sabato 1 settembre 2012

E' Normale Che ...

Bilancio (s)ragionato sulla campagna acquisti rossonera nell'estate 2012.

Questo, in estrema sintesi, è il roster messo a disposizione di Allegri dalla dirigenza più titolata al mondo:


Non so se me ne sono accorto solo io, ma ho notato che una buona fetta dell'umanità che popola il mondo del calcio italiano, abusa dell'intercalare: "è normale che" ... ma è normale che subito dopo venga espresso un concetto palesemente fasullo? ... fateci caso ...

L'altra sera Galliani, uscendo dal solito ristorante, ha mollato la patata bollente nelle mani di Massimiliano Allegri ... gli ha praticamente stampato in fronte la scritta "capro espiatorio" affermando che con l'arrivo di De Jong è stato colmato il gap tra il Milan e le migliori formazioni del campionato italiano, rimane quindi sottinteso che Max sarà ritenuto responsabile di eventuali fallimenti al termine della stagione. Non posso credere che Adrianone lo pensi sul serio ... forse l'ottimismo ingiustificato del plenipotenziario a responsabilità limitata (che è un controsenso, lo so) nasce da una sorta di euforia da shopping compulsivo figlio di questi ultimi giorni nei quali ha concluso la bellezza di due acquisti definitivi? ... o più semplicemente è euforia da pusacafè (limoncello, grappino, whiskino ...) preso al termine della consueta cena pantagruelica? ... quien sabe ...

Ad ogni modo, se è vero che De Jong sostituisce Van Bommel, c'è da far notare a Galliani che Thiago Silva è stato sostituito con Zapata, Nesta con Acerbi e Ibra con Pazzini ... questo come incide sul gap? ... dei 35 gol segnati un anno fa, quanti sono autentiche invenzioni dello svedese e quanti prodotto del gioco di squadra?, e quanti gol dei compagni sono nati dalle giocate di Zlatan?

Riguardo gli altri avvicendamenti nella rosa, ognuno valuti secondo la propria onestà intellettuale: Roma con Gabriel è un cambio positivo in prospettiva, ma resta il grave neo di aver occupato uno slot da extracomunitario con il terzo portiere, e non si sa se è più grave l'ipotesi che sia stato fatto apposta per escludere a priori qualsiasi possibilità di andare su giocatori come Dzeko o Tevez, o se sia stato un semplice quanto gravissimo errore di valutazione da parte della dirigenza. Il cambio Zambrotta Vilà è vantaggioso a prescindere, anche se lo spagnolo non dovesse giocare neanche un minuto. Ma io credo in Didac, e spero che Allegri gli offra un'opportunità.

A centrocampo esce Aquilani ed entra Montolivo ... sulla carta è un confronto equilibrato, al campo la sentenza definitiva. Tra Gattuso e Traorè è match pari sul campo, ma solo perchè Gattuso non ha praticamente giocato un anno fa e Traorè, viste le premesse, è auspicabile che giochi altrettanto quest'anno. Constant dovrebbe prendere il posto di Seedorf, pensando al Clarenzio giovane viene da piangere, pensando al Clarenzio degli ultimi tre anni viene da pensare che il francoguineano, almeno, corre e ha anche dei discreti piedi.

Davanti, oltre al già ricordato cambio Ibra-Pazzini, c'è da registrare l'arrivo di Bojan per Cassano. A favore del serbocatalano giocano l'età e la testa, tecnicamente sono alla pari ... brucia un po' la consapevolezza che dovesse fare benissimo, Bojan tornerà in blaugrana per le proibitive condizioni di riscatto. Infine, a fronte del mancato riscatto di Maxi Lopez e dell'addio di Pippo Inzaghi va registrato l'acquisto del diciottenne M'Baye Niang, nella speranza che non sia l'ennesima riedizione delle storie che hanno visto protagonisti i vari Adyiyah, Oduamadi, Umunegbu, Viudez, Aubameyang (sia Willy che Pierre), ecc ...

Ma il Calcio è una materia complicata, non basta valutare chi è andato e chi lo ha sostituito per prevedere il futuro ... nel nostro caso ci si può chiedere anche, solo per fare un paio di esempi, se Nocerino sarà in grado di ripetere le ottime performances della scorsa stagione, oppure se Pato ritroverà solidità fisica (si ... va beh) e continuità di impiego. A prima vista pronosticherei una stagione difficile, con una rincorsa affannosa al terzo posto (non so se a lieto fine o meno) e, visto il girone, un accesso agli ottavi di Champions. Tutto quello che dovesse arrivare in più sarebbe una grossa, per quanto gradita, sorpresa.


mercoledì 29 agosto 2012

Il Club più Stritolato al Mondo

Ma siamo ancora il Club più titolato al mondo? ... no, perchè sono mesi che non sento più Galliani recitare questo mantra ... è preoccupante tutto ciò ... significa forse che persino Galliani dispone di un grammo di dignità e di decenza?
(nella foto a sinistra l'allegoria del Milan di questi ultimi anni ... l'uomo dietro, smerigliato e lucidato, rappresenta sia la proprietà che il suo braccio armato, che si finge candido, puro, innocente ... la bionda davanti, invece, rappresenta il tifoso medio, colto di sorpresa alle spalle ... sofferente, derelitto, mortificato ...)

E' più di un mese che non aggiorno questo blog, anche se mi spiace ... assistere alla demolizione di qualcosa che genera sentimenti affini all'amore (anche se probabilmente l'amore vero è altra cosa) mi ha inaridito la vena "compositiva", qualora ne avessi mai avuta una. In questo periodo mi sono "limitato", con molto piacere, a commentare i puntuali e quasi sempre condivisibili post di altri blog rossoneri ... principalmente il MilanNight e Screwdrivers.

Riguardo al titolo del post ero indeciso sull'aggettivo da abbinare a "club" e "mondo" ... potevano andare bene anche smantellato, svalutato, sputtanato, disastrato, azzerato e chissà che altro, ma la scelta è caduta su stritolato non solo per la vicinanza fonetica con il "titolato" scritto sulle maglie rossonere, ma anche per l'accezione del termine, sul cui significato i dizionari di italiano danno le seguenti definizioni: ridurre in frammenti qualcosa schiacciandolo, frantumare, maciullare, demolire, annientare ...

Si dice che il viso sia un vero e proprio biglietto da visita dell'individuo (ohibò, ma chi lo dice? ... il Lombroso?). Per quanto  riguarda una squadra di calcio, il biglietto da visita è la maglia, la vera e propria icona, l'essenza, il codice genetico del club. Ebbene, forse sarà solo un caso, ma la più brutta e improponibile maglia della storia del Milan finisce sulle membra della rosa di giocatori più brutta, scarsa, limitata, povera di classe e personalità della storia rossonera ... almeno dal secondo dopoguerra ad oggi.

Sfido chiunque (chi ha prove contrarie si faccia avanti) a trovare una stagione dal 1946 in poi nella quale non fosse presente almeno un fuoriclasse e alcuni campioni ... persino il Milan retrocesso nel 1982 e quello cadetto del 1983 ne avevano ... dove sarebbe il fuoriclasse in questa squadra? ... i due che avevamo, inutile citarli, sono stati venduti dopo tragicomiche pieces teatrali messe in scena dal duo Galliani-Berlusconi ... la vecchia guardia è scomparsa tutta in un colpo invece che gradualmente nel tempo (a partire da alcuni anni fa), lasciando i superstiti senza una guida dall'oggi al domani ... il carisma, la classe e la personalità sono ai minimi termini ... chi prenderà per mano i compagni nei momenti difficili? ... Nonno Ambrosini? ... Abbiati? ... Pato? ... Boateng? ... Antonini? ... mi fermo?!?!?

Le premesse di questa stagione destano grave preoccupazione nei tifosi (almeno in quelli trogloditi ... che ingrossano le loro fila giorno dopo giorno) ... Allegri è un allenatore (si, va beh ...) noto per le sue partenze a rilento. Una squadra con così poche qualità tecniche e scarsa personalità corre il rischio di non avere la forza di reagire, dovesse trovarsi invischiata in situazioni complicate.

Ma anche senza agitare lo spettro della serie B, non si può ignorare che si corrono grossi rischi riguardo il futuro più o meno immediato. Cosa ne sarebbe dei disastrati conti di via Turati se, ad esempio, dovessimo mancare l'accesso alla prossima Champions League?, o facessimo male in quella attuale? ... e cosa potrebbero fare gli sponsor se non fossero troppo soddisfatti (e come potrebbero esserlo?) per la piega che stà prendendo il futuro rossonero?

Tra un paio di giorni si potrà esprimere un giudizio definitivo su questa disastrosa campagna prestiti e parametri zero (campagna acquisti mi pare inadatto ... delirante, invece, campagna rafforzamento come la chiamò Pellegatti una decina di giorni fa) ... ma non aspettiamoci colpi di coda finali da parte di "Yellow Tie" ... al massimo potremo assistere ai suoi proverbiali colpi di collo ...

In memory of ...

domenica 22 luglio 2012

Bedda Matri

Mi ero ripromesso di non prendere in considerazione semplici ipotesi di mercato per commentare solo ed esclusivamente le trattative giunte a buon fine. La questione Matri, però, sembra possedere buone probabilità di andare in porto, e due o tre considerazioni a futura memoria si possono fare ... ma lo farò nei prossimi giorni :) perchè adesso vorrei parlare di un altra trattativa.

