giovedì 30 dicembre 2010

Corde, carrette e Madonne


E’ un periodo di cambiamenti questo per il Milan, in perfetta sincronia con la mia esistenza.
Dopo 9 anni, a Milanello arriva un allenatore senza un passato rossonero.
L’ultimo fu Zaccheroni che nel marzo 2001 lasciò la panchina alla coppia Maldini/Tassotti (quelli del 6-0 nel derby con 4 assist e un gol di Serginho … c’è “inho” e “inho”).

Anche le festività natalizie passate in testa alla classifica sono un’esperienza che ci mancava da un po’ di tempo … mi sembra di aver letto di qualcosa come 15 anni, dato apparentemente clamoroso, ma compatibile con il fatto di aver vinto solo 3 scudetti in questi ultimi 15 anni.

Sono tanti gli spunti proposti da questi ultimi giorni del 2010 (e del decennio).
Ad esempio è in fermento il “mercato di riparazione”, e prima ancora che sia ufficialmente aperto è già iniziato un certo “via vai” … Cassano è già in ritiro a Dubai, mentre Ronaldinho è in partenza, ma forse non alle condizioni desiderate da Gaucho e fratello.
Io non so se le cifre lette in giro corrispondano a verità o siano illazioni prive di fondamento.
I 5 mln di buonuscita di cui si è parlato mi sembrano fuori da ogni logica, se Dinho restasse fino a giugno percepirebbe 4/4,5 mln, e i 5 mln immagino siano netti … ma quello che non capisco è proprio il concetto di “buonuscita”.

Analizzando la questione prettamente dal punto di vista economico e contrattuale (da profano) mi sembra plausibile pensare che i due “contraenti” si debbano considerare sullo stesso piano.
Per quale motivo uno dei due (il Dinho) ci deve guadagnare ricevendo emolumenti senza offrire alcuna prestazione in cambio? … e per di più una cifra superiore a quella che percepirebbe restando fino alla conclusione del contratto.
Se sono vere anche le voci di una richiesta di 8 mln da parte di Galliani per liberare il brasiliano, sembra chiaro che de Assis ha tirato troppo la corda, il fratello ha tirato poco la carretta e l’AD rossonero si è scocciato e ha tirato un paio di Madonne.
Dal punto di vista economico al Milan converrebbe tenere Dinho fino a giugno piuttosto che dargli 5 mln di buonuscita.
Se Dinho si è accordato con il Gremio e vuole tornare in Brasile, e se il Milan non lo ritiene compatibile con il nuovo corso, la cosa più equa è una rescissione alla pari: Dinho non prende nessuna buonuscita e il Milan non chiede alcun indennizzo al club “acquirente”.
Sul Gaucho voglio aggiungere solo una cosa: quando è arrivato non mi aspettavo grandi cose da lui, l’ultimo anno e mezzo passato a Barcellona mi aveva tolto ogni illusione di vedere in rossonero il fuoriclasse del 2007. Le mie aspettative sono state rispettate, anche se, per la verità, speravo in qualcosa di più … pur senza farmi illusioni.

Ieri c’è stata la presentazione di Leonardo alla Pinetina. Passata (quasi) la delusione mi è rimasto un senso di sorpresa … non credevo potesse capitare.
Ho letto e sentito le reazioni più svariate da parte dei tifosi: c’è chi lo insulta (anche peggio del bambino intervistato da Sky), chi ostenta indifferenza (alcuni falsamente), chi si sente tradito, chi trova perfettamente naturale che un professionista faccia le proprie scelte … io sono deluso e sorpreso.

Un’ultima considerazione la voglio riservare ad Alexandre Pato. Finalmente è (quasi) terminato questo 2010 disgraziato.
Se Patinho ritrova la salute può diventare il “turbo” che ci può dare quell’accelerazione necessaria a portare a casa questo scudetto. I suoi numeri sono eloquenti anche nei periodi bui.
In campionato ha giocato solo 8 volte (505 minuti), ma ha realizzato 6 reti … tra un infortunio e l’altro ha segnato un gol ogni 84 minuti.
C’è chi lo vorrebbe vendere temendo una fragilità cronica e ricordando le decine di milioni che si potrebbero incassare cedendolo, io predico pazienza.

