid passando attraverso le vittorie su Parma e Chievo, Allegri apporta una modifica tattica: passa dal 4-3-3 al 4-3-1-2.
Il ruolo da trequartista lo inaugura Seedorf (con il Dinho in panchina), ma nelle tre partite successive dietro alle punte viene schierato il Gaucho, con l’olandese che torna nel trio di centrocampo.
La modifica tattica sembra promettente, ma i protagonisti non riescono ad interpretarla efficacemente.
Gattuso (88%), Pirlo (100%) e Seedorf (96%), Dinho (70%) e Ibra (100%) rappresentano l’ossatura della squadra in queste quattro partite tra centrocampo e attacco, con Robinho (54%) e Pato (46%) ad alternarsi nel ruolo di seconda punta. La difesa titolare è composta da Zambrotta (100%), Nesta (100%), Thiago (67%) e Antonini (95%).
La partita di Madrid rappresenta la seconda svolta stagionale.
Pare che negli spogliatoi del Bernabeu ci sia stato uno scambio di opinioni piuttosto acceso tra i giocatori, e che la dirigenza abbia deciso di lasciare mano libera all’allenatore “legittimandolo” nelle successive difficili scelte di lasciare in panchina pezzi da novanta come Seedorf e Ronaldinho.

In questa ultima serie di sei partite il brasiliano gioca solo i primi sessanta minuti di Milan-Real, Seedorf e Pirlo vanno tre volte in panchina per scelta tecnica il primo e per problemi fisici il secondo.
In seguito a questa mini rivoluzione vede la luce il centrocampo muscolare, Robinho e Seedorf si alternano sulla trequarti e il turn-over viene finalmente preso in considerazione dall’allenatore.
A centrocampo vengono utilizzati a rotazione tutti e cinque i giocatori a disposizione di Allegri: Gattuso (74%), Boateng (66%), Pirlo (60%), Ambrosini (53%) e Flamini (51%).
Seedorf (52%), come detto, si sposta stabilmente dietro le punte Ibrahimovic (97%, indispensabile), Pato (61%) e Robinho (58%). Sono solo sessanta (11%) i minuti giocati dal Dinho e da Inzaghi, ma sessanta minuti dal peso specifico decisamente diverso.
Novità anche in difesa: sulle fasce cala l’utilizzo di Antonini (41%) e cresce quello di Abate (71%), con Zambrotta (50%), Bonera (23%) e Oddo (14%) a completare il settore terzini.
In mezzo alla difesa oltre ai titolarissimi Nesta (83%) e Thiago (solo il 50% per qualche acciacco) si vede per la prima volta Yepes (33%) e viene riproposto Sokratis dopo la quarantena del post Cesena (33% anche per il greco).
Il risultato di tutte queste novità è un gioco più veloce e piacevole, il pressing viene portato nella trequarti avversaria con un aumento della pericolosità offensiva, si rivedono gli inserimenti senza palla, il centrocampo risulta più solido e la squadra, nel suo insieme, più corta e compatta.

In queste ultime sei partite si sono ottenute quattro vittorie, il pareggio subito all’ultimo minuto con il Real e la sconfitta un pò anomala con la Juventus.
A guardare solo i risultati, rispetto alle prime sei partite, abbiamo fatto solo due punti in più (13 contro 11), ma considerando la diversa difficoltà proposta dai due calendari, la differenza è sostanziale.
Mettendo a confronto i due blocchi elencando in ordine decrescente per difficoltà le partite che li compongono, questa differenza risulta molto evidente:

1)      Milan-Auxerre contro Milan-Real
2)      Lazio-Milan contro Inter-Milan
3)      Milan-Genoa contro Milan-Juventus
4)      Milan-Catania contro Napoli-Milan
5)      Cesena-Milan contro Milan-Palermo
6)      Milan-Lecce contro Bari-Milan