Mapou Yanga-Mbiwa
In questi ultimi giorni sembrava poter decollare una operazione volta a portare a Milanello un potenziale "erede" di Thiago Silva: il francese Mapou Yanga-Mbiwa, classe 1989, fresco campione di Francia con il Montpellier. Tengo a precisare che non conosco minimamente il difensore centrale di origini centrafricane, ma su alcuni blog rossoneri ho potuto leggere commenti estremamente positivi sul giocatore, in alcuni casi tendenti all'entusiasta, da parte di chi lo ha seguito nella stagione appena conclusa; e in un periodo così deprimente per il tifoso rossonero basta anche la semplice prospettiva di prendere un potenziale campione per ritrovare un po' di entusiasmo e un briciolo di speranza. Una presunta trattativa, quindi, che non può che essere valutata positivamente. Purtroppo, come mi è capitato di leggere su Il Vero Milanista, sembra che le esperienze negative vissute nel passato recente e meno recente, e le scoppole mediatiche in serie che hanno collezionato, non abbiano insegnato nulla alla nostra dirigenza che definirei per l'occasione, per non scadere nello scurrile, "de coccio".

Dice Louis Nicollin, Presidente del Montpellier: "Il Milan tratta con il giocatore? Prima noi dovremmo essere d’accordo, e dato che io non lo sono, non c’è niente di avanzato tra il Milan e Mapou Yanga-Mbiwa. Punto e a capo. Il giocatore resterà con noi ancora un anno, se se ne va alla fine del suo contratto non è grave. Chi se ne frega. Sei milioni per il suo cartellino? Il Milan dovrebbe offrirne almeno il triplo. E comunque non sarebbe certo che lo lasceremmo partire. Devono darci la somma che hanno preso dal PSG per Thiago Silva".

Giusto un anno fa, Galliani & Co. hanno fatto imbestialire De Laurentiis con il tentativo di strappare al Napoli Hamsik senza usargli la cortesia di contattarlo preventivamente e precludento di fatto ogni possibilità di intavolare una corretta e civile trattativa. E', poi, ancora nitida nella mente dei tifosi la scena di Galliani Tevez e relativo procuratore a cena insieme in Brasile a gennaio, perseguendo ancora una volta l'irritante strategia di porre davanti al fatto compiuto la società con la quale si dovrebbe provare a trovare un accordo. Il risultato, naturalmente, è quello di indispettire la controparte e di provocare un irrigidimento che porta regolarmente al naufragio della trattativa. A giudicare dalle parole di Monsieur Nicollin sembra che Galliani e Braida ci siano ricascati ... certo che alla luce di quanto stà avvenendo in questi ultimi mesi sorge un dubbio ... ma non è che quella di Galliani e Braida è una tattica studiata appositamente per non chiudere determinate trattative ma solo per montare la fanfara mediatica? ... in caso di risposta negativa a questa prima domanda se ne pone una seconda, è mai possibile che non si impari mai nulla dai propri errori?

P.S. Riguardo il Trofeo Tim, ritengo inutile esprimere giudizi principalmente per tre motivi.  Primo, il terreno di gioco indegno ... provate a giudicare una partita di basket giocata su un parquet sconnesso e con i tasselli che saltano via. Secondo, l'indisponibilità, per vari motivi, di un'intera squadra. Terzo, la rosa a disposizione di Allegri ha iniziato la preparazione da meno di due settimane. Certo che la prima impressione offerta dai neoacquisti Traorè e Acerbi non è stata molto incoraggiante.

mercoledì 18 luglio 2012

Prendi i Soldi e Scappa

Non lo faccio mai, ma, a futura memoria, non posso evitare di ripubblicare sul mio blog la dettagliata e fedele ricostruzione, resa da Alberto Costa su Corriere.it, della doppia sanguinosa cessione al PSG degli unici fuoriclasse presenti al Milan da parte della sciagurata dirigenza rossonera:
Vendo, tengo, lascio: quando il mercato rossonero fa blob

MILANO - Eutanasia di un'idea: quella della grandeur berlusconiana. Un po' Zelig, un po' Scherzi a parte nei frammenti di questo imbarazzante Blob rossonero.

14 maggio, lunedì . Il giorno dopo la chiusura del campionato (Milan-Novara 2-1) Adriano Galliani rivela di avere invitato Zlatan Ibrahimovic a casa sua per un aperitivo: «Sono stato con lui, abbiamo parlato a lungo e vi assicuro che resterà con noi al 100 per cento. Siamo d'accordo su tutto». Allegria!

18 maggio, venerdì. Ancora Galliani, stavolta ai margini della festa organizzata dall'Uefa a Monaco di Baviera per la finale di Coppacampioni tra Bayern e Chelsea, annuncia urbi et orbi: «Ibra riuscirà a vincere una Champions, sicuramente con la maglia del Milan». Profetico.

26 maggio, sabato. Sulla Gazzetta dello Sport appare un'intervista esclusiva con Massimiliano Allegri. Titolo: Berlusconi mi ha promesso: Ibra e Thiago non si muovono dal Milan. Sommario: non si può prescindere da quei due. Nel botta e risposta il tecnico rossonero sprizza certezze da tutti i pori: «Da qui ad agosto può succedere di tutto sul mercato. Ma non può succedere che loro se ne vadano». E all'intervistatrice che forse, a differenza sua, non vive nel mondo dei sogni («Come fa ad esserne certo?») chiarisce: «Perché ne abbiamo parlato con il presidente Berlusconi e lui mi ha assicurato che resteranno. È su di loro che si baserà il Milan». Commovente.

2 giugno, sabato. Adriano Galliani si imbarca sulla Love Boat rossonera per una crociera di pochi giorni nel Mediterraneo. «Thiago? Ancelotti me l'ha stra-chiesto ma bisogna saper resistere». Poi approfondisce meglio il concetto: «Se parlassimo solo di moneta sonante, Thiago sarebbe da prendere e vendere, ma noi non ragioniamo così. Abbiamo un grande presidente, che ama il Milan e vuole tenere tutti i big. Un debole avrebbe già ceduto». Poi la chicca: «Quando Seedorf non sarà più del Milan, Ibra giocherà con la maglia numero 10». Bravo, ma in quale squadra?

3 giugno, domenica. Allegri, anche lui in crociera, continua a vivere sulla luna: «Thiago resterà con noi al 99,9 per cento». Poi, in uno sprazzo di lucidità, confessa: «Se il Milan perdesse Thiago sarebbe una cosa gravissima».

5 giugno, martedì. Galliani sbarca a Tunisi con i gitanti rossoneri e smentisce piccato le voci di una possibile partenza di Ibra: «La notizia è falsa. Non va via nessuno, non vendiamo nessuno. Lui e Thiago restano al 99,9 per cento».

12 giugno, martedì. Da Tunisi a Parigi. Galliani prende alloggio all'hotel Bristol, in zona Champ-Élysées, per cedere Thiago Silva al Psg.

13 giugno, mercoledì. Su Milan Channel appare una supplica a Silvio Berlusconi: «Presidente noi la preghiamo... Lo tenga». I tifosi accendono ceri votivi. E Galliani, rientrato da Parigi, chiosa: «Di solito le preghiere funzionano, il presidente vuole trattenere Thiago». Mistico.

14 giugno, giovedì. Invocato alla moda di Padre Pio, Berlusconi gonfia il petto e annuncia a Milan Channel lo stop alla cessione di Thiago Silva: «È stata una scelta di sentimento. Resta anche Ibra». Galliani, patriottico, parla invece di «atto di eroismo di Berlusconi».

15 giugno, venerdì. Galliani non ha ancora smaltito la sincera commozione: «Ha vinto il cuore e non la ragione. Non venderemo nessuno, resterà anche Ibra». Nel frattempo Barbara Berlusconi esce dalle retrovie dove si era prudenzialmente rifugiata per ringraziare il papà che «ha operato una scelta di cuore» e che «ha accolto l'appello dei tifosi». Sul sito milanista campeggia una scritta a caratteri cubitali: «GRAZIE PRESIDENTE!». 

17 giugno, domenica. Toh, chi si rivede! Massimiliano Allegri interrompe le meritate vacanze in Sardegna per una sviolinata senza precedenti nei confronti del suo datore di lavoro: «Io non ho mai avuto dubbi sulle parole di Berlusconi. Mi sono sempre fidato di lui e sapevo che Thiago Silva non sarebbe andato via. La sua conferma è un grande dono che Berlusconi ha fatto a me e ai tifosi». Commovente.

2 luglio, lunedì. Il sito milanista annuncia trionfante il prolungamento del contratto di Thiago Silva fino al 2017. Lo stipendio passa da 4 milioni di euro all'anno a 6 milioni (netti). Galliani si compiace: «È stata trovata una soluzione ragionevole per lui e per la società. Quanto a Ibra, ha altri due anni di contratto e resterà al Milan: è incedibile al 100 per cento». La presa per i fondelli nei confronti dei tifosi rossoneri incomincia a prendere corpo.

9 luglio, lunedì. Al raduno del Milan, il numero 27 della presidenza Berlusconi, Galliani ha un sussulto di dignità: «Thiago e Ibra? Tutto può succedere». 