Pubblicato sul sito di Milan Day

domenica 26 dicembre 2010

Che delusione ...

... che grossa delusione ...

Trovo difficile credere che la scelta di Leonardo di accettare la proposta di Moratti nasca dalla voglia di fare uno sgarbo a Berlusconi.
Per quanto questa stessa scelta possa insinuare qualche dubbio, considero il brasiliano una persona dall'intelligenza superiore alla media, e prendere una simile decisione per spirito di rivalsa nei confronti del suo ex "datore di lavoro" mi sembra poco compatibile con la sua dotazione cerebrale.

Quel che è certo è che lo sgarbo lo hanno subìto i tifosi rossoneri, sia chi lo ha apprezzato anche nei panni dell'allenatore sia chi lo vedeva più adatto a scoprire talenti verdeoro da portare a Milanello.
La campagna acquisti dell'ex stimato rossonero (ex rossonero ed ex stimato) punta a portare "il tattico" Angelo Castellazzi ad Appiano Gentile ... e fin qui poco male. Ma se, come sembra, portasse di là anche Ricardino Kakà la delusione sarebbe cocente, quasi insopportabile.

Ciò che in qualche modo mi consola è il fatto che, secondo me, Moratti si sia dato la zappa sui piedi accecato dalla voglia di rendere la pariglia a Berlusconi per l'affare Ibrahimovic.
Moratti a confronto con un tifoso nerazzurro.
Continuo a non considerare Leonardo un allenatore, e l'Inter un pò barcollante di questa stagione potrebbe ricevere il colpo di grazia dal nuovo tecnico ... a meno che quest'ultimo faccia tesoro della passata esperienza per evitare di incorrere negli stessi (gravi) errori di un anno fa.
Forse mi sbaglierò, ma ho la sensazione che stia per ricominciare la giostra sulla panchina di quelli là ... Leonardo arriverà a Pasqua?

Pubblicato su Milan Day Blog

domenica 19 dicembre 2010

Statistiche di Milan - Roma 0-1

Come accaduto troppo spesso in questi ultimi anni, a dicembre il Milan torna ad essere affetto dalla "Sindrome di Babbo Natale".
Ultima partita dell'anno giocata con pinne e maschera da sub o con i Moon-Booth ai piedi a seconda della destinazione scelta dai giocatori per le vacanze natalizie.

A parte gli scherzi si è vista una squadra poco determinata (a parte Gattuso e Nesta) e molto distratta (come dimostrano i 12 fuorigioco sbandierati dai due assistenti dell'arbitro, ai quali ne vanno aggiunti un paio non rilevati su altrettante azioni pericolose).
Peccato, fare un piccolo ultimo sforzo di concentrazione e applicazione sarebbe bastato per battere una Roma tuttaltro che trascendentale. Il pallino lo abbiamo tenuto sempre noi, ma è mancata convinzione e incisività, e se Ibra è in serata storta non c'è nessun altro in grado di cambiare gli equilibri a nostro favore.
A Cagliari, alla ripresa del campionato, vedremo come verrà risolto il problema vista la squalifica dello svedese diffidato e ammonito sabato sera.

Le tre più immediate inseguitrici ottengono due vittorie e un pari sempre nei pressi del 90'.
Il Napoli, contro il Lecce, salva sulla linea di porta il possibile 0-1 dei salentini al 93' e sul ribaltamento dell'azione trova il gol vittoria con quel gran giocatore che è Cavani.
La Lazio vince su autorete a due minuti dal novantesimo contro l'Udinese, e la Juve si fa recuperare da Pelissier a Verona nei minuti di recupero ... la fuga è diventata una fughetta ...