Il centrocampo composto dai tre mediani, che ha così favorevolmente impressionato, non può, comunque, diventare un dogma irrinunciabile, Pirlo (ancora out questa sera contro la Fiorentina) può e deve tornare utile, ma a patto che ai suoi fianchi vengano sempre schierati due mediani e che non torni ad essere l’unico inamovibile del reparto. Abbiamo “scoperto” che si può giocare anche senza Pirlo, e inserirlo nella rotazione del reparto può solo essere un vantaggio sia per il giocatore che per la squadra. Pirlo è il giocatore che permette di aumentare il tasso tecnico del centrocampo (qualità indispensabile in Europa), ma per fare la differenza deve essere in buone condizioni fisiche e non spremuto come un limone.
Capitolo Ronaldinho … la situazione di emergenza che si è venuta a creare nel reparto offensivo con gli infortuni occorsi ad Inzaghi e Pato rendono indispensabile il “recupero” del brasiliano.
La situazione è piuttosto delicata, il Gaucho non ha preso bene le ultime esclusioni, si è reso protagonista dell’ennesima “notte brava” dopo la trasferta con la nazionale, le prospettive tattiche derivanti dai propositi di Allegri di utilizzarlo come seconda punta, e la situazione contrattuale da definire sono tutti elementi di preoccupazione.
Questa sera si gioca Milan-Fiorentina, e il Dinho, inserito nella formazione di partenza, ha l’occasione di dare un segnale positivo … spero che colga questa opportunità, così come mi auguro che il Milan non renda in qualche modo vana la vittoria nel derby … la partita con la Viola va assolutamente vinta.

Pubblicato su Mondo Milan Day

lunedì 15 novembre 2010

Statistiche di Inter - Milan 0-1

Forse è un pò troppo presto per dirlo, ma c'è la sensazione che si sia aperto un nuovo periodo storico per il campionato italiano.
La partenza di Mourinho ha privato la squadra nerazzurra di tutta una serie di "corazze" che negli ultimi due anni hanno permesso ai cugini di andare molto oltre le loro possibilità.

I sortilegi dello stregone di Setubal non proteggono più dagli infortuni i giocatori di Moratti, anzi, sembra quasi che la passata "immunità" la stiano pagando con gli interessi.
La forza mentale che li rendeva invulnerabili a qualsiasi contrarietà si è dissipata completamente, i Re Mida Sneijder e Milito hanno abbandonato il mondo mitologico per tornare tra i comuni mortali, i loro schermi protettivi sono andati in corto, e adesso si ritrovano indifesi e impreparati ad affrontare questa nuova realtà.


Ma la cosa più importante riguarda il Milan.
Nell'ultimo periodo abbiamo cambiato pelle privilegiando la sostanza solida, tangibile, concreta, a discapito dell'estetica un pò fumosa e impalpabile degli ultimi anni.
Grande merito per questo cambio di rotta va attribuito al nuovo centrocampo varato da Allegri un pò per convinzione e un pò per necessità.
Ma è soprattutto la mentalità di squadra che sembra essere cambiata ... il gruppo è più compatto, solidale e consapevole della propria forza.

Il derby era un esame importante da superare, perchè anche lo scorso anno, quando sembravamo sul punto di spiccare il volo, il confronto con i nerazzurri ci ha tarpato le ali e riportato col culo per terra, evidenziando un complesso di inferiorità che oggi ci siamo lasciati alle spalle.
Ieri abbiamo saputo soffrire tutti insieme, e l'espulsione di Abate, che un anno fa ci avrebbe disunito, ci ha compattati ancora di più.


La strada imboccata è quella giusta, e la classifica, quasi commovente, lo conferma.

MilaNumbers (16) 

Campionato - 12° Giornata - 14.11.2010
Inter - Milan 0-1   Ibra rig. 5'
Classifica: MILAN 26 - LAZIO 25 - NAPOLI 21 - JUVE e INTER 20 - ROMA 19


Migliori: Quasi tutti
Peggiori: Quasi nessuno




NOTE:
Gattuso graziato da Tagliavento al 41' (mancato secondo giallo)
Espulso Abate al 60' per doppio giallo (andava espulso anche Pandev)

domenica 14 novembre 2010

Campo minato


Il prato di San Siro somiglia sempre più ad un tempio pagano dove si consumano sacrifici umani, … legamenti strappati, muscoli stirati, menischi lesionati, articolazioni distorte … una vera ecatombe.
Ma non è che Pato, indiziato di ipocondria, è semplicemente vittima di questa autentica piaga biblica?