12 luglio, giovedì. Dopo avere piazzato al Psg quelli che noi non vendiamo nessuno e che è stato un atto di eroismo trattenerli, Silvio Berlusconi esulta: «In due anni risparmio 150 milioni». Parentesi: di questi soldi 62 milioni derivano dalla cessione di Thiago (42) e Ibra (20): visto che un anno fa gli sceicchi di Francia avevano scucito 43 milioni per Pastore e che Lavezzi è stato pagato 30 milioni, all' establishment rossonero non viene il sospetto di avere calato le braghe con troppa precipitazione? Il 40 per cento di questo tesoretto (60 milioni) è poi rappresentato dal nuovo contratto di Thiago. Era stato firmato soltanto dieci giorni prima, il 2 luglio, a dimostrazione del fatto che il classico slogan sulle maglie rossonere («Il club più titolato al mondo») può serenamente essere soppiantato da un più crudo ma più realistico «Poche idee e pure confuse».

Alberto Costa 
18 luglio 2012 | 9:59 

lunedì 16 luglio 2012

La Beffa del Secolo

Sai le risate ... la trattativa che dovrebbe portare Ibra a Parigi sembra incontrare alcune difficoltà ... principalmente a causa della nuova fiscalità francese (argomento tanto caro a Galliani) che renderebbe quella italiana molto più vantaggiosa, tanto da costringere i parigini a svenarsi per garantire allo svedese almeno le stesse cifre percepite in rossonero. Immaginare Galliani, obbligato a cedere l'insostituibile Thiago Silva pur di liberarsi dell'insostenibile ingaggio di Zlatan, costretto a tenersi lo svedese dopo la partenza del brasiliano non ha prezzo ... e forse sarebbe l'unico scenario che spingerebbe "il più grande dirigente calcistico italiano" a rassegnare, finalmente, le dimissioni.

Tra l'altro nasce spontanea la domanda su cosa possa essere cambiato in Italia per rendere insostenibile oggi un ingaggio concesso senza problemi solo due anni fa. Forse le diverse valutazioni di due anni fa, rispetto a quelle di oggi, hanno poco a che fare con il calcio e lo sport. In ogni caso lascerei perdere l'ipocrita motivazione della situazione economica italiana e mondiale o, ancora peggio, il "ritorno in campo" del nostro pseudopresidente ... perchè è sacrosanto che ognuno con i propri soldi possa fare ciò che vuole, ma non si può invocare (Criscitiello ...) la sobrietà nel calcio quando poi si spendono quasi sei milioni per costruire un nuraghe nella magavilla in sardegna, o venti milioni in due anni per ... spettacolini di burlesque, o centinaia di migliaia di euro per regalare appartamenti a "giornaliste" varie ... e chissà che altro ... che si dica chiaramente che non si ha più voglia, o interesse, di investire nel Milan (che è cosa diversa dallo spendere).

Ad ogni modo, sorvolando sul modo "discutibile" di trattare la tifoseria da parte di questi personaggi (ciliegina sulla torta le sprezzanti parole di Berlusconi), farò esattamente come enunciato da Galliani il giorno del raduno: "alle 19,01 del 31 agosto valuteremo quale sarà la composizione della rosa rossonera". Quel che è certo è che risulta complicato acquistare giocatori a prezzi congrui quando il venditore è a conoscenza che l'acquirente dispone (in teoria) di grosse somme di denaro. Sono anche questi particolari che fanno la differenza tra il pianificare una strategia e il campare alla giornata.

P.S. Naturalmente, un minuto dopo la pubblicazione di questo pezzo verrà ufficializzata la cessione di Ibra al PSG ... :)

domenica 15 luglio 2012

Grazie Presidente



<< Milano è la città in cui un certo Silvio Berlusconi di 34 anni costruisce "Milano 2", cioè mette su un cantiere che costa 500 milioni al giorno. Chi glieli ha dati? Non si sa. Com'è possibile che un giovanotto di 34 anni come questo Berlusconi abbia un Jet personale con cui raggiunge nei caraibi la sua barca che sarebbe poi una nave oceanografica? Noi saremmo molto curiosi, molto interessati a sapere dal signor Berlusconi la storia della sua vita: ci racconti come si fa a passare dall'ago al milione o dal milione ai cento miliardi >>
Giorgio Bocca - Marzo 1976
Domande e "curiosità" alle quali, nel 2012, non sono ancora giunte risposte. (nda)

<< E' il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. E' questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte" dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni >>
Indro Montanelli - 2001

D'altra parte, se si escludono "forzitalioti" della prima ora, "pidiellini" della seconda e tifosi rossoneri evoluti, che Berlusconi sia un bugiardo patentato lo sanno tutti, come si evince dalla sua prima condanna passata in giudicato per ... falsa testimonianza.

Da "Le Mille Balle Blu" di Gomez e Travaglio (Biblioteca Universale Rizzoli) si legge:
<< La Corte d'appello di Venezia, nel 1990, dichiara Berlusconi colpevole di aver giurato il falso davanti al Tribunale di Verona a proposito della sua iscrizione alla P2, ma il reato è coperto dall'amnistia del 1989. Interrogato sotto giuramento Berlusconi aveva detto: "Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo ... non ho mai pagato una quota di iscrizione, nè mai mi è stata richiesta" . Berlusconi, però, si era iscritto alla P2 nel 1978 (lo scandalo è del 1981) e aveva pagato la sua quota. Incriminato per falsa testimonianza, viene prosciolto in istruttoria. Il 25 febbraio 1990, alla vigilia dell'Appello, scrive a "L'Espresso": << Spero che la prossima amnistia, che si annunzia non rinunziabile, non mi tolga il piacere di veder confermata la sentenza di proscioglimento >>. Invece in secondo grado viene dichiarato colpevole, e l'amnistia (peraltro rinunciabile) gli toglie il piacere di essere condannato per avere giurato il falso in tribunale. Scrivono infatti i Giudici della Corte d'Appello il 22 ottobre 1990: << Ritiene il Collegio che le dichiarazioni dell'imputato non rispondano a verità ..., smentite dalle risultanze della Commissione Anselmi e dalle stesse dichiarazioni rese dal prevenuto avanti al Giudice Istruttore di Milano, e mai contestate ... Ne consegue quindi che il Berlusconi ha dichiarato il falso >>, rilasciato << dichiarazioni menzognere >> e << compiutamente realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del delitto di falsa testimonianza >>. Ma << Il reato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia >>. Anzichè chiedere alla Cassazione di essere assolto nel merito, Berlusconi rinuncia ad impugnare la sentenza che diventa definitiva nel 1991.

P.S. Stendo un velo pietoso su Criscitiello ... quasi un virtuoso della "lap dance" ...

lunedì 2 luglio 2012

Ammissione di Colpa

L'ultima risposta di Prandelli nell'ultima conferenza stampa di Euro2012 è stata una sincera ammissione di colpa. Alla richiesta di Mazzocchi di confessare su cosa sia stato meno bravo nella gestione dell'Europeo dalle convocazioni in poi, il CT Prandelli ha ammesso la mancanza di coraggio nel rivoluzionare la formazione in occasione della finale di ieri sera per un debito di riconoscenza e per non mancare di rispetto a coloro che lo avevano portato fino in fondo ... la domanda è: ma in questo Calcio tritatutto, ha ancora diritto di cittadinanza la riconoscenza? ... oppure è un lusso che non ci si può permettere a certi livelli? ... la mia risposta è un chiaro e tondo NO!, nessuna riconoscenza.

domenica 1 luglio 2012

Ne Siamo Usciti a ... Prandelli





Spagna - Italia 4-0

Distrutti dalla Spagna, ma non solo dalla Spagna. Difficile pronosticare la Nazionale azzurra nella finale del Campionato Europeo. Viste le premesse vanno tutti applauditi non solo per l'apprezzabile piazzamento finale, ma anche per avere riavvicinato gli italiani ad una Nazionale che faceva molta fatica a ritrovare interesse e passione intorno a sè.

Dispiace un po', però, non aver potuto giocare alla pari con gli iberici la partita conclusiva per tutta una serie di errori commessi da Prandelli, sia nel varare la formazione iniziale che nei cambi in corso d'opera. Va detto che il CT azzurro ha dato da subito la sensazione di essere in qualche modo sensibile alle "logiche bianconere". Prendiamo ad esempio il caso di Marchisio. Il centrocampista juventino è certamente un ottimo giocatore e ha disputato una grande stagione. Questo, però, non giustifica lo status di "inamovibile" assegnatogli da Prandelli nonostante le brutte prestazioni offerte lungo tutto il torneo. Anche questa sera Marchisio è stato "l'uomo in meno" degli azzurri, forse sarò di parte, ma non mi spiego perchè Nocerino abbia trovato spazio solo per qualche scampolo di partita evidenziando, peraltro, una buona condizione in quegli stessi spezzoni di gara.

Riguardo la formazione di partenza di oggi, e la sensibilità di Prandelli riguardo le logiche bianconere, ha destato più di qualche perplessità anche la scelta di schierare un acciaccato Chiellini sulla sinistra, scelta che è costata il vantaggio spagnolo e il primo cambio obbligato dopo appena un quarto d'ora. Per completare il capolavoro, Prandelli ha pensato bene di mettere in campo nella ripresa un altro dei suoi inspiegabili chiodi fissi: quel Thiago Motta lentopede, anche lui in precarie condizioni tanto da lasciare la squadra in dieci uomini per oltre mezz'ora.

Battere questa Spagna era impresa estremamente ardua, con queste premesse non poteva che finire così.

mercoledì 27 giugno 2012

E Pensare Che ...

