giovedì 25 marzo 2010

Poveri illusi ... anzi, poveri e illusi

MilaNullo
Va beh ... eravamo, anzi, siamo ancora a tiro della capolista, ma la prestazione sconfortante di ieri a Parma moltiplica per X (incognita) i quattro punti di ritardo da quelli là.
Il tifo si sa che ha poco a che fare con la razionalità, e la posizione di classifica ci ha illusi che fosse possibile un miracolo.
Domenica aspettiamo la Lazio senza Pato, Nesta e Bonera infortunati e senza Dinho e Pirlo squalificati. Vedremo se Leonardo adotterà uno schema adatto alle caratteristiche dei "superstiti" o se insisterà sul suo modulo preferito a dispetto della logica e del buon senso.
Non voglio spendere troppe parole nei confronti dell'arbitro, mi limito solo a fare i complimenti a MoUrganti, un arbitraggio che lascierà sicuramente soddisfatto il Questore Oriali.
Una partita come quella di ieri lascia sconfortati su tutta la linea, non c'è un solo aspetto che possa minimamente consolare e dare qualche speranza per l'immediato futuro. Per il futuro meno immediato vedremo, ma anche per quello i segnali sono poco incoraggianti.
Comincio a nutrire seri dubbi sulle capacità di Leonardo, persona squisita e dirigente di altissimo livello, di guidare una squadra dalla panchina ... si va a Parma a cercare di tenere botta rispetto ai cuginastri contando poi in un risultato a noi favorevole sabato prossimo, e Leonardo manda in campo una sola punta.
Soluzione che ha sempre portato il povero centravanti di turno a vagare smarrito in balia della difesa avversaria senza avere la minima possibiltà di tirare in porta, (il tiro in porta ... questo sconosciuto).
Mettere Seedorf a fare il verso a Pato è stata la scelta meno comprensibile. Si sa che nè lui nè Dinho amano inserirsi negli spazi ma preferiscono ricevere palla sui piedi per poi lavorarla al tornio, limarla, fresarla e lucidarla per bene prima di restituirla creando, in questo modo, un "effetto rallenty" che a tutto serve tranne che ad aprire una difesa schierata ... certo, facile parlare dopo, ma non c'è un solo milanista che ieri prima della partita, dopo aver saputo la formazione, non avesse previsto tutto questo (dati causa e pretesto come diceva Guccini).
Che Pato sia insostituibile lo dice il campo e lo confermano i numeri. Basta rileggere i dati del post precedente che, aggiornati, diventano: tre reti nelle ultime otto partite e zero reti nelle ultime cinque trasferte senza il Papero, che è l'unico in grado di scardinare le difese avversarie con le sue accelerazioni e i suoi inserimenti.
Queste cose le sapevano anche Leonardo e Galliani (Berlusconi non credo) e mi chiedo se si sia acquistato Mancini per trovare una soluzione (comunque inadeguata) a questo problema, o per dare ai tifosi una parvenza di operatività di pura facciata. Fatto sta che Mancini, ieri, è rimasto in panchina a favore di Seedorf.
Ma la partita di ieri ha anche confermato quanto sia necessario, la prossima estate, rinnovare pesantemente la rosa, e valutare con attenzione le prospettive di crescita di Leonardo come allenatore.
Non si deve commettere l'errore di pensare che, ancora una volta, sia sufficiente apportare qualche ritocco da inserire nel meccanismo ... è proprio il meccanismo da sostituire.
Ci sono giocatori che mi hanno reso orgoglioso di essere un tifoso rossonero per tanti anni (forse troppi), e ci sono giocatori che avrei voluto vedere in rossonero qualche anno prima del loro arrivo. Adesso è indispensabile lasciare da parte i sentimentalismi, questi giocatori sono stati abbondantemente ripagati per quello che hanno dato al Milan sia in termini di gloria sportiva che in termini di soddisfazione economica, ma se la prossima stagione non si vuole assistere al remake di questi ultimi anni è improrogabile un netto cambio di rotta.
Ma queste cose le sanno anche in via Turati, serve solo la volontà e/o la disponibilità ad investire il giusto, ed è questo il punto interrogativo più grande.

4 commenti:

  1. Mi fà piacere non leggere frasi tipo: "senza l'infortunio di Pato e Nesta, magari..." ma un'inquadradura nitita delle colpe della dirigenza e staff tecnico. In agosto, quando 3 prime punte e 2 seconde punte sono state ritenute adeguate x giocare col 4-2-1-3, ma sopratutto a gennaio, quando anzichè rimediare all'errore, si è perseverato con l'aquisto dell'ennesimo ibrido, per lo più rotto.
    Speri che la rosa venga rinnovata pesantemente... beh, le prime avvisaglie (Yepes) mi fan ben sperare...

    Galliani non si preoccupi di rifare gli stadi, ma di riempirli.

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  2. Ciao Aldo
    Yepes può anche andare bene come quinto centrale, l'importante è prenderne uno buono (non Astori) da alternare con Nesta, Thiago e Bonera quando ce n'è bisogno. Sinceramente l'ho visto giocare contro di noi dieci giorni fa e ho pensato che sarebbe stato un ottimo acquisto, anche se credevo che avesse 25/26 anni, e non 34.

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  3. Ok, la penso esattamente come Te sul ruolo che "dovrebbe" ricoprire, ma mi chiedo: perchè ora che serve riportare entusiasmo tra i tifosi, si esordisce con Yepes, mentre un paio di anni fà di questi tempi vedavamo il fratello di Dinho in tribuna affianco a Galliani?!?
    Era veramente campagna elettorale?!?
    Mi aspetterei il padre di Dzeko in tribuna contro il Catania, piuttosto che i nipoti di Yepes...;)

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  4. Già è difficile prendere qualcuno, se poi bisogna pianificare anche la cronologia degli acquisti ... se Yepes è in scadenza e trovano l'accordo (nei tempi consentiti, non facciamo cazzate) non ci vedo niente di male. L'importante è che si agisca facendo le cose necessarie.

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