lunedì 25 aprile 2011

Statistiche di Brescia-Milan 0-1

Ieri mattina, nel corso di una trasmissione su Radio Sportiva, ho sentito affermare che l'Inter, dopo i risultati di sabato, avrebbe ancora 25 probabilità su 100 di aggiudicarsi lo scudetto. Considerando gli 8 punti di vantaggio del Milan e le quattro sole giornate che mancano al termine, questo calcolo mi ha lasciato alquanto perplesso ... anche solo ad occhio e croce mi sono sembrate un po' tantine.
Dimenticando per il momento il Napoli, teoricamente ancora in corsa, e calcolando le combinazioni relative solo alle due milanesi risulta che:
in quattro partite è possibile totalizzare tutti i punteggi da 0 a 12 tranne 11 (non c'è proprio verso di fare 11 punti in quattro partite), quindi sono 12 combinazioni possibili, e naturalmente sono 12 per entrambe le squadre.
Le combinazioni totali risultano quindi essere 12x12 = 144.
Se il Milan fa da 4 punti in su, l'Inter può fare ciò che vuole ma non raggiungerà mai i rossoneri.
Se il Milan fa 3 punti l'unica possibilità per l'Inter è farne 12, cioè vincerle tutte. Ma proprio per il fatto che non è possibile fare 11 punti in 4 partite, ai cugini toccherebbe vincerle tutte anche nel caso in cui il Milan facesse solo 2 punti.
Se il Milan facesse un solo punto, all'Inter basterebbero tre vittorie e un pari oltre, naturalmente, alle quattro vittorie (e così sono quattro combinazioni che premierebbero i nerazzurri).
L'ultima condizione favorevole ai cugini si verificherebbe nel caso in cui il Milan le perdesse tutte ... a quel punto, oltre alle quattro vittorie e alle tre vittorie e un pari, la seconda squadra di Milano potrebbe anche permettersi di perdere una partita a patto di vincere le altre tre.
In totale hanno 7 combinazioni su 144, cioè il 4,86% ... forse a Radio Sportiva volevano dare un piccolo incoraggiamento agli ex campioni d'Italia, o forse hanno semplicemente dato dei numeri a casaccio ...

Ma lasciamo stare le questioni matematiche e torniamo alla partita che, con il 95,14% delle probabilità, ha dato lo scudetto al Milan dopo sette anni di attesa, La partita di Brescia ha messo in evidenza alcuni aspetti. Nel primo tempo il Milan, nonostante l'assortimento anomalo del reparto offensivo, ha dominato la partita denotando il superamento delle difficoltà mentali mostrate nelle partite giocate contro Bari e Palermo (per citare solo le ultime). Se il risultato all'intervallo non è stato un 2-0 o un 3-0 lo si deve solo a clamorosi errori sotto porta, non certo allo sviluppo del gioco nè alla mentalità di squadra. Nella ripresa, un concorso di fattori come il calo della condizione fisica e, molto probabilmente, anche la consapevolezza che i risultati del pomeriggio avrebbero reso apprezzabile anche un pareggio, hanno prodotto una frazione di gioco sofferta e rischiosa. Il Brescia ha preso possesso del campo e ha costretto alle corde i rossoneri andando più volte ad un passo dal vantaggio. Merito della traversa e di una grande partita di Abbiati (padrone assoluto della sua area, al di là della grande parata su Diamanti), ma anche della capacità di soffrire di tutta la squadra se la situazione non precipita. A otto minuti dalla fine arriva il gol decisivo nato da un contropiede sull'asse Seedorf-Cassano-Robinho, il gol che, fatte salve le scaramanzie del caso, assegna lo scudetto 2011 al Milan.

MilaNumbers (45)
Campionato - 34° Giornata - 23.04.2011
Brescia - Milan 0-1   Robinho 82'
CLASSIFICA: Milan 74 - Inter 66 - Napoli 65 - Lazio 60 - Udinese 59 - Roma 56 - Juve 53


MIGLIORI: Abbiati (8) - Abate e Cassano (7)
PEGGIORI: Zambrotta (5) nell'ultimo minuto le ha tentate tutte per far pareggiare il Brescia ...