E pensare che sarebbe bastato dichiarare Thiago Silva incedibile alle prime avvisaglie di interesse da parte di sceicchi et similia, ma senza accennare minimamente a qualsivoglia cifra, perchè il solo dire "non lo cediamo neanche per 50 milioni" significa mettere il soggetto in vendita. Insomma, basterebbe parlarsi, pianificare le strategie di mercato al termine della stagione, avere una linea da seguire. Il comportamento di Galliani nella vicenda Thiago Silva, invece, è parso molto simile a quello di un battitore d'aste ... "il signore in blaugrana affre 35 ... 35 e 1 ... 35 e 2 ... il signore sotto la Tour Eiffel offre 40 ... chi offre di più? ... 40 e 1 ... 40 e 2 ... MI CONSEEENTA CRIBBIO ... NON è ANCORA NATO IL SIGNORE CHE VIENE QUA E MI PORTA VIA KAK ... EHM THIAGO SILVIO ... CRIBBIO ..." Poi è evidente che se fai sapere al Thiagone che c'è qualcuno disposto a pagargli 7,5 milioni di ingaggio invece che 4,5 (1,5 in meno rispetto a Sbirulinho), c'è da aspettarsi una richiesta di adeguamento. Il risultato è che dopo tutte le vergognose sceneggiate alle quali abbiamo dovuto assistere, siamo di nuovo li a parlare di Thiago Silva, Leonardo e PSG ...

Rimpianti per la cessione di Pirlo alla Juventus? (come sostiene erroneamente qualcuno) ... neanche uno. Mi vengono brividi di raccapriccio al pensiero di cosa ne sarebbe stato di Andrea nella stagione appena conclusa se fosse finito sotto le grinfie dei preparatori atletici di Milanello. E per di più avendo in programma un decina di partite in più rispetto a quelle giocate dalla gobba. Senza contare che un anno fa avremmo virtualmente lapidato Galliani per aver concesso un triennale da 9 milioni lordi all'anno ad un 32enne fermo da un anno e mezzo. Io l'avrei venduto nell'estate del 2009 per i 18 milioni che offriva il Chelsea. Adesso tutti che si sbrodolano addosso per il cucchiaio del numero 21 contro l'Inghilterra ... va bene, anzi ... è andata bene ... ma io spero che Andrea abbia un maggiore senso critico rispetto agli sbrodoloni che scrivono e parlano, che faccia una sana autocritica per non ripetere gli errori (passati in cavalleria) commessi contro gli inglesi, tipo le solite palle perse per averle trattenute troppo a lungo tra i piedi, o quel paio di corner calciati troppo corti, o quella punizione dall'out di destra ad inizio incontro finita in fallo laterale dalla parte opposta, o quella punizione verso la fine della partita battuta talmente a sorpresa da innescare un pericoloso contropiede inglese ... insomma cerchiamo di guardare e valutare le prestazioni nel loro complesso.

Cambiando discorso, avrei qualcosa da dire anche su Didac Vilà. Il terzino sinistro di proprietà del Milan, in prestito all'Español, che è stato il giocatore di movimento con il maggiore minutaggio nell'ultima Liga spagnola. Gli ex compagni ne lodano le qualità tecniche e le capacità atletiche, il Valencia lo vuole per sostituire Jordi Alba promesso al Barça. Il 23enne spagnolo sembra destinato a diventare un ottimo giocatore per un ruolo che al Milan è scoperto praticamente da 10 anni ... e Galliani cosa dice? Dice che Didac non andra via ... che non andrà via in prestito ma solo a titolo definitivo ... nel frattempo, immemori della lezione che avremmo dovuto imparare con Zambrotta, andiamo a cercare ultratrentenni senza futuro (e con poco presente) come Balzaretti e Dossena ...

mercoledì 20 giugno 2012

Sensazioni

Continuo a sentire eminenti personaggi (ultimo in ordine cronologico Mr. Briatore) sostenere che non si possono rifiutare certe cifre per un difensore ... a parte il fatto che c'è difensore e difensore, uno come Thiago, oggi, è insostituibile. Ma tralasciando le questioni tecniche, vorrei sottolineare il fatto che, ammesso che siano esatte le cifre date in pasto alla pubblica opinione (cifre gonfiate secondo Leonardo), con quei soldi non ci si pagava neanche l'ingaggio ad Ibrahimovic per i due residui anni di contratto dello svedese.

A tal proposito ho maturato la convinzione che la cessione di Thiago fosse subordinata all'accettazione da parte dei parigini del pacchetto completo comprendente i due top-players rossoneri. A quel punto il sacrificio del difensore brasiliano avrebbe almeno avuto senso. Tra la cifra incassata per Thiago (40-45 mln), il risparmio delle due rate da 8 mln da versare al Barça per Ibra (16 mln) e i 66 mln risparmiati per gli ingaggi dei due giocatori nei prossimi due anni (48+18) si sarebbero creati i presupposti per rimettere in sesto il bilancio e per ripartire con un nuovo progetto giovane.

lunedì 11 giugno 2012

Galliani se l'è fatta addosso ...

L'ufficio di Galliani
... aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per resistere, ma pare che non ce l'abbia fatta, che gli sia scappata ... d'altra parte la regola del 3 non perdona ... 2006 Sheva, 2009 Kakà, 2012 ... certo cheee ... come si fa a rifiutare 45/50 mln per un difensore? Mah ... se fosse una strategia ragionata si potrebbe anche accettare a cuor leggero, ma non è una strategia, è che a cadenza triennale Galliani si trova a dover vendere l'argenteria per porre rimedio allo scempio generato delle sue obbrobriose gestioni economiche.

Se guardiamo ai precedenti (Sheva e Kakà appunto) ci accorgiamo che la gran parte del ricavato va a beneficio del bilancio, mentre quel poco che si reinveste lo si fa a sproposito, strapagando una pippa come Ricardo Oliveira o acquistando un quarto centravanti (Hunty) per poi sprecarlo all'ala nel 4-2-3-1 di Leonardo ... insomma ... vedremo quanto, e come, verrà reinvestito del ricavato. Ciò che mi pare evidente è che senza il centrale brasiliano la squadra ne uscirà indebolita.

Ma proviamo a fare un ragionamento. Proviamo a dare per scontato, anche se non lo è, che Sheva e Kakà avrebbero conosciuto lo stesso repentino tramonto vissuto a Londra e a Madrid anche se fossero rimasti in rossonero. L'idea di ricavare decine di milioni da un giocatore sull'orlo dell'implosione fisica e/o tecnica sembrerebbe un'idea geniale. Sarebbe una strategia in stile Udinese ma con una tempistica diversa per, ovviamente, traguardi diversi. L'Udinese vende a peso d'oro i suoi gioielli un anno o due dopo la definitiva consacrazione, mentre il Milan potrebbe venderli, sempre a peso d'oro, un anno o due prima della definitiva "dipartita".

A tal proposito mi chiedo quale potrebbe essere oggi la situazione economica del Milan (ma anche quella tecnica), se nel 2008 avessimo, ad esempio, ceduto Gattuso al Bayern invece che convincerlo a restare, o se nel 2009 avessimo venduto Pirlo al Chelsea invece che perderlo a parametro zero per poi vederlo giocare (e vincere) nella Juve. La strategia di sacrificare un campione all'anno (o ogni due) per dare una botta al bilancio ringiovanendo la squadra potrebbe anche pagare, ma dovrebbe essere una scelta strategica, e non una necessità.

P.S. Domanda: dovendo andare a prendere un difensore (diciamo Dedè) lo si paga di meno prendendolo prima di incassare 45/50 milioni o dopo aver incassato 45/50 milioni???

martedì 22 maggio 2012

Bentornati

Va beh dai ... diamo una spolverata a questo blog un po' trascurato per una momentanea (spero) incapacità di concentrazione sul soggetto del blog stesso.

Vorrei dare il bentornato in Serie A alla prima squadra (per la quale simpatizzo) della mia città, la squadra che fu di Valentino Mazzola, nella speranza di vederla stabilmente ai massimi livelli del calcio italiano.

Ne approfitto anche per fare i complimenti per quanto realizzato quest'anno alla guida del Pescara da quel genio del calcio che risponde al nome di Zdenek Zeman, grande tecnico e grande uomo con il merito particolare di trovare sempre una buona parola da dispensare alla "gobba". Un bentornato anche a Zeman.

Infine vorrei dare il bentornato alle competizioni europee (preliminari di Champions) ad un mito della mia gioventù ... quel Borussia dell'impronunciabile Moenchengladbach che riuscì a rifilare un umiliante 7-1 ai presunti cugini in una Coppa dei Campioni di inizio anni 70. Purtroppo quella partita passò alla storia per una lattina di coca cola che finì inopinatamente sulla capoccia di Boninsegna, fatto che diede l'opportunità agli onestoni (lo erano già allora) di rendere nulla quella partita e rigiocarla. Chi non conoscesse questa vicenda e volesse approfondire, può trovare un resoconto qua.

venerdì 27 aprile 2012

Che noia che barba ...

