martedì 26 gennaio 2010

Inter-Milan 2-0

MilAnnichilito
Ci hanno fregato di nuovo...il derby d'agosto è arrivato dopo la nostra bella vittoria di Siena e il loro stentato pareggio con il Bari, e qualcuno (ben più di uno) prospettava un Milan a +5 dopo la seconda di campionato...poi sappiamo tutti com'è andata.
Al derby di gennaio arriviamo nuovamente meglio noi, dopo le vittorie di goleada con Genoa, Juventus e Siena...tutte diverse tra loro ma ugualmente convincenti.
I cuginastri, al contrario, fanno una fatica immane contro Chievo, Siena e Bari riuscendo comunque a limitare al minimo i danni. Credo che ogni milanista, nel profondo del proprio animo rossonero, abbia pensato e creduto nella possibilità di una vittoria che potesse vendicare il 4-0 dell'andata e ci lanciasse verso una possibile quanto incredibile conquista dello scudetto dopo gli "echi mortali" di questa estate.
I presupposti per un derby completamente diverso da quello al quale abbiamo assistito ieri c'erano tutti: nonostante le assenza di Pato (soprattutto) e di Seedorf che hanno costretto Leonardo al cambio di modulo, sembravamo aver trovato uno spirito di gruppo e una consapevolezza delle nostre potenzialità unite ad una leggerezza di spirito e ad una allegria che potevano creare la chimica giusta per tornare a sognare qualcosa di importante.
La notizia che Nesta non avrebbe giocato ha raffreddato un pò gli entusiasmi, e il primo quarto d'ora di partita è un rebus ancora in attesa di soluzione...possibile che l'assenza di Nesta abbia tolto fiducia a tutta la squadra rendendola così impaurita, spaesata, insicura?
Se fosse questa la risposta significherebbe avere fondamenta davvero fragili, non voglio crederlo.
Possibile che Leonardo non sia riuscito a motivare i ragazzi in maniera adeguata?...anche questa ipotesi è poco credibile, questi sono giocatori esperti e orgogliosi che le motivazioni dovrebbero trovarle da soli...tanto più con la prospettiva di "vendicare" l'umiliazione subìta ad agosto.
Uno scadimento di forma generale è altrettanto difficile da ipotizzare, abbiamo lavorato per una settimana intera risolvendo anche il problema della partita di coppa Italia da giocare al mercoledì con lo scatenamento di polemiche che ben sappiamo.
Forse abbiamo maturato un inconscio complesso di inferiorità nei confronti dei cugini che ci fa vivere il derby come una specie di scalata dell'Everest.
Lasciando da parte tutti questi interrogativi, e analizzando la partita di ieri, il dato oggettivo che emerge riguarda l'atteggiamento mentale inadeguato mostrato da quasi tutta la squadra, e alcune decisioni dell'allenatore di difficile conprensione, soprattutto vista la nostra superiorità numerica.
Thiago Silva, Antonini e Borriello mi sono sembrati quelli scesi in campo con la determinazione e la lucidità mentale adeguata all'avvenimento. Riguardo le scelte di Leonardo non ho condiviso l'inserimento di Seedorf per Gattuso nella ripresa, decisione che ha affollato la 3/4 avversaria con il risultato di partorire uno sterile, lento e poco efficace giropalla lasciando Borriello unico terminale offensivo in area avversaria. Forse togliere lo spento Pirlo per inserire Huntelaar o Inzaghi, avrebbe permesso di allargare il campo con Beckham e Dinho larghi (per quanto anche loro in serata di scarsa vena) con Gattuso e Ambrosini a presidiare la zona centrale e, cosa più importante, due attaccanti a complicare la vita ai centrali difensivi avversari.
Ad ogni modo Leonardo ha dimostrato di avere idee interessanti, e qualche peccato di inesperienza gli si può perdonare.
Un altro dato oggettivo che emerge riguarda l'incompletezza della rosa a disposizione del tecnico brasiliano. L'assenza di Pato è passata in cavalleria dopo le ottime prestazioni offerte dalla squadra a gennaio, ma è evidente che se l'intenzione è giocare con due attaccanti esterni non si può sostituire Pato con Beckham...si può fare in alcune occasioni come scelta tecnica contingente, se la scelta diventa obbligata è la dimostrazione che esiste un limite.
Anche il reparto dei centrali mostra crepe nell'assortimento. E' chiaro che sostituire Nesta o Thiago è complicato. Se, come sembra, non verrà preso nessuno di livello in quel settore, si può solo sperare nel recupero fisico, tecnico e psicologico di Bonera perchè Favalli e Kaladze non sembrano più garantire un rendimento adeguato.
Tra una settimana si chiude questa sessione di mercato e sapremo (ma lo sappiamo già) con quali carenze di organico dovremo fare i conti, con la speranza, a maggio, di non dover rimpiangere certe scelte.

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