NOTE:
- Assist di Cassano
- Traversa di Diamanti al 81'

giovedì 21 aprile 2011

Statistiche di Milan-Palermo 2-2

La semifinale di andata di Coppa Italia è stata l'epilogo di una giornata fortemente contrassegnata dai colori rossoneri. Nel pomeriggio si è svolta l'assemblea dei soci che ha ratificato l'ingresso di Barbara Berlusconi nel C.D.A. del Milan e approvato un bilancio 2010 fortemente negativo, qualcosa come 70 milioni di deficit. Ho la sensazione che il buco di bilancio porterà al divorzio tra il Milan e Andrea Pirlo che, stando ai bene informati, non accetterà proposte inferiori ai 4 milioni netti per almeno 4 anni. A queste condizioni, se si vuole seguire la via di una gestione economica virtuosa della società, l'unica soluzione è dirsi addio, anche in considerazione delle condizioni fisiche del bresciano che, se è vero che ha "solo" 32 anni, è altrettanto vero che ha sul groppone una carriera lunga e intensa.


Subito dopo la notizia delle condizioni in cui versano le casse rossonere è giunta la conferma delle tre giornate di squalifica comminate ad Ibrahimovic ... con questi presupposti non stupisce che anche il campo abbia seguito queste linee di tendenza non proprio entusiasmanti, infatti è arrivato un risultato negativo condito da una prestazione tutt'altro che convincente.


E pensare che l'inizio è stato molto incoraggiante con il gol di Ibra dopo soli 4 minuti di gioco (su assist mancino di Oddo), ma alcune prestazioni individuali ben al di sotto della sufficienza, e il vecchio difetto, che riaffiora di tanto in tanto, di un eccessivo narcisismo e un po' di presunzione, hanno rimesso in corsa il Palermo che è stato bravo ad approfittarne. Parlo di narcisismo e presunzione perchè, poco prima dell'1-1 giunto al quarto d'ora che ha cambiato l'inerzia della partita, prima Ibra e poi Seedorf hanno cercato un improbabile assist pur trovandosi nelle condizioni di battere a rete dal limite dell'area ... si lavora di cesello quando è il momento di usare la lima bastarda. Si arriva al punto di cercare il compagno anche quando ci si trova a tu per tu con il portiere (Ibra nel secondo tempo).


Il pareggio di Pastore è un festival dell'errore che coinvolge mezza squadra: Pirlo affonda l'intervento sull'argentino invece che temporeggiare e favorire il recupero di Flamini, il francese, che era alle costole di Pastore, non lo segue, Oddo non chiude la diagonale, Sokratis, in marcatura su Pinilla, rimane in mezzo al guado e tenta la chiusura in ritardo, e Amelia, a completare il papocchio, si fa superare sul suo palo. A livello individuale salvo solo il giocatore più forte di tutto il campionato italiano (inutile citarlo) e il Boa, che, se anche sbaglia qualcosa, si danna l'anima in ogni zona del campo.


Andarsi a conquistare la finale a Palermo sarà molto difficile, ma ci penseremo il 10 maggio. Adesso pensiamo a preparare per bene la partita di Brescia, accogliendo con sollievo i rientri dei vari Abbiati (speriamo), Yepes, Abate, Van Bommel, e con una qualche preoccupazione per la composizione del reparto offensivo.


MilaNumbers (44)
Coppa Italia - Semifinale di andata - 20.04.2011
Milan - Palermo 2-2   Ibra 4'  Pastore 14'  Hernandez 53'  Emanuelson 76'


MIGLIORI: Thiago (9) - Boateng (7)
PEGGIORI: Sokratis (4) - Amelia, Pirlo e Cassano (5) - Oddo, Antonini, Flamini, Seedorf e Ibra (5,5)




NOTE:
- Assist di Oddo (1-0)
- Prima rete in rossonero di Emanuelson
- Ventesima rete stagionale di Ibrahimovic

domenica 17 aprile 2011

Statistiche di Milan - Sampdoria 3-0

Sembra che la lezione sia servita, non regaliamo più i primi tempi ... a dire la verità non regaliamo più neanche i primi secondi di partita. Contro la Samp sono già due i corner guadagnati dopo neanche un minuto di gioco. Predominio sul campo, possesso palla e pressione costante, però, risultano essere piuttosto sterili, e le due punte paiono troppo decentrate. Di occasioni da rete non se ne vedono, e l'atteggiamento tattico strachiuso dei doriani lascia presagire grosse difficoltà per riuscire a sbloccare il risultato.