Spero di non essere accusato di eresia dai novelli "Torquemada" dell'inquisizione rossonera, ma mi vedo costretto a condividere, con certi "personaggi", la noia e il fastidio per i quasi quotidiani riferimenti di Allegri al maledetto gol fantasma di Muntari. Sarà pur vero che se quello sguercione di Romagnoli avesse visto ciò che era parso evidente a chiunque, molto probabilmente avremmo vinto la partita andando, quella sera, a +4. Anche se con una partita in più rispetto ai bianconeri. Sempre dando per scontato qualcosa di molto probabile, ma non sicuro al 100%, va ricordato che Milan-Juve si disputò nel corso della 25° giornata ... con 39 punti ancora in palio (42 per la gobba). E' invece inconfutabile che nonostante la svista sul gol di Muntari, i 4 punti di vantaggio sulla Juve li avevamo comunque messi insieme. Questo scudetto lo avevamo in cassaforte, Muntari o non Muntari, e se ha preso la strada di Torino le responsabilità sono solo ed esclusivamente nostre.

A proposito di noia, martedì ho assistito, tra uno sbadiglio e l'altro, al brutto spettacolo offerto dal Barcellona contro il Chelsea nel ritorno della semifinale di Champions League. 90 minuti di "tergicristallo" dei blaugrana al limite dell'area avversaria alla vana ricerca di un varco in cui infilarsi. Eppure i catalani erano andati sul 2-0 (risultato che li qualificava per la finale) ed erano in superiorità numerica per la cazzata commessa da Terry. In una situazione del genere, prendere gol in contropiede, nei minuti di recupero del primo tempo, solo per non rinnegare la loro filosofia di gioco, è stata una dimostrazione di ottusità di livello assoluto. Chiudendo la prima frazione sul 2-0, sarebbe bastato, nella ripresa, abbassare il pressing di 20 metri per creare spazi invitanti nei quali infilarsi ... sarebbe stata una mattanza nonostante le condizioni di forma evidentemente non ottimali di Messi e compagni.

domenica 22 aprile 2012

Bancarotta

Fallimento totale, a tutti i livelli, a 360 gradi. L'altro giorno è stato ratificato il fallimento economico/finanziario nel corso dell'assemblea dei soci ... oggi, contro il Bologna, è stato ratificato il fallimento tecnico, tattico, atletico, medico, strategico, sportivo e politico che coinvolge tutti, dal primo all'ultimo ... compresi quei tifosi che poco tempo fa stavano già montando i tornelli per selezionare l'accesso al "carro" ...

giovedì 12 aprile 2012

Non ci resta che ...

Del Piero dopo la punizione vincente alla Lazio
Ieri sera ho guardato Juve-Lazio. La guardo spesso la Juve in questo periodo ... tanto non gioca mai alla stessa ora del Milan, e quando gioca alla stessa ora non gioca lo stesso giorno. L'unica costante è la sequenza temporale: prima gioca il Milan, e poi la Juve. Il confronto tra le due contendenti per lo scudetto 2012 è impietoso in questo periodo. I problemi dei rossoneri li conosciamo bene: la continua ecatombe di giocatori che ha promosso stabilmente alcune riserve tra i titolari, la pessima condizione atletica generale, alcuni gravi errori strategici commessi da società e guida tecnica, e un pizzico di presunzione.

A Verona abbiamo invertito i ruoli con i padroni di casa. Abbiamo puntato ad ottenere il risultato vestendo i panni della provinciale. Niente di male in questo atteggiamento quando non c'è altra scelta. A Verona non avremmo meritato i tre punti visto il "gioco" espresso. Ma li abbiamo meritati per l'umiltà con la quale è stata affrontata la partita. Se avessimo messo in campo lo stesso atteggiamento anche contro la Fiorentina, probabilmente staremmo ancora davanti ai bianconeri. La Fiorentina che a cavallo dell'"impresa" di San Siro, le ha prese proprio dal Chievo e, ieri, ha pareggiato, sempre in casa, con il Palermo. Senza i tre punti di Milano la "viola" oggi sarebbe terz'ultima in compagnia del Lecce.

La squadra di Conte, invece, dà sempre la sensazione di poter segnare da un momento all'altro, al contrario delle avversarie che incontra di volta in volta. Anche ieri il 2-1 finale è un risultato bugiardo, fosse finita 4-0 non ci sarebbe stato nulla da dire. Sono la squadra meno "infortunata" d'Italia, corrono come schegge dal 1' al 90'. Hanno conservato un'ottima condizione atletica per tutta la stagione tranne un appannamento di 2/3 settimane in concomitanza con il confronto diretto contro di noi. Insomma, c'è poco da essere ottimisti, anche perchè il calendario ci propone, dopo la Fiorentina, un'altra squadra alla canna del gas, quel Genoa capace di farsi bloccare sul pareggio in casa dal Cesena ormai retrocesso (e prossimo avversario dei gobbi) e primo obiettivo dell'arrembante Lecce nella corsa alla salvezza. Se c'è una squadra, tra Milan e Juve, che pare in grado di vincere tutte e sei le partite che mancano al termine del campionato, quella è proprio la Juve.

Certo che, in caso di scudetto bianconero, per trovare una delusione di pari entità in campionato bisogna tornare indietro nel tempo di quasi quarant'anni, alla fatal Verona del 1973. Ci sono stati nel passato, recente e meno recente, dei "testa a testa" persi sul filo di lana che hanno certamente creato delusione e rimpianti (o rabbia come nel 1990 con la seconda fatal Verona o nel biennio "moggiano" 2005 e 2006), ma annusare il profumo dello scudetto, pregustare il trionfo, provare l'inconfessabile certezza di avere vinto per risvegliarsi con una cocente delusione, è una sensazione che riporta a quell'anno funesto. Non ci resta che sperare nel miracolo ...

lunedì 9 aprile 2012

Sono Cazzi Amauri

Solo un paio di settimane fa andava di gran moda la frase "lo scudetto lo possiamo perdere solo noi" ... da sabato sera sorge il sospetto che siamo riusciti nell'impresa. E' molto forte la sensazione che il campionato in corso possa finire nel triste elenco delle grandi delusioni del tifoso rossonero, sensazione ulteriormente rafforzata da un esame razionale della situazione.
Si pensava che la trasferta di Catania fosse l'ostacolo più difficile da superare, e che in seguito il "calendario" avrebbe fatto il nostro gioco. E' bastata la 31° giornata per destituire di ogni fondamento e credibilità la "teoria del calendario favorevole". Ciò che conta in questi frangenti sono lo stato psicofisico della squadra, oltre alle qualità tecniche e agonistiche dei giocatori che la compongono. E le capacità e il carisma dell'allenatore.

Purtroppo non c'è un solo parametro che permetta di guardare all'immediato futuro con un minimo di ottimismo. La squadra è falcidiata dagli infortuni, ma non è una novità. Ogni anno si parla di emergenza infortuni come se fosse un evento imprevedibile, ma è una storia che si ripete ormai da tempo, e non si sa come venirne a capo. Sempre riguardo l'aspetto fisico, va sottolineato anche il fatto, reiterato negli anni, che sono rari e ridotti nel tempo i momenti nei quali la squadra pare in buone condizioni atletiche. Perlopiù, nella immaginaria scala della condizione fisica, noi siamo soliti veleggiare tra lo stanchino e lo spompato totale. Contro la Fiorentina c'erano cinque giocatori di movimento inutilizzati a Barcellona, eppure alcuni di loro sono stati tra i peggiori.

A mio parere è stato anche commesso un peccato di presunzione. Dato il livello tecnico della squadra e le condizioni fisiche generali si sarebbe dovuto indicare con chiarezza ai giocatori quali fossero i veri obiettivi da raggiungere (lo Scudetto), deresponsabilizzando la squadra sia riguardo l'impossibile sfida al Barcellona in Champions che per il ritorno di Coppa Italia con la Juve. Invece adesso si parla di contraccolpo psicologico. Inoltre avremmo dovuto preservare determinati giocatori per le partite veramente importanti (quanto ci sarebbe servito Thiagone a Catania e con la Fiorentina ...). Insomma, siamo caduti nel trappolone dell'orgoglio, e rischiamo di confermare quel detto figlio della saggezza popolare che afferma che "chi troppo vuole nulla stringe". Domani con il Chievo, una vittoria non darà certezze riguardo lo scudetto, mentre una mancata vittoria ci taglierà fuori definitivamente. Spero che a Milanello ne siano tutti consapevoli.

Indipendentemente da come andrà a finire, mi piacerebbe che si imparasse la lezione. Se vogliamo veramente competere ai massimi livelli europei dobbiamo cambiare determinate strategie. La politica dei parametri zero e dei rinnovi di massa non paga, e rischia di non pagare neanche tra i confini nazionali. Ma se il "portafoglio" non ci dà altra scelta, allora bisogna avere il coraggio di guardare negli occhi la realtà, determinare realisticamente le priorità e agire di conseguenza.

P.S. Ma del modo scazzato di giocare di Ibra nell'ultimo mese e mezzo ne vogliamo parlare? ... che roba è quella rabona sull'1-1 ? ... e quei due cross finiti in curva effettuati di esterno destro da sinistra? Parlo di Ibra perchè sui vari Mexes, Muntari, Zambrotta, Emanuelson, Robinho ecc. c'è poco da aggiungere ...

P.P.S. Le statistiche stagionali complete sono qua.

martedì 3 aprile 2012

Partitaccia

Come affermato l'altro giorno, non nutrivo molte speranze di ottenere la qualificazione al Camp Nou, però confidavo in una bella partita da parte nostra. Purtroppo la dabbenaggine della premiata ditta Mexes-Antonini ci ha messo solo 10 minuti a regalare il vantaggio ai blaugrana, e dopo il pari di Nocerino ci ha pensato l'arbitro a rovinare la partita con un rigore cervellotico.

