mercoledì 27 giugno 2012

E Pensare Che ...

E pensare che sarebbe bastato dichiarare Thiago Silva incedibile alle prime avvisaglie di interesse da parte di sceicchi et similia, ma senza accennare minimamente a qualsivoglia cifra, perchè il solo dire "non lo cediamo neanche per 50 milioni" significa mettere il soggetto in vendita. Insomma, basterebbe parlarsi, pianificare le strategie di mercato al termine della stagione, avere una linea da seguire. Il comportamento di Galliani nella vicenda Thiago Silva, invece, è parso molto simile a quello di un battitore d'aste ... "il signore in blaugrana affre 35 ... 35 e 1 ... 35 e 2 ... il signore sotto la Tour Eiffel offre 40 ... chi offre di più? ... 40 e 1 ... 40 e 2 ... MI CONSEEENTA CRIBBIO ... NON è ANCORA NATO IL SIGNORE CHE VIENE QUA E MI PORTA VIA KAK ... EHM THIAGO SILVIO ... CRIBBIO ..." Poi è evidente che se fai sapere al Thiagone che c'è qualcuno disposto a pagargli 7,5 milioni di ingaggio invece che 4,5 (1,5 in meno rispetto a Sbirulinho), c'è da aspettarsi una richiesta di adeguamento. Il risultato è che dopo tutte le vergognose sceneggiate alle quali abbiamo dovuto assistere, siamo di nuovo li a parlare di Thiago Silva, Leonardo e PSG ...

Rimpianti per la cessione di Pirlo alla Juventus? (come sostiene erroneamente qualcuno) ... neanche uno. Mi vengono brividi di raccapriccio al pensiero di cosa ne sarebbe stato di Andrea nella stagione appena conclusa se fosse finito sotto le grinfie dei preparatori atletici di Milanello. E per di più avendo in programma un decina di partite in più rispetto a quelle giocate dalla gobba. Senza contare che un anno fa avremmo virtualmente lapidato Galliani per aver concesso un triennale da 9 milioni lordi all'anno ad un 32enne fermo da un anno e mezzo. Io l'avrei venduto nell'estate del 2009 per i 18 milioni che offriva il Chelsea. Adesso tutti che si sbrodolano addosso per il cucchiaio del numero 21 contro l'Inghilterra ... va bene, anzi ... è andata bene ... ma io spero che Andrea abbia un maggiore senso critico rispetto agli sbrodoloni che scrivono e parlano, che faccia una sana autocritica per non ripetere gli errori (passati in cavalleria) commessi contro gli inglesi, tipo le solite palle perse per averle trattenute troppo a lungo tra i piedi, o quel paio di corner calciati troppo corti, o quella punizione dall'out di destra ad inizio incontro finita in fallo laterale dalla parte opposta, o quella punizione verso la fine della partita battuta talmente a sorpresa da innescare un pericoloso contropiede inglese ... insomma cerchiamo di guardare e valutare le prestazioni nel loro complesso.

Cambiando discorso, avrei qualcosa da dire anche su Didac Vilà. Il terzino sinistro di proprietà del Milan, in prestito all'Español, che è stato il giocatore di movimento con il maggiore minutaggio nell'ultima Liga spagnola. Gli ex compagni ne lodano le qualità tecniche e le capacità atletiche, il Valencia lo vuole per sostituire Jordi Alba promesso al Barça. Il 23enne spagnolo sembra destinato a diventare un ottimo giocatore per un ruolo che al Milan è scoperto praticamente da 10 anni ... e Galliani cosa dice? Dice che Didac non andra via ... che non andrà via in prestito ma solo a titolo definitivo ... nel frattempo, immemori della lezione che avremmo dovuto imparare con Zambrotta, andiamo a cercare ultratrentenni senza futuro (e con poco presente) come Balzaretti e Dossena ...

mercoledì 20 giugno 2012

Sensazioni

Continuo a sentire eminenti personaggi (ultimo in ordine cronologico Mr. Briatore) sostenere che non si possono rifiutare certe cifre per un difensore ... a parte il fatto che c'è difensore e difensore, uno come Thiago, oggi, è insostituibile. Ma tralasciando le questioni tecniche, vorrei sottolineare il fatto che, ammesso che siano esatte le cifre date in pasto alla pubblica opinione (cifre gonfiate secondo Leonardo), con quei soldi non ci si pagava neanche l'ingaggio ad Ibrahimovic per i due residui anni di contratto dello svedese.