MilaNumbers (23)

Campionato - 17° Giornata - 18.12.2010
Milan - Roma 0-1   Borriello 69'
Classifica: Milan 36 - Napoli e Lazio 33 - Juve 31 - Roma 29 



Migliore: Gattuso (7)
Peggiori: Seedorf (4), Robinho e Ibra (5)



NOTE:
Seconda partita consecutiva a San Siro senza gol rossoneri
Abbiati raggiunge Pomi (difensore a cavallo tra gli anni 20 e i 30) a 224 presenze


sabato 18 dicembre 2010

Hotspur

Sicuramente ci andò peggio lo scorso anno, quando il sorteggio ci propose un ottavo di finale contro il Manchester Utd. Quest’anno, visti i potenziali avversari, abbiamo pescato mediamente bene.
Con il Tottenham, tra l’altro, c’è un conto aperto da 39 anni.
Quella Coppa Uefa che manca nella nostra bacheca l’avremmo potuta vincere nell’anno di esordio della competizione che sostituì la Coppa delle Fiere.

L’edizione 1971/72 è stata una delle due nelle quali siamo andati più vicini a conquistare questa Coppa raggiungendo le semifinali (la seconda occasione si è verificata nel 2002 e si è conclusa con l’eliminazione ad opera del Borussia Dortmund), ma il doppio confronto con gli Hotspurs londinesi (poi vincitori del trofeo) si concluse per il Milan con una sconfitta in trasferta ed un pari a San Siro.

La sfida con gli inglesi servirà anche a chiarire quanto una capolista in fuga nel campionato italiano sia competitiva in Europa contro avversari temibili ma di seconda fascia.
A guardare i numeri che riassumono il cammino rossonero nel girone di Champions, questa competitività è tutta da verificare: siamo stati la seconda classificata con il minor numero di punti (8) dietro al Lione (9), Roma Copenhagen e Inter (10), Valencia (11), Arsenal e Marsiglia (12).
Siamo stati la seconda classificata con il maggior distacco dalla prima (8 punti), seguiti da Roma (5), Lione e Copenhagen (4), Arsenal Valencia e Marsiglia (3) e Inter (1).
Abbiamo avuto il peggior attacco tra le 16 qualificate (7 reti) insieme a Copenhagen e Man Utd (top scorers Arsenal e Tottenham con 18, poi Bayern 16, Real e Valencia 15, Barcellona e Chelsea 14), e l’undicesima difesa con 7 reti subite come l’Arsenal (peggio hanno fatto solo il Lione con 10 e Roma Inter e Tottenham con 11. Migliori difese quelle del Man Utd (un solo gol subito), Real Madrid (2, di Inzaghi), Barcellona Marsiglia e Schalke (3), Chelsea e Valencia (4).
Siamo anche stati gli unici qualificati agli ottavi a non aver vinto almeno tre partite.

Ma a parte questi numeri che sono solo parzialmente indicativi per effetto delle sole sei partite da cui derivano e dalla disomogeneità della composizione dei gironi, ci si aspetta dal Milan una qualificazione al turno successivo che dia un chiaro segnale di discontinuità con il recente passato.
Nelle ultime tre stagioni, infatti, siamo stati estromessi dalle competizioni al primo turno ad eliminazione diretta al quale abbiamo partecipato (Arsenal 2008, Werder 2009, Man Utd 2010), una tendenza negativa poco compatibile con il nostro blasone internazionale e con la nostra vocazione europea.

Cambiando argomento, vorrei esprimere tutte le mie perplessità sul ventilato acquisto di Cassano, perplessità a 360°.
Neanche ipotizzando un addio a Ronaldinho già a gennaio riuscirei a trovare una ragione valida per una simile operazione.
Un anno fa Leonardo si vide costretto a fare ogni sorta di esperimento per ovviare alla mancanza di un’alternativa a Pato, fino ad arrivare ad utilizzare uno dei tanti centravanti presenti in rosa all’ala (Hunty).
Oggi che un centravanti di scorta sarebbe indispensabile, si parla di acquistare Cassano …
Sui problemi caratteriali che hanno costellato di episodi la carriera del barese è inutile dilungarsi, li conosciamo tutti.
Allegri si trova nelle condizioni di un equilibrista che dopo aver rischiato di precipitare al suolo ha trovato il giusto, per quanto precario, assetto, ed una certa stabilità. Mettergli a disposizione Cassano equivale a dare un bello scossone alla corda con il rischio di far precipitare il “saltimbanco” nel bel mezzo dell’attraversata.