Per fortuna, una volta tanto, sfruttiamo a dovere una punizione di Seedorf ... il calcio piazzato che spesso è l'unico strumento capace di scassinare partite chiuse a tripla mandata come queste. Il gol di Seedorf dopo 20 minuti chiude, di fatto, la partita ... troppo debole questa Samp per poter pensare di recuperare il risultato.

La gara scorre liscia come l'olio, a parte gli acciacchi, che non sembrano particolarmente preoccupanti, che costringono Allegri a sostituire Abbiati con Amelia, un minuto prima del vantaggio rossonero, e Pato con Cassano in chiusura di primo tempo. Amelia approfitta dell'occasione per sfatare il tabù vittoria ... al sesto tentativo in stagione (terzo in campionato) riesce ad uscire dal campo con i tre punti in tasca; mentre Cassano realizza il rigore del 2-0 al 54' e poco dopo compie l'impresa quasi impossibile di mandare in rete Robinho.

In contemporanea a Milan-Samp, la seconda squadra di Milano, impegnata a Parma, esce definitivamente dalla lotta scudetto grazie alle reti "juventine" di Giovinco e Amauri. Resta in gioco, invece, il Napoli che questa sera ospiterà al San Paolo una Udinese spuntata a causa delle assenze di Di Natale e Sanchez.

MilaNumbers (43)
Campionato - 33° Giornata - 16.04.2011
Milan - Sampdoria 3-0 Seedorf 20' - Cassano r. 54' - Robinho 62'
CLASSIFICA: Milan 71 - Napoli 65 - Inter 63 - Lazio 60 - Udinese 59 - Roma 53 - Juve 52


Migliori: Boateng (7,5) - Abate, Thiago, Yepes, Van Bommel e Seedorf (7)




NOTE:
- Assist di Cassano (3-0)
- Esordio di Pirlo in campionato nel 2011
- 58° rete in rossonero per Seedorf che raggiunge Giorgione Weah

sabato 16 aprile 2011

Report sull'Europa

Con gli ultimi due quarti di finale disputati mercoledì sera, che hanno sancito il prevedibile passaggio del turno da parte di Real Madrid e Schalke04, la massima competizione europea giunge all'atto finale. Le semifinali in programma a cavallo tra aprile e maggio hanno una notevole somiglianza con l'edizione del 2002.

Nove anni fa, esattamente come oggi, una delle due semifinali propose in ambito europeo il "superclasico" di Spagna (allora l'accesso alla finale lo conquistò il Real che poi si aggiudicò il suo ultimo trofeo continentale). Nell'altra semifinale del 2002, il Manchester affrontò, come quest'anno, una tedesca dal blasone non proprio scintillante: Il Bayer Leverkusen allora e lo Schalke oggi. Bruciati da quell'esperienza, furono i rossoneri di Germania a raggiungere la finale, i red devils non dovrebbero commettere l'errore di sottovalutare gli avversari e guadagnarsi così la quinta finale della loro storia.

Finale che potrebbe riproporre, a due anni di distanza, la sfida tra Ferguson e Guardiola. Dopo il doppio confronto che ha visto protagonisti Milan e Liverpool nel 2005 e nel 2007, potrebbe verificarsi una rivincita analoga anche tra Manchester e Barcellona ... Real Madrid permettendo.

Il Real Madrid non superava gli ottavi di finale dal 2004, quando fu eliminato nei quarti dal Monaco di Deschamps che, dopo aver superato in semifinale anche il Chelsea, perse la finale contro il Porto di Mourinho. Barça e Manchester in questi ultimi anni, invece, sono stati i club più presenti nelle "final four" di Champions League insieme al Chelsea che, però, non è mai riuscito ad alzare la Coppa.

Il Barça ha vinto nel 2006; ha perso, proprio contro lo United, la semifinale nel 2008; ha rivinto nel 2009, ed è stata eliminata in semifinale dall'Inter lo scorso anno. Gli uomini di Ferguson hanno ceduto il passo al Milan in semifinale nel 2007; hanno vinto nel 2008, e sono stati sconfitti in finale dai catalani nel 2009; mentre lo scorso anno hanno infranto le loro speranze ai quarti contro il Bayern.

