martedì 22 dicembre 2009

Il Muro Di Gomma

MilaNichilista
In filosofia il termine "nichilismo" designa una concezione che nega la realtà in generale o soltanto qualche aspetto di essa. Il "nichilismo etico", non riconoscendo il valore dei desideri e delle azioni, nega anche la possibilità di un codice morale.

Girano voci di un possibile rinnovo del contratto di Nelson Dida...che avrebbe convinto la dirigenza a prolungarglielo di un anno (fino al giugno 2011) in virtù delle ottime prestazioni (??) offerte da quando è tornato a difendere la nostra porta. Sono disposto a riconoscere a Nelson di avere effettuato alcune parate di rilievo nelle 13 partite da lui giocate nell'ultimo periodo (quella di Verona sopra a tutte) ma non sono disposto a considerarlo un portiere affidabile. In queste stesse 13 partite ha confermato i limiti che hanno contraddistinto le sue prestazioni dal petardo del derby di Champions
ad oggi (ma anche prima del petardo).

Si è discusso molto sull'errore della dirigenza nel rinnovargli il contratto a cifre esorbitanti quando era evidente che fosse arrivato il momento di puntare su qualcun'altro per un ruolo tanto delicato come quello del portiere. Rinnovo che, insieme ad altre operazioni molto discutibili da parte della società, ha contribuito al buco di bilancio che ha "costretto" la dirigenza a "sacrificare" quello che era ormai diventato il simbolo del Milan. Ebbene ci risiamo...se queste voci dovessero trovare conferma nella realtà avremmo la prova che questa dirigenza fa (lecitamente) di testa sua senza tenere troppo conto delle sollecitazioni che giungono sia dal campo che dalla tifoseria. La mia speranza è che queste parole nascano da ipotesi senza fondamento e che i minuti impiegati per questo post siano solo tempo sprecato.

L'altro argomento che mi inquieta un tantino è l'affermazione di Galliani che a gennaio arriveranno solo Beckham e Adyiyah...se così fosse si tratterebbe o di una confessione di impotenza economica (il 31 dicembre si chiude il bilancio 2009 "risanato" dalla cessione di Kaka) o di una negazione (nichilista appunto) della realtà che, come mostrato in questa prima parte di stagione, ha evidenziato la necessità di avere come minimo un ricambio di valore per Pato e Dinho.
La partita con il Palermo ha dimostrato chiaramente che mancano le alternative, se Pato va in panchina lo si sostituisce con Abate che non ha proprio le stesse caratteristiche del "papero". Anche l'annunciata formazione che sarebbe dovuta scendere in campo a Firenze avrebbe costretto Leonardo a sostituire il Gaucho (in panchina, si dice, per punizione) con Clarence, e anche in questo caso si sarebbe trattato di un taccone d'emergenza.
Un intervento in questo reparto sarebbe anche di supporto alle idee tattiche dell'allenatore, che non può puntare su un determinato modulo se ha i giocatori contati.

Qualche preoccupazione, ultimamente, è sorta anche per il reparto dei difensori centrali. Se Nesta o Thiago, come abbiamo visto, devono stare fuori, nè Kaladze nè Favalli danno garanzie di poterli sostituire efficacemente...ci sarebbe anche Bonera (che apprezzo molto) ma si è perso nei meandri di Milan Lab, anche se sembra che da gennaio possa tornare disponibile. Ad ogni modo, prima che si chiuda il mercato invernale, avremo la possibilità di testarne le condizioni.
Anche l'ormai annoso problema dei terzini avrebbe bisogno di una soluzione, perchè se anche Abate e Antonini stanno dimostrando di poter ricoprire degnamente il ruolo, va anche detto che i titolari designati da Leonardo sono Zambrotta e Oddo (quest'ultimo fuori solo per infortunio) e che un intervento sarebbe auspicabile.

