martedì 30 marzo 2010

Fabregas l'Elfo, Dzeko l'Orco e Krasic il Mago

Ok ... visto che il campionato è finito (primo e secondo posto sono già prenotati - e se per caso dovesse accadere l'imponderabile, oltre a festeggiare potrò sempre dire che questo post era scaramantico e che ha pure portato bene - mentre il terzo è già in saccoccia - e in questo caso, se dovesse capitare il disastro, dovrò cambiare identità e continente) ... dicevo ... visto che il campionato è gia finito, ricomincia la giostra del calciomercato ... croce e delizia (tanto croce e poco delizia da qualche tempo) di ogni tifoso dotato di un minimo di trasporto per la propria squadra.
Non mi metterò, adesso, ad elencare chi mi piacerebbe che arrivasse o chi, invece, gradirei che veleggiasse per altri lidi. O meglio ... farò anche quello, ma mi preme principalmente ipotizzare quali scenari si prospettano per questo nuovo giro di valzer.


Il primo "affresco" che si può immaginare è anche quello che temo maggiormente: un affresco che potrei intitolare "VIVACCHIARE".
Il "vivacchiare" prevede la conferma di tutti i mammasantissima attualmente in forza al nostro amato Milan, e cioè Seedorf, Pirlo, Gattuso, Zambrotta, magari Inzaghi ma, soprattutto, Ronaldinho.
Ronaldinho, a mio parere, è la chiave di volta, l'architrave, il fondamento filosofico della pratica dell'immobilismo (e non sto parlando del dinamismo del Gaucho).
Pur riconoscendone le qualità e valutando la sua stagione discreta/buona (discreta perchè troppo discontinua, caratterizzata da picchi di eccellenza ma anche da improvvisi e frequenti cali di tensione), vivo il Gaucho come una sorta di camicia di forza tattica ... la sua presenza costringe la squadra ad assumere una fisionomia specifica, in linea con l'immagine del Milan di questi ultimi anni nei quali il fraseggio orizzontale, lo sterile possesso di palla, i ritmi lenti e compassati sono stati la regola.
In questo affresco, le macchie di colore che possono ravvivare un pò l'insieme si possono individuare in qualche ritocchino qua e là ... Favalli smette e arriva Yepes, Kaladze parte ed ecco Astori, Oddo e Janku si convincono ad andare e magari arrivano Mesto e Chissachì (non Cissokho), Dida va in scadenza e torna Storari ...
Ma questa "visione" contempla anche lo scontato colpo di teatro per tacitare i più esigenti (alla Huntelaar per intenderci).
Racimolando qualche spicciolo tra i risparmi sugli ingaggi di chi non c'è più, una salutare tournè estiva in giro per il mondo e la cessione di qualche giovanotto, si potrebbe anche arrivare a portare a buon fine il tormentone della scorsa estate: Dzeko (ma non è detto) ... magari sacrificando in parziale contropartita anche il prodotto del "vertice di mercato" del luglio scorso ... il sopra citato Cacciatore.
E può anche darsi che uno Dzeko possa in qualche modo migliorare la situazione generale, ma temo che innestare un giocatore, per quanto ben dotato, in un impianto di gioco asfittico, possa risolvere ben poco; e la prospettiva di assistere al remake del film di questi ultimi anni, per noi tifosi, sarebbe assicurata.