Torna una presenza inglese in semifinale dopo un anno di purgatorio; mentre nelle tre precedenti edizioni, che vanno dal 2007 al 2009, l'egemonia inglese fu contrastata solo dal Milan nel 2007 e dal Barcellona nei due anni successivi. Un bilancio solo apparentemente positivo per le squadre d'oltremanica, che in tre anni, con nove semifinaliste su dodici, hanno conquistato il titolo solo nel 2008.

L'edizione 1999/00 è stata la prima a dare la possibilità alle prime tre nazioni del ranking Uefa di schierare quattro formazioni al via, tre formazioni per le nazioni dal 4° al 6° posto e così via, mettendo così in una unica competizione tutto il meglio che il calcio continentale potesse offrire. Quella che si sta per concludere è quindi la dodicesima edizione di questa sorta di campionato europeo per club. Le 48 semifinaliste di queste dodici edizioni danno la misura di quali siano le gerarchie a livello di leghe europee in questo ultimo decennio abbondante, con allegata una inevitabile valutazione sull'operato delle rispettive classi dirigenti.

Sul rettilineo finale, anzi ... semifinale, compresa l'edizione in corso, sono giunte 16 spagnole, 16 inglesi, 7 italiane, 5 tedesche, due francesi, una portoghese e una olandese. La Spagna è stata rappresentata dal Barcellona ( 7 presenze con 2 vittorie), dal Real Madrid (5 presenze con 2 vittorie), dal Valencia (2 finali), e da La Coruña e Villareal.
La rappresentanza inglese è costituita da Manchester Utd (5 presenze con 1 vittoria), Chelsea (5 presenze), Liverpool (3 presenze con 1 vittoria), Arsenal (2 presenze) e Leeds.
Le italiane sono state protagoniste con il Milan (4 presenze con 2 vittorie), l'Inter (2 presenze con 1 vittoria) e la Juventus. Per le tedesche il Bayern (3 presenze con 1 vittoria), Bayer Leverkusen e Schalke04. Le due presenze francesi sono merito di Monaco e Lione, l'unica portoghese è il Porto vittorioso nel 2004, e l'olandese è il PSV Eindhoven eliminato dal Milan nel 2005.

Tornando nel giardino di casa, visto che stasera sono in programma ben tre anticipi di campionato, è superfluo sottolineare quanto sia importante per il Milan uscire vittorioso da San Siro questa sera dopo il confronto con la derelitta Sampdoria. Ma proprio le condizioni disperate nelle quali versano i blucerchiati è elemento di grande preoccupazione viste le recenti esperienze negative vissute dai rossoneri in analoghe situazioni ... avremo imparato la lezione?!?!?

mercoledì 13 aprile 2011

Quando la toppa è peggio del buco

Il comportamento tenuto da Ibrahimovic domenica sera a Firenze è senza dubbio censurabile, ancor più censurabile in considerazione del fatto che era al rientro dopo una squalifica per una precedente mattana. A parziale giustificazione dello svedese va considerato l'atteggiamento tenuto durante la partita da una gran quantità di giocatori viola, Santana e Donadel su tutti, che si sono presi ogni tipo di libertà nei confronti di arbitro e guardalinee. Certo, qualche giallo per proteste ai giocatori di casa, Morganti lo ha distribuito, e forse lo svedese ha ritenuto di potersi prendere le medesime libertà, ma poco sarebbe cambiato se l'arbitro avesse sventolato il secondo giallo invece del rosso diretto dopo le "cortesie" riservate da Ibra al guardalinee. E' un vero peccato che nel momento decisivo della stagione il giocatore più determinante per la squadra fino alla pausa invernale sia sprofondato in una crisi prima atletico/tattica e poi, evidentemente, anche mentale.

Ma a parte tutte le considerazioni che si possono fare sull'argomento, l'aspetto che meno mi è piaciuto è stata la rappresentazione teatrale messa in scena, subito dopo la conclusione della partita, nel corso della conferenza stampa nella quale Ibrahimovic ha dato una versione di quanto accaduto in campo alla quale non crederebbe neanche l'anima più candida. Io spero che il ricorso che presenterà il Milan non si basi su tali teorie perchè ne va dell'immagine del club e della dignità del club e dei tifosi. In tal caso sarebbe stata decisamente più apprezzabile, da parte della società, l'accettazione onesta e serena della sentenza del Giudice Sportivo.

