Il comportamento tenuto da Ibrahimovic domenica sera a Firenze è senza dubbio censurabile, ancor più censurabile in considerazione del fatto che era al rientro dopo una squalifica per una precedente mattana. A parziale giustificazione dello svedese va considerato l'atteggiamento tenuto durante la partita da una gran quantità di giocatori viola, Santana e Donadel su tutti, che si sono presi ogni tipo di libertà nei confronti di arbitro e guardalinee. Certo, qualche giallo per proteste ai giocatori di casa, Morganti lo ha distribuito, e forse lo svedese ha ritenuto di potersi prendere le medesime libertà, ma poco sarebbe cambiato se l'arbitro avesse sventolato il secondo giallo invece del rosso diretto dopo le "cortesie" riservate da Ibra al guardalinee. E' un vero peccato che nel momento decisivo della stagione il giocatore più determinante per la squadra fino alla pausa invernale sia sprofondato in una crisi prima atletico/tattica e poi, evidentemente, anche mentale.
Ma a parte tutte le considerazioni che si possono fare sull'argomento, l'aspetto che meno mi è piaciuto è stata la rappresentazione teatrale messa in scena, subito dopo la conclusione della partita, nel corso della conferenza stampa nella quale Ibrahimovic ha dato una versione di quanto accaduto in campo alla quale non crederebbe neanche l'anima più candida. Io spero che il ricorso che presenterà il Milan non si basi su tali teorie perchè ne va dell'immagine del club e della dignità del club e dei tifosi. In tal caso sarebbe stata decisamente più apprezzabile, da parte della società, l'accettazione onesta e serena della sentenza del Giudice Sportivo.
P.S. Nel frattempo quelli là sono usciti ufficialmente dalla Champions ad opera degli Sturmtruppen di Gelsenkirken ...
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