Le ultime due partite giocate su quel campo minato hanno azzoppato prima Maicon e Samuel, e poi Pato e Pippo. Neanche gli arbitri riescono a stare in piedi, figuriamoci i giocatori … li si vede pattinare come hockeysti … a me l’hockey su ghiaccio non ha mai entusiasmato, posso a malapena sopportare il pattinaggio artistico ma solo per merito dei costumini indossati dalle pattinatrici.
Mi chiedo come sia possibile che la squadra più titolata al mondo e quella campione d’Europa in carica (sigh) possano giocare su una simile trappola.

Qualche dato? … l’11 settembre, data famosa per altri e ben più tristi motivi, è il giorno del primo infortunio patito da un rossonero in questa stagione, si gioca a Cesena e Thiago Silva è costretto a rimanere negli spogliatoi nell’intervallo. Ma quella di Cesena è l’unica volta in cui un nostro giocatore si fa male lontano da San Siro (a parte Antonini a Napoli ma per una capocciata con Maggio).
Il 15 settembre tocca ad Ambrosini, a Milano contro l’Auxerre, abbandonare dopo un quarto d’ora, mentre Pato, nella stessa partita, regge fino al decimo della ripresa prima di accusare l’ennesimo problema muscolare.
Il 16 ottobre, in Milan-Chievo, si fa male ancora Thiago Silva … il 25 ottobre, in Napoli-Milan, Antonini esce dopo dodici minuti, ma come detto poco sopra, per una zuccata con Maggio.
Il 30 ottobre è la volta di Bonera in Milan-Juventus, per uno scontro con De Ceglie.
Il 10 novembre, l’altro giorno, Pato va incontro all’ennesimo malanno muscolare, e il suo sostituto, Inzaghi, si rompe il legamento crociato e il menisco dopo un quarto d’ora dal suo ingresso in campo.
Lo scorso anno su venti infortuni capitati ai nostri ragazzi, quattordici si sono verificati a San Siro

La contabilità dell’Inter non la tengo perché mi interessa relativamente, ma sarebbe utile verificare in quale percentuale i continui infortuni patiti dai cuginastri in questi ultimi mesi si siano verificati a San Siro.
C’è da dire che le pessime condizioni in cui versa il campo di Milano non sono un’eccezione nel panorama italiano.
I campi di patate sono la norma piuttosto che l’eccezione, insomma … gli stadi in sé sono fatiscenti e poco accoglienti, ma anche i terreni di gioco non sono da meno.
Si vogliono risollevare le sorti del calcio italiano? E allora si cominci a fare qualcosa per rendere accogliente e sicuro il teatro nel quale assistere ad una partita di calcio e si faccia in modo di permettere ai giocatori di poter svolgere al meglio il proprio mestiere.

Mi viene il magone quando vedo qualche partita dalla Bundesliga, o della Premier  o della Liga spagnola, stadi stupendi e sempre pieni, e panni da biliardo sui quali giocare … il movimento calcistico italiano sta sprofondando inesorabilmente all’inferno, e non si percepisce il minimo indizio di una qualche reazione, tranne qualche sterile grido d’allarme lanciato dagli stessi responsabili di questa situazione che si limitano a gridare “al lupo al lupo” senza, però, cominciare ad agire. Unica eccezione la Juventus, che dalla prossima stagione potrà disporre di uno stadio moderno e al passo con quelli dei paesi europei più evoluti.

Domani si gioca il derby, speriamo di non dover aggiornare il bollettino medico e di assistere ad una partita che sia uno spot promozionale per il calcio italiano nonostante il terreno di gioco … oltre, naturalmente, ad una vittoria rossonera.

Pubblicato su Mondo Milan Day

giovedì 11 novembre 2010

Statistiche di Milan - Palermo 3-1

Qualcosa è cambiato.
Intendiamoci, mi guardo bene dal fare previsioni, vaticinare, prefigurare futuri successi, prevedere un domani tutto rose e fiori ... ma indubbiamente qualcosa è cambiato.