P.S. Nel frattempo quelli là sono usciti ufficialmente dalla Champions ad opera degli Sturmtruppen di Gelsenkirken ...

lunedì 11 aprile 2011

Statistiche di Fiorentina - Milan 1-2

La pressione psicologica derivante dalle vittorie di Inter e Napoli viene gestita dal Milan nel modo migliore, bastano pochi minuti per comunicare ai viola che non siamo in gita turistica come a Palermo. Dopo il vantaggio di Seedorf, Pato spreca una grande occasione per raddoppiare dopo soli dieci minuti di gioco. La reazione dei padroni di casa non crea grossi problemi, e il 2-0 di Pato in chiusura di tempo rispecchia fedelmente quanto visto in campo. Ripresa, per le dinamiche di gioco, fotocopia della prima frazione, con il Milan che parte forte ma sbaglia troppo in zona gol, e la Fiorentina che guadagna progressivamente campo e trova il gol a dieci minuti della fine con un tiro di Vargas deviato in modo determinante da Gattuso.

La nota negativa riguarda Ibrahimovic, che sembra lo stesso dell'ultimo periodo pre-squalifica. Sul piano tattico la sua opera è preziosa per la capacità che ha di tenere il pallone e far salire la squadra, così come risulta prezioso anche in area milanista sui calci piazzati avversari, ma non è neanche lontano parente del giocatore che ha trascinato la squadra nella prima metà di stagione. Tende troppo a rallentare l'azione, giochicchia con la suola facendosi circondare con il risultato di vedersi murare una gran quantità di passaggi, non vede più la porta (non segna su azione dal 29 gennaio), sembra stanco e nervoso come un mese fa nonostante il riposo forzato. Prende un'ammonizione evitabile pur sapendo di essere diffidato e completa l'opera (con il risultato tornato in bilico da qualche minuto) insultando il guardalinee, su un fallo laterale conteso, lasciando il Milan in dieci e mettendo a repentaglio vittoria e scudetto. Una involuzione difficile da spiegare.

MilaNumbers (42)

Campionato - 32° Giornata - 10.04.2011
Fiorentina - Milan 1-2   Seedorf 8'   Pato 41'   Vargas 80'
CLASSIFICA: Milan 68 - Napoli 65 - Inter 63 - Lazio 57 - Udinese 56 - Roma 53 - Juve 51







NOTE:
- Assist di Pato (1-0) e Boateng (2-0)
- Espulso Ibra al 87'
- Presenza ufficiale n° 394 per Seedorf che raggiunge Niels Liedholm in 12° posizione
- Rete n° 57 per Pato e Seedorf che raggiungono Carlo Galli ed Hector Puricelli, per Pato è anche la 50° rete in campionato (in 98 presenze) come Daniele Massaro


sabato 9 aprile 2011

Parole

Nel mondo della comunicazione globale non è difficile registrare dichiarazioni capaci di stimolare reazioni che attraversano tutto lo spettro emotivo umano, dalla rabbia profonda alla grassa risata. Giusto una settimana fa il portiere uruguaiano della Lazio, Muslera, alla vigilia della sfida con il Napoli non trova niente di meglio da fare che promettere al connazionale Edinson Cavani di parargli il rigore nel caso ne fosse stato fischiato uno ... risultato: tripletta di Cavani con l'inevitabile rigore trasformato dal "matador".


Leonardo, invece, ci lascia con un dubbio e una certezza. Il dubbio riguarda la sua eventuale esultanza dopo un ipotetico gol dell'Inter nel derby ... esulto ... non esulto ... esulto ... non esulto ... non lo sapremo mai. Riguardo la recente dichiarazione del brasiliano, che esclude un suo ritorno dietro ad una scrivania nel caso lasciasse la panchina nerazzurra, ci da una ragionevole certezza che occuperà un ufficio in corso Vittorio Emanuele. E' ormai da un paio di anni che le previsioni di Leonardo sul suo stesso futuro professionale vanno interpretate al contrario.


Ma può anche capitare che alcune frasi che potrebbero tranquillamente passare inosservate generino, invece, reazioni esagerate. Il CT della Nazionale italiana tifa Napoli? Non è il presidente della F.I.G.C., e neanche il Presidente di Lega. Se la reazione di Mourinho alle parole di Lippi tre anni fa, quando l'allora CT alla vigilia del campionato pronosticò una Juve scudettata, fu decisamente sopra le righe, la telefonata di Galliani, anche se in toni pacati, ad Abete in seguito alle frasi di Prandelli mi è parsa concettualmente fuori luogo.