Il secondo tempo lo abbiamo giocato solo nei primi 8 minuti, fino al 3-1 di Iniesta servito in seguito ad un rimpallo fortunoso e non contrastato da Abate, intento a fare il guardalinee invece che il difensore. Da segnalare il nuovo capitolo della saga del papero zoppo. Il palmipede entra al 70' per Boateng ma deve lasciare il campo un quarto d'ora dopo.

Adesso riportiamo la testa sul campionato, che c'è una Fiorentina da battere e uno scudetto da vincere. Poi a giugno ci saranno da fare alcune valutazioni che dovranno portare a dare una bella rinfrescata alla rosa. Qualcuno ha dato tanto e non ne ha più, qualcun altro ha già fatto il suo tempo.

sabato 31 marzo 2012

Forza Naaaaaaapule ...

Se quel Seghinho tirasse un po' più forte ...
Quel che si temeva si è verificato ... abbiamo lasciato due punti in sicilia. La partita più insidiosa da qui al termine del campionato capita proprio nella settimana della doppia sfida ai campioni blaugrana. La fatica fisica accumulata mercoledì si è sommata alla tensione mentale per la partita di martedì prossimo, e il risultato è il pareggio di questa sera. Un risultato comunque da non disdegnare, specie se i nipotini di Maradona dovessero ottenere il medesimo risultato domani sera.

Riguardo la partita di questa sera, vorrei sottolineare la inevitabile difficoltà che incontra la squadra quando si trova a dover schierare tra le proprie fila quelli che un noto blog rossonero definisce "seghini". Robinho non ce la farò mai a farmelo piacere, neanche quando riesce a buttarla nel sacco ... quando poi al suo posto entra l'"egiziano" e mostra al mondo intero cosa significhi incidere sulla partita, si pone automaticamente la domanda sul perchè ci si ostini a schierare l'uno dal primo minuto e l'altro nell'ultimo quarto d'ora ... nel caso specifico mi sono risposto che il Faraone sia stato preservato da Allegri per essere schierato nell'undici di partenza martedì in Catalunya.

Il secondo seghino è il clone del primo, e non saranno un paio di partite decenti e un gol a farmi ricredere sul suo conto. Il terzo è Aquilani che, come sua consuetudine, ad una buona prima parte di stagione fa seguire una prolungata assenza per infortunio ed un rientro povero di buone prestazioni ... lento e macchinoso nei movimenti, inefficace sia in copertura che in fase offensiva. Già che ci sono, vorrei dire qualche cosa anche a proposito di Ibra. Che il Dio del Calcio ce lo preservi in salute e senza troppi mal di pancia, per carità ... ma è un mese che gioca di me....lma, ha l'aria perennemente scazzata, sbaglia un sacco di palloni, ma poi la butta dentro ed ecco che fioccano i 7,5 e gli 8 sui giornali. Poi tutti a dire che in europa lo svedese dà il peggio di sè, ma se devo dire la verità, nell'ultimo mese e mezzo la migliore prestazione di Ibra è stata proprio quella contro i catalani di mercoledì scorso.

A proposito di Barcellona. Dopo il sorteggio dei quarti attribuivo al Milan una possibiltà su cento di accedere alle semifinali ... giusto perchè nel calcio non si sa mai. Mi auguravo soltanto di non fare la brutta fine del Leverkusen. Adesso le possibilità sono salite a due su cento. E' possibile che, come teme Guardiola, i catalani avranno bisogno di segnare almeno due reti per passare il turno, ma temo che li faranno. A differenza di qualcuno, comunque, ho apprezzato la partita di mercoledì. L'umiltà è una dote, la presunzione una tara. Se volevamo mettere in difficoltà il Barça dovevamo fare esattamente ciò che abbiamo fatto ... e per di più lo abbiamo fatto bene.

domenica 26 febbraio 2012

Milan-Juventus 1-1

Non ho nulla da aggiungere ...

Critica Rossonera - Carlo Pellegatti uno di noi.
Il Vero Milanista - La Sottile Linea Bianca
Milan l'è un grand Milan - Oltre la Fantascienza
Milan Night - Le Pagelline
Screwdrivers 2.0 - Milan-Juventus 1-1

MilaNumbers (36)
Campionato - 25° Giornata - 26.02.2012
Milan-Juventus 1-1 Nocerino 14' Matri 83'


 




NOTE:
- Non rilevato un gol di Muntari al 25'
- Espulso Vidal al 89'
- Assenti: Nesta Mesbah Gattuso Flamini Boateng Aquilani Merkel Seedorf Cassano Maxi (inf) Ibra (squal)
 

lunedì 20 febbraio 2012

Cesena-Milan 1-3 - Spia(di)nati

Tre punti che valgono il controsorpasso sulla Juve in attesa della sfida di sabato prossimo. Dopo la partita con l'Arsenal, anche quella con il Cesena conferma che la condizione fisica della squadra è in chiara ascesa, e con una buona condizione fisica si corre, si gioca di prima, si pressa alto, si attaccano gli spazi, si sta compatti e si gioca bene. Il primo tempo più semplice del previsto induce, però, i ragazzi ad "approcciare" la ripresa con minore concentrazione del dovuto, con il risultato di generare nei tifosi qualche apprensione di troppo. In ogni caso, alla vigilia, la vittoria era tutt'altro che scontata, anche a causa della nuova ondata di infortuni. Per fortuna i bioritmi di Robinho sono tornati in positivo, Emanuelson sta trovando una sua dimensione in virtù della continuità di utilizzo e Muntari esordisce in rossonero con una prestazione positiva battezzandola con il gol che sblocca la gara.

MilaNumbers (35)
Campionato - 24° Giornata - 19.02.2012
Cesena-Milan 1-3 Muntari 29' Emanuelson 31' Robinho 55' Pudil 65'
CLASSIFICA: Milan 50 - Juve*49 - Udinese Lazio 42 - Roma 38 - Napoli 37 - Inter 36







NOTE:
- Assist di Robinho (2-0) e Abate (3-0)
- Assenti: Nesta Mexes Gattuso Aquilani Seedorf Boateng Flamini Merkel Cassano Pato (inf) Ibra (squal)
- 200° presenza in campionato per Abbiati, e 270° in assoluto come Ricardo Kakà
- Esordio in rossonero per Muntari, 33° giocatore utilizzato in stagione.
- Sono 17 le reti dei centrocampisti in campionato. Lo scorso anno furono 14, con Leonardo 6

giovedì 16 febbraio 2012

Milan-Arsenal 4-0 - Una Botta di Vita

Ci voleva proprio dopo le prestazioni scialbe dell'ultimo periodo. La stessa vittoria di Udine, per quanto importante, aveva destato parecchie perplessità. Viene da chiedersi che cosa possa trasformare in questo modo una squadra di calcio in pochi giorni. Di certo non esiste un unico motivo che possa giustificare una tale metamorfosi, ma qualche ipotesi su cosa abbia contribuito si può fare ... il recupero di un giocatore importante come Boateng e un Ibra più riposato e sereno ... i maggiori stimoli provocati sia dalla competizione che dallo stadio pieno ... l'avere di fronte una squadra che gioca aprendo spazi invitanti al posto di una che si mette in trincea e tira su le barricate ... e magari anche gli effetti benefici che seguono lo smaltimento delle tossine eredità della preparazione invernale.

Il risultato, però, non deve indurre l'ambiente nell'errore di considerare chiusa la questione. Certe delusioni sono ancora troppo recenti e cocenti per potersele dimenticare. Per chiudere vorrei suggerire una soluzione sui motivi degli errori di Robinho sotto porta. Ieri il brasiliano ha messo a segno una doppietta perchè non ha dovuto "pensare" ma ha usato l'istinto ... sul primo gol ha dovuto mettere la testa sulla traiettoria del cross di Ibra da distanza ravvicinata, sul secondo ha dovuto anticipare l'intervento del difensore ... se ha il tempo di pensare sbaglia, se non lo ha segna.

MilaNumbers (34)
Champions League - Andata degli Ottavi di Finale - 15.02.2012
Milan-Arsenal 4-0 Boateng 15' Robinho 38' Robinho 49' Ibra r 79'







NOTE:
- Assist di Nocerino (1-0) e Ibrahimovic (2-0) e (3-0)
- Assenti: Yepes Aquilani Merkel (inf) Gattuso Flamini Muntari Inzaghi Cassano (fuori lista)
- Abbiati raggiunge Roberto Rosato a quota 269 presenze in partite ufficiali
- La 141° presenza ufficiale di Pato lo pone tra i primi 100 della storia del Milan in questa graduatoria

sabato 11 febbraio 2012

Udinese-Milan 1-2 - Miracolo in Friuli

Dopo l'inguardabile primo tempo, in linea con le prestazioni di questo periodo, non avrei puntato un nichelino sulla vittoria finale. Allegri "non mi delude" e schiera lo zombie Robinho insieme al Faraone lasciando ancora in panchina Maxi Lopez. Seedorf fa l'impossibile per mettere insieme le "peggio cose" della sua carriera pedatoria. Per capire il perchè di tutti quei corner battuti corti basta guardare quello tirato dall'olandese dopo 11 minuti di gioco ... Il Milan fa girare timorosamente palla nella speranza che si apra qualche varco, i bianconeri pressano, rubano palla e ripartono in pericolosi contropiede. A testimoniare la mollezza della squadra è il gol segnato da Di Natale. I friulani battono rapidamente una punizione a centrocampo cogliendo di sorpresa i nostri, forse ancora intenti a protestare per il fischio di Bergonzi sul presunto fallo di Nocerino. Le prospettive, viste le premesse, sono pessime.