Forse sarebbe meglio dire "qualcosa sta cambiando" ... in questi ultimi tre quattro anni, guardando le partite del Milan, si aveva la sensazione di rileggere continuamente lo stesso libro, di vedere lo stesso film, di ascoltare la solita canzone che si trasforma inevitabilmente in un tormentone fastidioso.

Questo Milan muscolare, compatto, pressante nella metà campo avversaria, dotato di nuove armi come gli inserimenti dei centrocampisti, le verticalizzazioni, il movimento negli spazi, dà sensazioni di freschezza, ha il profumo degli oggetti nuovi in contrapposizione a quello spiacevole afrore di muffa, di stantio che da tempo emanava dalla visione di gran parte delle nostre partite.

Non mi sto esaltando per un paio di partite filosoficamente fuori dal comune, ma indubbiamente le novità incuriosiscono e trasmettono entusiasmo.
Sono anche cosciente del fatto che se si vuole raggiungere qualche obiettivo è necessario fare ricorso a tutta la rosa, ma variando i dosaggi degli ingredienti è possibile ottenere una miscela diversa che sia, si spera, divertente e vincente.

 MilaNumbers (15)

Campionato - 11° Giornata - 10.11.2010
Milan - Palermo 3-1   Pato 19' - Bacinovic 63' - Ibra r. 77' - Robinho 83'
Classifica: MILAN 23 - LAZIO 22 - NAPOLI 21 - INTER 20 - JUVE 19 - ROMA 18


Migliore: Thiago Silva (7)
Peggiori: Abbiati e Antonini (5,5)




NOTE:
Non concesso un rigore al Palermo al 56' per mani di Boateng in barriera.
Non concesso un rigore al Milan per fallo su Pato (infortunatosi nell'occasione).
Palo di Seedorf al 69'
Assist: Seedorf (1-0) e Ibra (3-1)
Esordio stagionale per Marek Jankulovsky
Thiago Silva raggiunge la 50° presenza ufficiale in rossonero.

domenica 7 novembre 2010

Statistiche di Bari - Milan 2-3

La Lazio perde il derby, l'Inter pareggia con il Brescia e il Milan ne approfitta per sorpassare i presunti cugini e ridurre a due i punti di distacco dai capoclassifica capitolini.
La vittoria di Bari è caratterizzata da qualche novità e alcune conferme ... confermata, ad esempio, una certa predisposizione al masochismo. Un Bari che doveva rientrare negli spogliatoi all'intervallo già cadavere viene tenuto in vita dal reparto rianimazione rossonero che, come in altre occasioni, mostra un killer instinct degno di ... Topo Gigio.


La croce andrebbe messa sulle spalle di Robinho. Il brasiliano ha avuto a disposizione tre occasioni nitidissime e le ha sprecate malamente, ma, a bilanciare parzialmente il giudizio negativo, va considerata anche la sua predisposizione al sacrificio e la partecipazione costante al pressing nei confronti della difesa avversaria che ci permette di correre pochi rischi e di chiudere il primo tempo con due reti di vantaggio.
Ma neanche Ibra brilla particolarmente. Nelle prime partite in rossonero metteva in rete praticamente ogni palla che gli capitasse tra i piedi, ma da qualche tempo stà sprecando un pò troppo, e anche oggi non ha sfruttato un paio di ottime occasioni.

Male Seedorf nonostante l'assist che permette ad Ambrosini di sbloccare il risultato. Troppo impreciso e lento nella distribuzione del pallone.
Male anche Nesta che viene in qualche modo coinvolto nei due gol baresi ed è troppo falloso sui passaggi in uscita. Non particolarmente brillanti neanche Zambrotta, poco efficace in entrambe le fasi, e Abbiati, non irreprensibile sul secondo gol  e sull'uscita che al termine del primo tempo non si è trasformata in calcio di rigore solo per la disattenzione di arbitro e guardalinee.


