sabato 8 maggio 2010

Tempo e Denaro

MilaNaftalina
Torno sul discorso delle scadenze di contratto.
Ad ascoltare gli addetti ai lavori sembra che l'orientamento della società vada in direzione di un totale immobilismo nei confronti dei giocatori a scadenza nel giugno del 2011.
Come si può evincere dal post precedente i soggetti interessati sono dieci (ma potrebbero anche aumentare in caso di rinnovo ai vari Inzaghi, Dida e Favalli), e tutti insieme incidono sul bilancio per quasi 63 mln lordi, cifra molto vicina a quella incassata per la cessione di Kakà al Real Madrid.
Se si considera che una delle voci più consistenti che contribuiscono al passivo di bilancio sono gli stipendi dei giocatori, viene quasi naturale pensare che la dolorosa cessione di Ricardino sia servita a pagare lo stipendio ai vari Dida, Favalli, Seedorf, Inzaghi, Oddo, Zambrotta, Pirlo, Janku, Dinho, Kaladze, Gattuso ....
Il bilancio 2009 appena approvato ha sancito un passivo di poco meno di 10 mln, passivo contenuto rispetto a quello precedente per effetto degli milioni incassati con le cessioni di Kakà e Gourcuff. Ad aprile del prossimo anno, quando verrà presentato il bilancio dell'anno solare 2010, sarà probabile un passivo ancora intorno ai 60/70 mln perchè il monte ingaggi è praticamente invariato, ma non verrà compensato da nessuna cessione remunerativa ... a meno che ...
A meno che la società decida di vendere anche Pato nelle prossime settimane per pagare gli stipendi della prossima stagione agli stessi giocatori sopra elencati, o a meno che decida di cedere la maggior parte di questi giocatori a scadenza nel giugno 2011 ... soprattutto quei giocatori con gli ingaggi più pesanti che sono anche gli stessi che potrebbero far incassare alla società cifre interessanti per il valore dei loro cartellini.

Fino a qualche anno fa quasi nessuno si preoccupava dell'importo dei contratti dei giocatori, c'era chi garantiva il necessario impegno economico e ripianava quanto serviva al momento di chiudere il bilancio.
Adesso che questa situazione è radicalmente cambiata è indispensabile "agire" per mantenere competitiva la rosa e, allo stesso tempo, tenere sotto controllo i numeri.
Ho messo tra virgolette la parola "agire" proprio per affermare che non è possibile ottenere i due obiettivi (competitività della squadra e controllo sui numeri) aspettando semplicemente che certi contratti vadano a scadenza. Se come sostengono gli "addetti ai lavori" l'obiettivo è questo (attendere la scadenza dei contratti), il prossimo anno andremo incontro a grosse delusioni sportive come un piazzamento fuori dalla zona Champions e una partecipazione alla stessa da semplici comprimari (dando per scontata la qualificazione che dobbiamo ancora guadagnarci).
Correre un simile rischio è molto pericoloso non solo per l'aspetto economico.
A parte che partecipare alla Champions da comprimari come abbiamo fatto quest'anno comporta un vantaggio economico modesto (solo 14 i milioni incassati), è necessario valutare anche la possibilità che le punte di diamante presenti in squadra possano cominciare a considerare l'eventualità di cambiare aria, e che certi obiettivi di mercato che hanno manifestato la loro passione per il Milan (Dzeko e Krasic ad esempio) possano perdere interesse a venire da noi.
Un altro paio di stagioni come le ultime tre e il Milan avrà dilapidato tutto il fascino che ha saputo esercitare in questi ultimi 25 anni.




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