Un'ultima considerazione...siamo a due giornate dal giro di boa del campionato e occupiamo il secondo posto a 8 punti dai cuginastri con una partita da recuperare. Il giorno del raduno erano in pochi coloro che ipotizzavano la possibilità di una simile situazione di classifica. Mi dispiacerebbe molto, a maggio, avere grossi rimpianti per non avere fatto neanche a gennaio ciò che si sarebbe dovuto fare già a giugno...

giovedì 17 dicembre 2009

Continuità

MilAnàmnesi
Non è facile...è ormai da qualche anno che a questa squadra manca una coerenza comportamentale, quando pare che risultati e prestazioni siano indicativi di una solidità fisica, psicologica e tattica ecco che si ripresenta la prestazione inspiegabile, l'inciampo, l'occasione mancata. Nella mia beata ingenuità avevo interpretato la partita contro la Samp come l'inizio di un nuovo corso, di una ritrovata solidità, di un atteggiamento mentale nuovo nato dalla consapevolezza di avere ancora una volta, anche per merito di un allenatore innovativo, rivoluzionato lo status quo. L'atteggiamento iperoffensivo che aveva il merito di scombinare i piani tattici degli avversari avrebbe avuto ancora bisogno di qualche aggiustamento per dare maggiore solidità, ma le fondamenta sembravano un punto di partenza su cui fare affidamento...e invece...invece andiamo a giocare a Zurigo (nientemeno) dove una vittoria ci avrebbe garantito il passaggio agli ottavi di Champions, e con l'aiuto dei marsigliesi addirittura la vittoria del girone sui nababbi meringati...e invece...invece, proprio grazie ai nababbi, riusciamo ad andare avanti perchè con le nostre sole forze non ce l'avremmo fatta. Affrontiamo la partita più importante con un piglio molle e apparentemente (?!) distratto...non si sa se la causa del flop sia il mancato turn-over, se sia una sorta di presunzione che dà ai ragazzi l'illusione che basta scendere in campo per battere una squadra mediocre come quella svizzera, o magari è la stessa prestazione contro la Samp che ci ha svuotati di energie fisiche e mentali...il risultato è la pessima partita che abbiamo giocato. Se lo Zurigo doveva rappresentare un campanello d'allarme, una sveglia, un monito a non rilassarsi ma a tenere alta la concentrazione...allora non abbiamo colto il messaggio.
Dopo la sconfitta dei bianconeri a Bari c'era la possibilità di allungare e magari di avvicinare i cuginastri impegnati a Bergamo...l'esito finale è un'altra partita sconcertante per tanti aspetti. Torniamo a mostrare le difficoltà nell'approcciare la partita, Leo continua ad effettuare scelte di formazione quantomeno opinabili e confermiamo il nostro masochismo nel buttare a mare le occasioni per mettere pressione ad avversari che non aspettano altro per vedere allargare le crepe che cominciano a delinearsi sulla loro solida (?) facciata.
Mi dispiace che alcuni dicano che va beh...tutto sommato è andata bene...abbiamo tenuto dietro i gobbi e quelli là hanno guadagnato solo un punto. Con questa mentalità non si raggiungono grandi traguardi...adesso siamo nuovamente in mezzo al guado...abbiamo le potenzialità ma non la continuità, e la continuità è la qualità che fa la differenza, ad ogni vigilia non sappiamo se assisteremo alla prestazione monstre tipo Samp o ad uno spettacolo assurdo come l'accoppiata Zurigo Palermo. Si indaga sulle possibili cause di questa patologia ma non si riesce a formulare nessuna diagnosi, i misteri rimangono tali...chissà cosa ci riserverà Firenze.