Capitolo Moratti. Il Presidente dell'Inter, come tutti sanno, è un uomo pacato, posato, riflessivo, onesto (intellettualmente ma non solo ...) equilibrato, elegante, moderato, prudente, raffinato (d'altronde è un petroliere ...) e sempre cauto e oculato in ogni sua manifestazione, ha rilevato una certa mancanza di stile nell'esultanza rossonera al termine del derby ... dai ragazzi, la prossima volta cerchiamo di essere un pò più sobri per favore, cerchiamo di non ferire una persona così sensibile.


Chiudo questa carrellata con l'ennesima stucchevole puntata sul tema dell'esultanza dell'ex di turno, in questo caso di Gilardino che rivela che esulterà in caso di gol ... ma chi se ne frega!!!


Pubblicato sul sito di Milan Day

giovedì 7 aprile 2011

Ibra reloaded

L'incedere tambureggiante degli eventi sta in qualche modo eclissando la notizia del ritorno di Zlatan Ibrahimovic dopo la "pausa di riflessione" alla quale lo svedese è stato costretto dalle decisioni del giudice sportivo. Il derby, la Champions league, la crisi dell'Inter, i dubbi su Leonardo, il sogno scudetto del Napoli, allenatori che vanno e vengono, le voci di mercato, stanno mettendo in secondo piano questo elemento di notevole importanza.

Non è un caso se ho definito la squalifica di Ibra una pausa di riflessione. Ritengo che se lo svedese avrà saputo utilizzare questa parentesi non solo per riposare il corpo ma anche per rilassare la mente e riconsiderare alcuni suoi atteggiamenti, del suo ritorno in campo potranno beneficiarne in molti ... tifosi, società e compagni di squadra, Pato su tutti.

Il derby potrebbe aver prodotto qualcosa di più dei tre punti e l'allungo sull'Inter. Ad esempio una sorta di "deresponsabilizzazione" di Ibra, con annessa maggiore serenità, e un riequilibrio dei "rapporti di forza" tra lui e Pato, galvanizzato dell'iniezione di fiducia ricevuta sabato scorso (ma non solo ...). Sono convinto che Zlatan tornerà ad essere decisivo in questo finale di stagione, così come sono convinto che un rapporto "paritetico" tra lo svedese ed il brasiliano porterebbe enormi benefici alla causa rossonera.

Se Ibra avrà sfruttato con intelligenza la sua pausa di riflessione e Pato capitalizzerà la spinta emotiva derivante dal derby per fare il decisivo salto di qualità sul piano mentale, porteremo a casa questo scudetto. La prima verifica è in programma domenica sera a Firenze ... attendiamo risposte positive.


domenica 3 aprile 2011

Statistiche di Milan - Inter 3-0

De(r)byto formativo.
Non c'è niente da fare ... per Leonardo la materia è proprio indigesta ... ancora bocciato.

Neanche il tempo di stappare una birra e disporre sigarette, accendino e altri generi di conforto sul tavolino accanto alla poltrona che Pato deposita in rete il vantaggio rossonero. La lancetta dei minuti non ha ancora completato il primo giro che il derby si mette come neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe osato sperare.

L'Inter barcolla, il Milan cerca il colpo del ko. L'occasione per assestarlo si presenta al 9', quando un intervento di Maicon in area, degno del miglior Mirko Corsano, viene ignorato da Rizzoli. Verso la metà del tempo i cugini riprendono conoscenza, avanzano il loro raggio d'azione e cominciano a rendersi pericolosi, pericoli sventati grazie ad un miracoloso Abbiati su Motta in seguito ad un corner (aridaje ...) e ad un Eto'o che in chiusura di tempo veste i panni del mitico Luther Blisset e manda fuori, a porta vuota, un pallone che tifosi da stadio e da pantofola avevano già battezzato dentro. Nel frattempo una minella di Van Bommel da distanza siderale incoccia in Chivu, si impenna, scavalca Julio Cesar e si stampa sulla traversa.