A tal proposito ho maturato la convinzione che la cessione di Thiago fosse subordinata all'accettazione da parte dei parigini del pacchetto completo comprendente i due top-players rossoneri. A quel punto il sacrificio del difensore brasiliano avrebbe almeno avuto senso. Tra la cifra incassata per Thiago (40-45 mln), il risparmio delle due rate da 8 mln da versare al Barça per Ibra (16 mln) e i 66 mln risparmiati per gli ingaggi dei due giocatori nei prossimi due anni (48+18) si sarebbero creati i presupposti per rimettere in sesto il bilancio e per ripartire con un nuovo progetto giovane.

lunedì 11 giugno 2012

Galliani se l'è fatta addosso ...

L'ufficio di Galliani
... aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per resistere, ma pare che non ce l'abbia fatta, che gli sia scappata ... d'altra parte la regola del 3 non perdona ... 2006 Sheva, 2009 Kakà, 2012 ... certo cheee ... come si fa a rifiutare 45/50 mln per un difensore? Mah ... se fosse una strategia ragionata si potrebbe anche accettare a cuor leggero, ma non è una strategia, è che a cadenza triennale Galliani si trova a dover vendere l'argenteria per porre rimedio allo scempio generato delle sue obbrobriose gestioni economiche.

Se guardiamo ai precedenti (Sheva e Kakà appunto) ci accorgiamo che la gran parte del ricavato va a beneficio del bilancio, mentre quel poco che si reinveste lo si fa a sproposito, strapagando una pippa come Ricardo Oliveira o acquistando un quarto centravanti (Hunty) per poi sprecarlo all'ala nel 4-2-3-1 di Leonardo ... insomma ... vedremo quanto, e come, verrà reinvestito del ricavato. Ciò che mi pare evidente è che senza il centrale brasiliano la squadra ne uscirà indebolita.

Ma proviamo a fare un ragionamento. Proviamo a dare per scontato, anche se non lo è, che Sheva e Kakà avrebbero conosciuto lo stesso repentino tramonto vissuto a Londra e a Madrid anche se fossero rimasti in rossonero. L'idea di ricavare decine di milioni da un giocatore sull'orlo dell'implosione fisica e/o tecnica sembrerebbe un'idea geniale. Sarebbe una strategia in stile Udinese ma con una tempistica diversa per, ovviamente, traguardi diversi. L'Udinese vende a peso d'oro i suoi gioielli un anno o due dopo la definitiva consacrazione, mentre il Milan potrebbe venderli, sempre a peso d'oro, un anno o due prima della definitiva "dipartita".

A tal proposito mi chiedo quale potrebbe essere oggi la situazione economica del Milan (ma anche quella tecnica), se nel 2008 avessimo, ad esempio, ceduto Gattuso al Bayern invece che convincerlo a restare, o se nel 2009 avessimo venduto Pirlo al Chelsea invece che perderlo a parametro zero per poi vederlo giocare (e vincere) nella Juve. La strategia di sacrificare un campione all'anno (o ogni due) per dare una botta al bilancio ringiovanendo la squadra potrebbe anche pagare, ma dovrebbe essere una scelta strategica, e non una necessità.

P.S. Domanda: dovendo andare a prendere un difensore (diciamo Dedè) lo si paga di meno prendendolo prima di incassare 45/50 milioni o dopo aver incassato 45/50 milioni???