La seconda ipotesi è la più suggestiva, ma arriva dritta dritta dal mondo delle fiabe.
Racconterebbero i fratelli Grimm di un Principe Azzurro ormai stufo e annoiato dal suo regno immutabile e monotono che, colto da un improvviso moto di vitalità, decide di aprire i suoi forzieri ammuffiti e arrugginiti per ingaggiare un nuovo Architetto di Corte a cui affidare la gestione del piano regolatore urbanistico, e nuovi artisti per sostituire quelli ormai vecchi e noiosi che da anni gli propongono sempre gli stessi spettacoli.
Volendo fare dei nomi, senza uscire da questo clima fiabesco, mi piace immaginare un Milan che punti a cambiare pelle investendo principalmente su tre giocatori: Fabregas (l'Elfo Architetto), Dzeko (l'Orco) e Krasic (il Mago).
Il piano regolatore prevederebbe la trasformazione del 4-3-3 (o 4-2-1-3, o 4-2-fantasia, o 4-2-apatia), in un classico, elegante, solido, comodo, efficace e pragmatico 4-4-2.
Il Principe Azzurro non avrebbe neanche bisogno di svuotare i suoi forzieri ... certo, qualcosa deve tirare fuori, ma una buona parte delle risorse necessarie si possono trovare ricavando qualcosa dalle cessioni e risparmiando sugli ingaggi dei vari Ronaldinho, Seedorf, Pirlo, Gattuso, Zambrotta, Kaladze, Janku, Oddo, Inzaghi, Dida ...
Per la difesa mi piacciono molto Criscito e David Luiz, che sono entrambi in grado di giocare sia in mezzo (insieme a Nesta, Thiago, Bonera e lo Yepes ormai sicuro) che a sinistra (Antonini), mentre a destra si può anche tenere Zambrotta come alternativa a un Cassani oppure a Isla, o magari Santacroce che può pure giocare in mezzo, anche se mi piacerebbe vedere Maggio li sulla destra (si, lo so ... Maggio è più un centrocampista ... ma anche Abate lo è).
Krasic e Vargas sarebbero due esterni di centrocampo coi controfiocchi (con Abate e Galloppa alternative), Fabregas, Flamini, Ambrosini e magari Dzemaili potrebbero completare il reparto di centrocampo.
In attacco, con il 4-4-2, sarebbe finalmente possibile avvicinare Pato alla porta, lasciandolo libero di scorrazzare intorno a Dzeko (o Borriello), e sono certo che Pato nei pressi della porta sarebbe decisamente più pericoloso che relegato lungo la linea laterale. Per completare il reparto ci vuole anche un VERO vice Pato, che potrebbe essere Suarez (Ajax, 29 reti in 28 presenze fino a oggi) o comunque una VERA seconda punta.
Ecco ... questo è il Milan che sogno di vedere il prossimo anno (e se ho sforato con gli extraUE possiamo sempre chiedere una consulenza ad Oriali).


Tra la prima ipotesi, la più probabile, e la seconda, un sogno che non si realizzerà mai, esiste una terza possibilità che è un pò una via di mezzo.
Potrebbe anche capitare che solo alcuni dei senatori facciano le valigie e vengano rimpiazzati da giocatori mediamente giovani, mediamente forti, non troppo costosi o a parametro zero e con un ingaggio compatibile con il nuovo clima di austerità per contribuire ad abbassare il monte ingaggi e ringiovanire la rosa.
Le prospettive sarebbero le stesse della prima ipotesi e di questi ultimi tre anni ... il secondo/terzo posto in campionato e gli ottavi di Champions ma, almeno, si potrebbe in qualche modo sperare di avere una squadra con una diversa fisicità, ritmi più sostenuti e una parvenza di prospettive future.
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Alla società chiedo con forza una sola cosa ... CHIAREZZA.
Non ci sono i soldi per ridare speranze di vittoria ai tifosi? ... Ditelo prima, siate espliciti ... può anche darsi che i tifosi lo capiscano e tornino a frequentare lo stadio.
I tifosi sono stati vicini alla squadra anche quest'anno, hanno disertato San Siro solo per esprimere il loro disappunto nei confronti di una Società e una proprietà che si è presa gioco dei loro sentimenti, e l'unico modo civile e non violento che si potesse adottare era non frequentare lo stadio.
Adesso Galliani e Berlusconi non potranno più comportarsi allo stesso modo ... se lo facessero dimostrerebbero solo disprezzo nei confronti dei sentimenti della tifoseria.
La scorsa estate è stata dura da sopportare ... una seconda sarebbe imperdonabile.

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