Discreto l'esordio di Yepes e conferma del buon momento vissuto da Abate, ma le note positive più importanti arrivano dal centrocampo. Per la prima volta in stagione Pirlo parte dalla panchina e il reparto mediano, con meno fosforo ma più ferro, risulta più solido e dinamico ma anche concreto e pericoloso negli inserimenti, come dimostrano le reti di Ambrosini e Flamini ... adesso sappiamo che se Pirlo ha bisogno di rifiatare non è un dramma o un problema insormontabile.


MilaNumbers (14)


Campionato - 10° Giornata - 7.11.2010
Bari - Milan 2-3   Ambrosini 5' - Flamini 31' - Kutuzov 65' - Pato 72' - Barreto 90'
CLASSIFICA: Lazio 22 - Milan 20 - Inter 19 - Juventus e Napoli 18 - Roma e Sampdoria 15


Migliori: Ambrosini, Flamini e Gattuso (7)
Peggiori: Nesta e Seedorf (5) - Abbiati, Zambrotta, Robinho e Ibra (5,5)




NOTE:
Esordio in rossonero per Mario Yepes
Prima rete in campionato per Mathieu Flamini
Presenza n° 390 per Pirlo che raggiunge Donadoni al 13° posto
Assist di Seedorf (1-0) e Ibra (2-0)
Non concesso un rigore al Bari al 45' per fallo di Abbiati su Barreto

Il servizio di RaiSport con un Gianni Bezzi ... poco lucido :)

sabato 6 novembre 2010

REALismo

Il doppio confronto con il Real Madrid ha chiarito un dubbio e ha confermato un luogo comune … il luogo comune è che “la palla è rotonda” (anche se in realtà è sferica) … mercoledì avremmo dovuto perdere, avremmo potuto vincere … e abbiamo pareggiato.
Il dubbio che si poneva era relativo alla competitività del Milan in ambito continentale.
Al momento dei sorteggi dei gironi di Champions poteva sembrare realistico puntare al massimo al secondo posto e alla conseguente qualificazione agli ottavi di finale, ma dopo i botti dell’ultimo giorno di mercato era diventato lecito pensare di poter vincere il girone e guadagnare un ottavo più agevole.

Adesso sappiamo che, ad oggi, il Milan non ha ragionevoli possibilità di vincere l’ottava Coppa Campioni/Champions League. Il Real, come anche il Chelsea e il Barça, sembra ampiamente fuori dalla nostra portata. Sono squadre battibili nella partita secca (a conferma del luogo comune) ma già in un turno ad eliminazione diretta sembrano ostacoli insormontabili.
L’accesso al prossimo turno è, invece, un obiettivo ampiamente raggiungibile, ma dobbiamo comunque guadagnarcelo, nessuno ci regalerà niente.
Dire che dovremo dare il massimo per andare il più avanti possibile in Europa è dire un’ovvietà, ma dobbiamo avere la consapevolezza che quest’anno la nostra dimensione è all’interno dei confini nazionali.

In questa stagione, per vari motivi, l’Inter non sembra più l’unica candidata al titolo nazionale, e il Milan, per quanto debba ancora trovare la quadratura del cerchio e a dispetto di alcune carenze di organico, sembra la squadra più attrezzata per approfittare di questa situazione.
Per conquistare questo scudetto, però, è necessario sprecare il meno possibile, a cominciare dalla trasferta di domani a Bari.
Il pari interno con il Catania e le sconfitte di Cesena e con la Juventus hanno ridotto notevolmente i bonus a disposizione, di passi falsi ce ne possiamo permettere ancora pochi.

E’ auspicabile, inoltre, cominciare a fare ricorso ad un po’ di turn-over … Pirlo è chiaramente affaticato, e anche Gattuso, Ibra e Nesta avrebbero bisogno di un po’ di riposo.
Ambrosini è tornato a disposizione del Mister e Flamini è pronto e fresco.
Se non si alternano questi giocatori contro l’ultima in classifica (da non sottovalutare ma pur sempre ultima), difficilmente lo si farà con Palermo e Inter, prossime avversarie.
Il nostro obiettivo più realistico è il campionato, e Bari è una tappa fondamentale e una verifica importante.
 