Nella ripresa Allegri non cambia nessuno, ma il Milan sembra mostrare un atteggiamento più convinto ed aggressivo. Dopo 20 minuti il Mister si sveglia dal letargo e decide di far entrare Maxi Lopez ... ci si aspetta che esca il fantasma di Robinho o quello di Seedorf (l'unico che non è migliorato nella ripresa), e invece il livornese tira fuori Nocerino, il migliore dei centrocampisti insieme al cambattivo capitano visto nel secondo tempo. Tempo 10 minuti e la "Galina" ribatte in rete una respinta di Handanovic su un tiro di El Shaarawy. A quel punto l'Udinese accusa la fatica, il contraccolpo psicologico e l'uscita dal campo di Di Natale (azzoppato da Thiagone). Il Milan mette sotto assedio gli uomini di Guidolin e sfiora il vantaggio con Robinho e il Faraone che si ostacolano a porta vuota. A 5' dal termine arriva il gol vittoria, in contropiede, con Maxi Lopez che serve in area l'accorrente El Shaarawy. Il Faraone colpisce al volo e buca sul primo palo Handanovic regalando al Milan tre punti d'oro e la provvisoria leadership in campionato che metterà almeno un pizzico di pressione alla Juve nelle due partite da recuperare in emilia con Parma e Bologna.

MilaNumbers (33)
Campionato - 23° Giornata - 11.02.2012
Udinese-Milan 1-2 Di Natale 19' Maxi 77' Shaarawy 85'







NOTE:
- Assist di Maxi Lopez (2-1)
- Assenti: Abbiati Nesta Yepes Gattuso Flamini Aquilani Boateng Merkel Cassano Pato (inf) VanBommel Ibrahimovic (sq) Muntari (ind)
- Prima rete in rossonero per Maxi Lopez

Giocondi e Giulivi

Ho fatto una ricerca sui siti web "professionali" per vedere le anticipazioni e le previsioni riguardo la formazione che Allegri proporrà questa sera a Udine. Considerando il rinvio di Bologna-Juventus, assume ancora più importanza portare via i tre punti in uno stadio nel quale i padroni di casa hanno sempre vinto ad esclusione del pari con l'imbattuta capolista. Scorrendo l'elenco dei convocati (17 elementi di prima squadra + 3 primavera) pare evidente che siano ben poche le opportunità di scelta per Allegri, gran parte dell'undici di partenza è obbligato.

Il centrocampo, come chi segue il Milan sa bene, è il reparto maggiormente in difficoltà dovendo registrare otto assenze su dodici tra infortunati, squalificati e girovaghi africani. Emanuelson, Ambrosini, Nocerino e Seedorf sono gli unici a disposizione e giocheranno loro. Altre scelte obbligate riguardano il portiere (Amelia), i centrali (Mexes e Thiago) e il terzino destro (Abate). Tutti i suddetti siti web sono d'accordo su 9/11 di formazione. Oltre agli otto appena elencati sembrano tutti sicuri anche della presenza di Robinho. Gli unici ballottaggi riguarderebbero Antonini/Mesbah per il ruolo di terzino sinistro (con il primo favorito) e El Shaarawy/Maxi Lopez come spalla di Robinho.

Dipendesse da me, farei giocare Mesbah e la coppia Shaarawy-Maxi Lopez. L'algerino ha giocato (discretamente) tre partite consecutive, per poi lasciare il posto ad Antonini nelle ultime due. Maxi Lopez ha mezzo insieme la miseria di 20' nelle ultime 3 partite, per di più in condizioni tattiche disperate per il risultato da recuperare (Lazio e Juve) o per l'inferiorità numerica (Napoli). Gradirei vederlo in campo dal primo minuto in coppia con il Faraone, anche in considerazione del fatto che Robinho non sembra proprio in uno sfavillante periodo di forma.

E' evidente che mettere in dubbio la bontà delle possibili scelte dell'allenatore prima che si giochi la partita pone il "critico" a rischio di brutte figure. Se però si esercita il proprio senso critico a posteriori, ti vengono a dire che sono tutti bravi a parlare "dopo", quindi mi assumo volentieri il rischio di essere smentito dai fatti pur di esprimere i miei dubbi. Se poi Robinho trascinerà il Milan alla vittoria, magari segnando su un cross di Antonini, sarò il primo a gioire nonostante la personale figura barbina. Ma può anche capitare che, alla fine, le scelte del Mister si rivelino in linea con l'idea di chi scrive, e in questo caso risulterà inutile il post e perso il tempo utilizzato per scriverlo. L'importante è tenere botta in questo difficile momento e, possibilmente, tornare a vincere una partita.

giovedì 9 febbraio 2012

Rassegnato

Ieri sera ho visto esattamente ciò che mi aspettavo di vedere ... perchè ormai mi sono rassegnato. Mi sono rassegnato a vedere un Milan inconcludente, capace solo di una reazione nervosa una volta andato sotto nel risultato. Mi sono rassegnato a vedere un Milan decimato negli uomini e minato nel fisico e nel morale da preparazioni invernali ignoranti e dannose. Mi sto anche rassegnando a rivedere radicalmente il mio giudizio su Allegri, che avrà anche diverse attenuanti, e sarà pure convinto delle sue idee (cosa di per se positiva), ma colpevole di trasformare le sue convinzioni in stupida testardaggine ignorando i suggerimenti dalla realtà. Se sabato alle ore 18 l'anticiclone siberiano permetterà lo svolgimento dell'incontro di Udine, "approccerò" la partita con l'ormai consueta rassegnazione e un lumicino di speranza che il Milan e il suo allenatore siano capaci di sorprendermi.

MilaNumbers (32)
Coppa Italia - Semifinali Andata - 08.02.2012
Milan-Juventus 1-2 Caceres 53' Shaarawy 62' Caceres 83'







NOTE:
- Assist di Ambrosini
- Assenti: Abbiati Nesta Yepes Gattuso Flamini Boateng Aquilani Merkel Pato Cassano (inf) Nocerino (sq) Muntari (ind)

martedì 7 febbraio 2012

Uno schiaffo ai tifosi

Quello dato ad Aronica non è stato l'unico schiaffo rifilato da Ibra domenica scorsa. Mentre colpiva quella faccia da schiaffi (ammettiamolo) di Aronica, in qualche modo colpiva anche i tifosi rossoneri. A dire il vero un po' me lo aspettavo, il periodo è quello "propizio". Nel corso delle ultime partite mi è capitato più di una volta di pensare, dopo un contrasto dello svedese con un avversario,: " adesso gli tira una papagna ", invece no, mai un gesto fuori posto, mai una protesta con l'arbitro. Deve aver accumulato troppa energia e domenica, come dice Gattuso, gli è scattata "l'ignoranza" che gli farà saltare giustamente il match più importante della stagione contro i rivali bianconeri.

Il Milan ha fatto ricorso contro le tre giornate di squalifica sostenendo che lo schiaffo di Ibra non è da considerare violento ma solo antisportivo (cosa che ridurrebbe a due le giornate di squalifica). Forse Galliani non ha mai ricevuto uno schiaffo in vita sua, perchè sono convinto che se fosse accaduto farebbe fatica a sostenere che uno schiaffo non è un gesto violento. In ogni caso lo inviterei a "sperimentare sul campo" ... si faccia dare un ceffone da Ibra e poi ripeta che non si è trattato di un gesto violento. Forse faccio confusione io, ma per me un gesto antisportivo è una simulazione che costa un cartellino ad un avversario o procura un rigore a favore, oppure un tocco di mani volontario utile a segnare o ad impedire un gol ... roba simile insomma ...

Ulteriore motivo di rammarico è l'evidenza che senza Ibra l'attacco è inesistente, o almeno lo è stato fino ad oggi, e nell'ultimo periodo grazie anche alle scelte di Allegri. Un Robinho evidentemente in difficoltà da alcune settimane (al di la della meritata reputazione di mangia-gol) viene pervicacemente tenuto in campo a dispetto di El92 e di Maxi Lopez, con l'argentino che parrebbe integrarsi meglio con lo svedese, rispetto al Binho, anche da un punto di vista tattico. C'è da augurarsi che non inaridisca la vena realizzativa dei centrocampisti perchè, a parte Ibra, in 22 giornate di campionato sono arrivati 3 gol da Robinho, 2 da Cassano  e 1 a testa dal Faraone e dal Papero zoppo.

Per concludere, giunge ulteriore conferma che quest'anno con le prime del campionato non si batte chiodo ... solo 6 punti "conquistati", su 24 disponibili, nelle otto sfide contro le prima sei della classifica.