Per chiudere due parole sulla partita di questa sera. Qualsiasi risultato diverso dalla vittoria, in qualunque modo arrivi, sarebbe difficilmente metabolizzabile da squadra e tifosi.
I capitolini non stanno vivendo un gran momento, e, per noi, passare le festività con sei punti di vantaggio sulla seconda, qualunque essa sia, ci consentirebbe di passare serenamente la pausa invernale.

Pubblicato su Mondo Milan Day

mercoledì 15 dicembre 2010

Statistiche di Bologna - Milan 0-3

MilaNumbers (22)

Campionato - 16° Giornata - 12.12.2010
Bologna - Milan 0-3   Boateng 9' Robinho 35' Ibra 60'
Classifica: Milan 36 - Juve, Napoli, Lazio 30 - Palermo, Roma 26 - Inter 23

 




NOTE:
Assist di Ibra (1-0), Boateng (2-0) e Pirlo (3-0)
Traversa di Zambrotta al 45+1'
Abbiati para un rigore a Di Vaio al 78'
Pirlo raggiunge Niels Liedholm all'11° posto con 394 presenze ufficiali
Nesta raggiunge Kaladze al 32° posto a quota 284 presenze ufficiali
Abbiati raggiunge Moretti (anni 30) al 50° posto con 223 presenze ufficiali

Statistiche di Milan - Ajax 0-2

MilaNumbers (21)

Champions League - 6° Giornata - 8.12.2010
Milan - Ajax 0-2   De Zeeuw 57' Alderweireld 66'
Real Madrid - Auxerre 4-0   Benzema 12' Ronaldo 49' Benzema 72' Benzema 88'
Classifica: Real Madrid 16 - Milan 8 - Ajax 7 - Auxerre 3







NOTE:
Pirlo raggiunge Alberigo Evani al 12° posto con 393 presenze rossonere
Esordio in gare ufficiali per Alexander Merkel

Statistiche di Milan - Brescia 3-0

Alè ... finalmente sono tornato on-line ... è stata dura ma ce l'ho fatta ...
Con i resoconti statistici della stagione rossonera sono indietro di tre partite, adesso pubblico la terz'ultima e prima della gara di sabato contro la Roma che chiuderà il 2010 mi metterò in pari.

Avendo potuto seguire la squadra poco e male (le due gare di campionato) o per niente (la sconfitta con l'Ajax ...) mi limito a dire due parole su questa prima parte di stagione.
Visto l'inizio temevo di assistere all'ennesima stagione fotocopia delle precedenti, ma bisogna dare atto ad Allegri del grande lavoro svolto in questi mesi.
La squadra è stata rivoltata come un calzino, le gerarchie precostituite sono saltate, la presenza fisica della squadra in campo è aumentata così come la velocità di esecuzione del gioco.
Le ultime novità sono il decentramento di Pirlo per poter disporre di Ambrosini davanti ai centrali, e la scalata di Boateng al ruolo di trequartista (atipico) titolare in barba ai vari Seedorf e Ronaldinho, (a proposito del ghanese, delizioso l'assist per il 2-0 di Robinho a Bologna, e a proposito di Seedorf e Ronaldinho ... chi ha giocato titolare contro l'Ajax insieme a Pirlo ?!?!? ... appunto ...)

MilaNumbers (20)

Campionato - 15° Giornata - 4.12.2010
Milan - Brescia 3-0   Boateng 4' Robinho 28' Ibra 31'






NOTE:
Assist di Ibra (1-0)
Primo gol rossonero per Boateng