Pubblicato su Mondo Milan Day

I convocati di Bari - Milan

PORTIERI:
Abbiati - Amelia - Roma

CENTRALI:
Nesta - Sokratis - Yepes

TERZINI:
Abate - Janku - Montelongo - Zambrotta

CENTROCAMPISTI:
Ambrosini - Flamini - Gattuso - Pirlo - Seedorf

ATTACCANTI:
Dinho - Ibra - Inzaghi - Pato - Robinho

Torna indisponibile Thiago Silva, immolatosi sull'altare della Champions mercoledì contro il Real.
Se uno dei due centrali titolari, anche azzoppato, viene rischiato e preferito ai potenziali sostituti, significa che al momento, per il Mister,  l'operazione di mercato che ha portato Sokratis e Yepes a Milanello non ha risolto il problema.
Bari - Punta Perotti - Foto by Matarreus
Ancora non disponibili Oddo e Bonera oltre al febbricitante Antonini, non convocati Onyewu, Strasser e Oduamadi. Squalificato Boateng.
Allegri, in conferenza stampa, ha snocciolato il pacchetto difensivo che verrà schierato domani pomeriggio a Bari  (ABATE - NESTA - YEPES - ZAMBROTTA), ma non ha rivelato altro sulla formazione iniziale. Esordio stagionale, quindi, per il colombiano.

Ipotesi sulla composizione del centrocampo.
La scarsa propensione di Allegri per il turn-over sembra suggerire una conferma di Gattuso e Pirlo con, probabilmente, il rientro dal primo minuto del Capitano.
Ma Gattuso e soprattutto Pirlo avrebbero bisogno di riposare e, pur con l'obbligo di non sottovalutare il Bari, se non si fanno girare i giocatori contro l'ultima in classifica si rischia di farlo per causa di forza maggiore (acciacchi e infortuni) in partite maggiormente impegnative.
Dopo tre panchine consecutive Seedorf potrebbe giocare al posto di Pirlo, e Flamini (100 minuti di campo fino ad oggi) al posto di Gattuso.

In attacco auspico il rientro di Robinho al posto del Dinho (non sulla fascia ma libero di svariare), inoltre proverei ad assecondare le "voglie" di Ibra di giocare insieme ad una prima punta provando ad impostare Pato in quel ruolo ... ruolo che il Papero ricopre normalmente nella nazionale brasiliana. Pippo ha caratteristiche mentali (e anagrafiche) più adatte ad entrare in campo in corso d'opera, potrebbe sostituire Ibra (anche lui un pò affaticato) negli ultimi 20/30 minuti.

giovedì 4 novembre 2010

Statistiche di Milan - Real Madrid 2-2

Brucia da morire prendere il gol al 95' ... questa sera la buona sorte ci ha voluto fare un grande regalo, ma non lo abbiamo voluto accettare.

In questo momento tra il Real e il Milan c'è un abisso ... un abisso tecnico, un abisso tattico, un abisso atletico, un abisso agonistico, un abisso mentale.

Abbiamo incontrato la squadra attualmente più forte al mondo, e solo il cuore di quasi tutti i nostri ci ha tenuti a galla fino a ribaltare una situazione che pareva disperata, anche grazie alla complicità di un guardalinee rimasto incantato dalla furia agonistica di Pippo Inzaghi.

Ma a trenta secondi dalla fine, qualcuno entrato da dieci minuti ha lasciato Benzema libero a qualche metro di distanza, appena fuori dalla nostra area ... era pronto alla ripartenza ... scelta sbagliata, bisognava pensare a coprire.

Il pareggio è un ottimo risultato date le premesse e avendo ancora negli occhi la gara di andata, ma per come è maturato l'amarezza è inevitabile. Pazienza ... l'importante è fare finalmente tesoro di questa ulteriore esperienza per prendere atto che in Europa non è possibile ottenere risultati con la squadra spaccata in due, tantomeno con avversari di questo livello.

Note di merito all'immenso Inzaghi, al guerriero Gattuso e ad Ignazio Abate ... poi qualcuno ha dato tutto ciò che aveva da dare, e gliene va dato atto, ma qualcun altro no ...