MilaNumbers (31)
Campionato - 22° Giornata - 05.02.2012
Milan-Napoli 0-0
CLASSIFICA: Juve*45 - Milan 44 - Udinese 41 - Lazio 39 - Inter 36 - Roma*34 - Napoli Palermo 31







NOTE:
- Assenti: Nesta Gattuso Flamini Boateng Aquilani Merkel Pato Cassano (inf) Inzaghi (nc) Muntari (ind)
- Abbiati raggiunge Gunnar Nordahl a 268 presenze ufficiali in rossonero.


giovedì 2 febbraio 2012

Lazio-Milan 2-0 - Commenti e Statistiche

Un Milan coerente con se stesso. Una società ridimensionata dal mercato invernale a tutti i livelli, vede la squadra uscire ridimensionata dal campo dopo l'ennesimo flop in uno scontro al vertice. 1 vittoria (Roma), 2 pareggi (Lazio e Udinese) e 4 sconfitte (Juve, Napoli, Inter e Lazio) contro le prime sei della classifica costituiscono uno score preoccupante. Se Ibra si concede una serata di pausa (cosa giustificabile), non siamo in grado di dare un minimo di efficacia alla nostra, diciamo così, produzione offensiva. L'unico che sembra dannarsi l'anima con discreti risultati, il Faraone, viene sostituito, sullo 0-0, dal solito inconcludente perdipalloni che risponde al nome di Clarence Seedorf. Robinho, invece, rimane in campo 90 minuti nonostante per la terza volta consecutiva risulti abulico, confusionario ed evanescente. Qualche responsabilità, quindi, va addebitata ad Allegri quantomeno per la gestione dei cambi. Mesbah si propone in avanti con buona continuità, ma i suoi cross sono tutti troppo lenti per impensierire la difesa laziale.
La partita con la Lazio sembra la fotocopia del derby di 10 giorni fa, e l'esito è lo stesso. Loro tutti dietro con l'idea di sfruttare i contropiede, noi incapaci di fare qualcosa di diverso dal cross dalla trequarti. Certo che se Maggiani non avesse indotto in errore l'arbitro al primo minuto della ripresa in occasione del rigore prima assegnato e poi revocato, forse staremmo parlando di un altro risultato. Ma di certo l'atavico problema di come scardinare le difese chiuse non lo avremmo risolto. Intanto, e sarà pure un caso ma comincia a diventare preoccupante, continua a peggiorare il dato della coppia Nesta-Thiago, che in 1139' ha preso 18 reti (una ogni 63'). Con tutte le altre combinazioni di centrali sono 12 le reti subìte in 1591' (una ogni 133').

MilaNumbers (30)
Campionato - 21° Giornata - 01.02.2012
Lazio-Milan 2-0 Hernanes 76' Rocchi 85'
CLASSIFICA: Juve 44*- Milan 43 - Udinese 41 - Lazio 39 - Inter 36 - Roma 31*- Napoli 30







NOTE:
Assenti: Yepes Gattuso Flamini Boateng Aquilani Merkel Pato Cassano (inf) Inzaghi (nc)
- Presenza n° 450 in rossonero per Massimo Ambrosini
- Presenza n° 100 in rossonero per Ignazio Abate
- Presenza n° 50 in Campionato per Robinho

martedì 31 gennaio 2012

Milan-Cagliari 3-0 - Commenti e Statistiche

Ed eccoci qua, puntuali e solleciti come un rimborso della pubblica amministrazione, a commentare e pubblicare il report statistico della gara di domenica scorsa. Avrei voluto (e dovuto) farlo un po' prima, ma ieri ho dovuto combattere contro una nevicata di proporzioni scandinave per evitare di abbandonare l'auto fino al disgelo primaverile. Purtroppo devo averci messo troppo entusiasmo, e ne è scaturita una contrattura alla fascia lombare da caso clinico dell'anno ... ho un accrocchio alla schiena della consistenza del marmo di carrara ... forse potrebbe servire solo un massaggio con la fiamma ossidrica. Ho praticamente passato la notte in bianco e adesso mi muovo con la grazia e l'agilità di un novantenne.

Va beh ... tralascio commenti su Milan Cagliari che tanto ne avete detto, scritto e commentato a sufficienza, inutile aggiungere qualcosa. Mi limito a sottolineare quanto sia indispensabile, in questo momento, Ibra. Nella prima mezz'ora ci siamo specchiati dando sfogo al nostro narcisismo, ma concretezza zero ... se non si fosse inventato qualcosa lo svedese staremmo ancora sullo 0-0 dopo 36 ore. Poi Emanuelson ... da trequartista non si può vedere, ma negli altri ruoli non è mica poi proprio da buttare. Contro il Cagliari Clarenzio (per fortuna in questo caso) ha resistito solo cinque minuti da mezz'ala destra, poi ha invertito il ruolo con il connazionale che per la seconda volta, da mezzo destro, mi è piaciuto parecchio.

A proposito di centrocampisti ... sento parlare di Kharja e Muntari (MUN-TA-RI) ... se proprio dobbiamo prendere qualcuno che non costi niente suggerirei di promuovere Cristante e Calvano dalla primavera ... eddai ... Muntari no eh? ...

MilaNumbers (29)
Campionato - 20° Giornata - 29.01.2012
Milan-Cagliari 3-0 Ibra 32' Nocerino 38' Ambrosini 75'
CLASSIFICA: Juve 44 Milan 43 Udinese 38 Lazio 36 Inter 35 Roma*31 Napoli 29







NOTE:
- Assist di Ibra (2-0) Emanuelson (3-0)
- Assenti: Thiago Yepes Flamini Gattuso Aquilani Boateng Merkel Cassano Pato
- Ibra, al 21° gol stagionale, pareggia l'intero bottino della scorsa stagione

venerdì 27 gennaio 2012

Milan-Lazio 3-1 - Commenti e Statistiche

CISSEEEEE' ... MA VAFF ... VA ... ma per contratto puoi segnare solo contro di noi? ... comunque sono soddisfatto per il risultato e per la prospettiva di incontrare la "gobba" in semifinale, anche se Allegri avrà i soliti problemi a centrocampo vista la squalifica di Nocerino e l'ennesimo infortunio (Merkel) che ha colpito il reparto mediano.

Partita divertente, che offre l'opportunità di vedere all'opera il neoacquisto Mesbah, buona la sua prestazione, e di rivedere dal primo minuto El Shaarawy. Molto buona la partita del Faraone, specie nel primo tempo. Nel secondo commette qualche errore di troppo anche a causa del brutto terreno di gioco, ma chiude alla grande con un gioco di prestigio nell'ultima azione della partita. Grande prestazione di Marco Amelia che sventa un paio di situazioni molto complicate. Ibra sfrutta i 20' a disposizione realizzando, con uno "shootout", la ventesima rete stagionale dopo una grande giocata di Emanuelson subentrato da dieci minuti al boccheggiante Seedorf. Esordio assoluto in rossonero per un altro primavera, Simone Calvano, dopo quelli precedenti di De Sciglio, Cristante e Ganz.

Da registrare, infine, la stucchevole e snervante insistenza dei giornalisti nel sollecitare Allegri a dare spiegazioni riguardo il mancato utilizzo di Inzaghi ... prima domanda del bordocampista Rai al termine dell'incontro e prima domanda in sala stampa ...

MilaNumbers (28)

Coppa Italia - Quarti di Finale - 26.01.2012
Milan-Lazio 3-1 Cissè 5' Robinho 15' Seedorf 18' Ibra 84'






NOTE:
- Assist di Emanuelson (3-1)
- Assenti: Abbiati Yepes Zambrotta Flamini Gattuso Boateng Aquilani Pato Cassano Thiago (inf)
- Con Mesbah e Calvano diventano 31 i giocatori utilizzati da Allegri nella stagione in corso



domenica 22 gennaio 2012

Novara-Milan 0-3 - Commenti e Statistiche

Lo 0-0 con il quale andiamo al riposo mi inquieta un po' ... come ha detto Allegri alla vigilia, l'unico risultato buono è la vittoria. La produzione offensiva è abbondante ma quasi casuale. Ibra e Binho girano al largo, Emanuel trequartista continua a non convincere. Sembra in palla, invece, Ambrosini, che deve avere messo a frutto il lavoro a Dubai. Nella ripresa l'ingresso di El Shaarawy conferisce maggiore incisività all'attacco. Emanuelson terzino sinistro acquisisce una sua identità facendo una discreta figura, i ritmi si alzano e dopo qualche minuto di forcing il Capitano pesca alla perfezione Ibra che spezza l'equilibrio. Memori del pareggio beffa di mercoledì, e complice un assetto tattico più spregiudicato dei novaresi, i ragazzi cercano il raddoppio con una certa convinzione trovandolo con Robinho. Sul 2-0 ad un quarto d'ora dal termine ci si aspetterebbe una parte conclusiva della gara senza grandi affanni, invece il Novara spinge e il Milan patisce un pò. Al 90' Ibra si inventa una genialata delle sue e sigla il 3-0 finale.

In questa stagione Allegri si è sempre affidato ad un centrocampista dietro alle punte, ma in attesa del rientro di Boateng mi pare improponibile insistere su Emanuelson. Meglio l'assetto del secondo tempo di oggi con il tridente Binho-Shaarawy-Ibra, con l'olandese da riproporre come terzino sinistro, in quello che poi altro non è che il suo vero ruolo.

MilaNumbers (27)
Campionato - 19° Giornata - 22.01.2012
Novara-Milan 0-3 Ibra 57' Robinho 73' Ibra 90'
CLASSIFICA: Juve 41 - Milan 40 - Udinese 38 - Inter 35 - Lazio 33 - Roma*30 - Napoli 29







NOTE:
- Assist di Ambrosini (1-0) El Shaarawy (2-0)
- Assenti: Abbiati Yepes Zambrotta Gattuso Flamini Aquilani Cassano Pato (inf) Nesta Boateng (sq)
- Rete n° 40 in rossonero per Ibra in 62 presenze