Comincia la ripresa con il Milan bravo a rubar palloni e ripartire pericolosamente. In una di queste occasioni, al 53', Pato viene steso al limite dell'area da Chivu che prende il rosso. Partita virtualmente chiusa. Il sigillo lo mette ancora Pato al 61' deviando di testa un involontario assist del sempre ottimo Abate. Con la gara in cassaforte il rischio di sbadigliare per mezz'ora viene scongiurato da "Pacman" Robinho, che si impegna a tenere viva l'attenzione dei tifosi facendo indigestione di palle-gol e permettendo a Julio Cesar di fare un figurone. Disperato, Allegri lo toglie a 10' dal termine gettando nella mischia Cassano. Ma il barese si esibisce in uno sketch esilarante: prima si procura un calcio di rigore, dopo averlo trasformato festeggia togliendosi la maglia e prendendo l'inevitabile giallo (uno dei gesti più insulsi che un giocatore possa fare), infine commette un fallo da ammonizione a trenta secondi dal fischio finale, sul 3-0, in superiorità numerica, nella trequarti avversaria, un minuto dopo aver preso il giallo ... una vera pirlata ...

Una vittoria cristallina, che vale quattro punti. I dodici su dodici conquistati contro le due più immediate inseguitrici conferiscono al Milan un ulteriore "bonus" di un punto nei loro confronti, e confermano che, a fronte delle difficoltà della squadra nel trovare stimoli e motivazioni nelle partite sulla carta meno importanti, quelle di cartello le sbaglia raramente.

P.S. Mazzarri e De Laurentiis avranno qualcosa da dire sull'arbitraggio di Napoli-Lazio di oggi? Avranno novità da comunicare sui complotti di palazzo?

MilaNumbers (41)
Campionato - 31° Giornata - 02.04.2011
Milan - Inter 3-0   Pato 1'   Pato 61'   Cassano r. 90'
CLASSIFICA: Milan 65 -  Napoli 62 - Inter 60 - Udinese 56 - Lazio 54 - Roma 50



MIGLIORI: Pato e Abbiati (7,5) - Abate, Thiago, Van Bommel e Boateng (7)
PEGGIORI: Robinho e Zambrotta (5) - Cassano (pirla)




NOTE:
- Non concesso un rigore al 9' per mani di Maicon.
- Traversa di Van Bommel al 37'
- Espulso Chivu al 53'
- Assist (involontario, non conteggiabile) di Abate
- Espulso Cassano al 92'
- Presenza ufficiale n° 393 per Seedorf che raggiunge Alberigo Evani al 13° posto.
- Rete n° 56 in rossonero per Pato che raggiunge Gullit e Seedorf al 27° posto.
- Prenza n° 200 in campionato per Alessandro Nesta.

sabato 2 aprile 2011

... ci siamo ...

Non so se esista un precedente a questa infinita vigilia pre-derby.
Le tensioni che accompagnano i giorni di attesa per una stracittadina come quella di Milano sono fisiologicamente intense e corrosive, se poi si protraggono per due settimane e precedono una partita che vale l'intera stagione, la tensione raggiunge livelli estremi.

Difficile esprimere qualcosa di originale, qualcosa che non sia stato già detto o scritto in queste due settimane ... dire delle banalità è un rischio molto concreto e, forse, in qualche misura inevitabile. Mi limito perciò, con la consapevolezza di non scampare al rischio, ad esporre ciò che mi aspetto di vedere questa sera.

Mi aspetto uno stadio ed un'atmosfera capaci di sbilanciare l'equilibrio emotivo delle due squadre fin dal riscaldamento.

Mi aspetto undici leoni in campo (un pizzico di retorica non fa mai male, purchè sia usata a  piccole dosi) che non hanno la minima intenzione di buttare al macero uno scudetto atteso da troppi anni per colpa di un calo di tensione (ma anche per un pò di presunzione) accusato nelle ultime due partite obiettivamente semplici.
Mi aspetto una impostazione tattica della gara, da parte di Allegri, atta a sfruttare la prevedibile intenzione di Leonardo di attaccare e le evidenti difficoltà della fase difensiva nerazzurra: squadra corta e compatta pronta a sfruttare gli spazi con la velocità di Pato e Robinho e con la potenza fisica di Boateng. Se poi, a sorpresa, dovessero impostare una gara d'attesa vediamo di non cadere nella trappola gettandoci all'arrembaggio ... squadra corta e compatta a prescindere.
Infine mi aspetto un Pato protagonista e decisivo, concentrato, determinato e "cattivo".

Pubblicato sul sito di Milan Day