MilaNumbers (13)
Champions League - Gironi 4° Giornata - 3.11.2010
Milan - Real Madrid 2-2   Higuain 45' - Inzaghi 68' - Inzaghi 78' - Pedro Leòn 95'
Auxerre - Ajax 2-1   Sammaritano 9' - Alderweireld 79' - Langil 84'
Classifica: Real Madrid 10 - Milan 5 - Ajax 4 - Auxerre 3


Migliori: Inzaghi (8) - Gattuso (7)
Peggiori: Zambrotta, Dinho, Pato e Ibra (5) - Pirlo (5,5)




NOTE:
Assist di Gattuso (2-1)
Secondo gol di Inzaghi in fuorigioco
Doppietta di Inzaghi che sorpassa Van Basten. 125 reti e 6° posto assoluto
Abbiati raggiunge Giorgio Biasiolo al 52° posto con 215 presenze ufficiali
Leonardo in studio come commentatore di Sky England


... la UEFA ci ha skassato gli zebedei!!!

lunedì 1 novembre 2010

...

Ti ricordo tutti i giorni, ma oggi ti voglio ricordare ancora più forte ... e con i fiori ti regalo una canzone ...



domenica 31 ottobre 2010

Statistiche di Milan - Juventus 1-2

Ieri sera su Milan Channel, nel dopopartita di Milan-Juve, è stato letto un messaggio di un abbonato-tifoso che inquadra con una certa precisione il problema che affligge il Milan da alcuni anni: "siamo una squadra da esibizione e non da competizione".
La ricerca dell'estetica, il piacere della giocata ad effetto, la tendenza a ricamare va a discapito della determinazione feroce, della cattiveria agonistica, della concretezza sotto porta.

Nel Calcio, molto spesso, sono gli episodi a fare la differenza ... la traversa di Ibra dopo sette minuti e la bandierina alzata erroneamente dal guardalinee due minuti dopo con Pato solo davanti a Storari, sono episodi che avrebbero potuto cambiare la partita se l'esito fosse stato più aderente alle nostre speranze. Ma in tutti i primi 25 minuti, fino al gol di Quagliarella, ci sono state alcune opportunità che potevano essere trasformate in gol con un pizzico di cinismo in più.
Ma è proprio questa sfumatura di presunzione che mal si concilia con il secondo gene difettoso presente nel nostro dna.

Alla prima difficoltà, nel caso di ieri il gol del vantaggio bianconero, tutte le nostre certezze si trasformano in insicurezze. Il nostro carente equilibrio psicologico è uno dei problemi che dobbiamo risolvere se vogliamo cogliere le opportunità che questa stagione sembra offrire e che sono ancora li a portata di mano.
Lo svantaggio inaspettato avrebbe dovuto spingere la squadra a proseguire sulla falsariga dei primi 25 minuti aggiungendo quella determinazione e quella cattiveria che ci era mancata fino ad allora.
Invece da quel momento Pato evapora, Ibra spreca malamente un paio di occasioni, e la squadra nel suo insieme perde lucidità e dà la sensazione di non credere nella rimonta se non negli ultimi dieci minuti giocati in apnea guidati solo dal puro istinto di sopravvivenza.


I due ingredienti da inserire nella ricetta della nostra stagione sono la determinazione nello sfruttare le occasioni in attacco e la forza mentale con la quale affrontare le difficoltà che si presentano inevitabilmente nel corso di ogni partita.
Se riusciremo a correggere questi due "bug" potremo candidarci a mettere le mani su uno scudetto che manca da troppi anni e che mai come in questa stagione, dopo calciopoli, sembra alla portata di chi abbia intenzione di approfittarne.

MilaNumbers (12)
Campionato - 9° Giornata - 30.10.2010
Milan - Juventus 1-2   Quagliarella 24' - Del Piero 65' - Ibra 82'


Migliori: Nesta e Gattuso (7)
Peggiori: Pato e Boateng (4,5) - Sokratis, Pirlo e Seedorf (5) - Antonini e Ibra (5,5)





NOTE:
Assist di Antonini
Traversa di Ibra al 7'
100° presenza ufficiale di Pato in rossonero
288° presenza ufficiale di Inzaghi che raggiunge Giuseppe Antonini e Giovanni Lodetti