mercoledì 9 dicembre 2009

Zurigo-Milan 1-1

MilAnorchide
Se c'era bisogno di dare una prova di maturità l'occasione è andata persa. Forse l'esaltazione dei tifosi dopo la partita di sabato ha contagiato i giocatori che sono scesi in campo con la stessa determinazione e concentrazione che si ha nel corso dell'ultimo allenamento della stagione prima di andare in vacanza. Purtroppo si torna a parlare di "approccio alla partita", in questo caso pessimo per usare un'espressione sobria, strano per una partita fondamentale...
Nel post precedente parlavo delle virtù del turn-over e chiedevo a Leonardo un maggiore equilibrio nell'utilizzo della rosa, invece l'allenatore brasiliano preferisce mandare in campo un Ambrosini debilitato dall'influenza piuttosto che inserire Flamini, e il risultato è quello che abbiamo visto tutti. Anche Thiago aveva problemi ma è stato rischiato un pò più a ragion veduta, e sembra che il problema che lo toglie dal campo sia diverso da quello che preoccupava alla vigilia.
Ho visto una squadra intestardirsi per 90' nell'uso del fioretto mentre era il caso di menare sciabolate anche alla cieca, quando era possibile provare il tiro dal limite si è preferito il suggerimento improbabile per il compagno, le sovrapposizioni degli unici due scesi in campo con lo spirito giusto sono state spesso ignorate per tentare lo sfondamento centrale. Alla fine ci tocca ringraziare le "meringhe" per non avere perso a Marsiglia, altrimenti staremmo parlando di un disastro, almeno la qualificazione agli ottavi è stata raggiunta, e da qui a febbraio potremmo, se lo volessimo, avere il tempo di aggiustare alcune cose.
I migliori in assoluto sono stati i due terzini, che oltre allo spirito giusto con il quale giocano, corrono tanto e bene per tutta la partita. Più che dignitosi Borriello, Flamini, Nesta e il Kaladze del secondo tempo, quello del primo tempo mi è costato qualche capello bianco...qui finiscono le note positive.
Dida prende un gol sul suo palo ma su un tiro forte e angolato, mentre su una parata anche bella rischia di fare il "didastro" perdendo il contatto con la palla e rischiando di buttarla dentro. Ambrosini è forse la causa del pessimo avvio di partita, colpa di Leonardo metterlo in campo in quelle condizioni, ma anche lui se non è in grado di giocare ha il dovere di tirarsi indietro. Pirlo doveva essere il cugino brocco di Andrea, altrimenti non si spiega una simile metamorfosi in tre giorni. Seedorf e Dinho hanno giocato la stessa identica partita, i "fiorettisti" sono loro due, prediligono la giocata di fino (che non gli riesce mai) piuttosto che badare al sodo e provare a tirare in porta se capita (ed è capitata) l'opportunità. Pato si è nascosto tutta la partita, ma anche in questo caso forse il turn-over dovrebbe essere tirato in ballo; anche lui, povero ragazzo, avrebbe bisogno di riposare ogni tanto, ma nel suo caso il problema è che attualmente le alternative non esistono proprio.
Inzaghi entra a 6' dal novantesimo con la voglia di spaccare il mondo, ma l'unico risultato che ottiene è battere il record mondiale di fuorigioco sulla distanza dei dieci minuti.
Dalle brutte esperienze si può sempre ottenere qualcosa di positivo se la brutta esperienza non è quella definitiva...in questo caso la vita continua con la qualificazione agli ottavi, la cosa positiva è la speranza che questa partita ci riporti sul sentiero dell'umiltà e della determinazione...amen

martedì 8 dicembre 2009

Turn-over

MilAndazzo
Sono rare, nella vita, le situazioni che permettono di disporre di una controprova dopo avere effettuato una scelta. Nel calcio la controprova non esiste, esistono situazioni che possono essere analizzate ma senza avere la certezza di giungere alla giusta conclusione.
Andrea Pirlo sabato sera contro la Samp ha disputato una partita di altissimo livello, non ho dubbi nel definirlo migliore in campo. E' evidente che l'ottima condizione fisica di tutta la squadra ha permesso al nostro playmaker di far girare la palla con grande velocità, perchè la condizione fisica è il presupposto imprescindibile per giocare come abbiamo fatto sabato. Il movimento negli spazi permette lo smarcamento e offre a chi è in possesso della palla opzioni valide di passaggio.
Come dicevo prima, non è possibile avere controprove ma il fatto che Pirlo venisse da dieci giorni di allenamenti a causa della squalifica di domenica scorsa, potrebbe avere avuto un certo peso sulla prestazione del bresciano. Quella di Catania era la 19^ partita della stagione; delle prime diciotto Pirlo ne ha giocate diciassette dal 1' al 90' e una (a Livorno) dal 55'. Va aggiunto che durante le tre pause per le nazionali, Andrea ha giocato anche in azzurro sottoponendosi, dal 22 agosto, ad un tour de force massacrante.
Mi domando se non sia il caso, al bisogno, di fare riposare un giocatore e riaverlo fresco piuttosto che spremerlo come un limone per poi ottenere prestazioni mediocri o peggio.


Un secondo aspetto, anche questo privo di controprova, riguarda gli infortuni. Leonardo ha tenuto in naftalina Abate e Antonini per proporre costantemente Oddo e Zambrotta...ad un certo punto Oddo si rompe. Anche qui, a parte le valutazioni sulle prestazioni diciamo altalenanti dei due terzini, non esiste la controprova che Oddo non si sarebbe rotto se avesse saltato un paio di partite, ma qualche sospetto rimane...


C'è anche un terzo aspetto che suggerisce un utilizzo, sia pure non massiccio, del turn-over: il morale di chi gioca troppo poco. Non mi riferisco a Rino Gattuso ma, ad esempio, a Flamini.
Riguardo le esternazioni del mio idolo Ringhio Gattuso, non riesco ancora a spiegarmene la ragione, mi chiedo cosa possa spingere un giocatore infortunato ad esprimere malumore per lo scarso utilizzo...è una posizione che fa a cazzotti con la logica. Il malumore evidentemente esiste, ma le cause, altrettanto evidentemente, sono altre. Da Rino mi sarei aspettato che dicesse cosa effettivamente non va, o che non dicesse affatto.
Per quanto riguarda Flamini, ma il discorso vale anche per altri giocatori, farlo giocare solo se qualche compagno viene appiedato da squalifiche o infortuni, oppure fargli disputare solo brevi spezzoni di partita, non gli permette di scendere in campo con la necessaria serenità ma, anzi, può generare nervosismo e voglia di strafare. Dato che sono piuttosto intrippato con i numeri e le statistiche, ne voglio segnalare qualcuna relativa al francese: dal 18 ottobre (Milan-Roma) si sono giocate 11 partite, Flamini ha collezionato 8 presenze ma appena 243'...questo significa che mediamente ha giocato 30' a presenza, e 243' sui 990' delle 11 partite sono solo il 25%...una partita su quattro.
Se poi si prende in considerazione Luca Antonini, i numeri sono ancora più incredibili: dall'inizio della stagione Luca ha collezionato 4 presenze per un totale di 254'...e tutte nell'ultimo periodo. Mi domando quali siano i criteri che determinano alcune scelte di Leonardo su questi aspetti.
Sia chiaro che ho una grande stima per il brasiliano sin dai tempi in cui giocava, e bisogna fargli i complimenti per le idee tattiche che sta sviluppando e il gioco divertente che stiamo vedendo.
Gli chiedo solo un maggiore equilibrio nell'utilizzo della rosa a disposizione.
Intanto mi raccomando...non facciamo scherzi...

domenica 6 dicembre 2009

Milan-Samp 3-0

MiLanciato
Piccola notazione statistica (un pò arbitraria): se si mettono insieme la partita di domenica scorsa contro il Catania e quella di stasera contro la Samp, ne viene fuori che abbiamo segnato tre gol in tre minuti.
Dopo le ultime due prestazioni un pò così, temevo che la gara di questa sera potesse sancire un'inversione di tendenza rispetto a quanto mostrato a partire dalla vittoria contro la Roma. Invece la squadra sforna una prestazione maiuscola, gioco a due tocchi o di prima, grande movimento senza palla e una sensazione generale di grande condizione sia fisica che mentale. Già, perchè per fare girare la palla come hanno fatto questa sera è indispensabile il movimento negli spazi che permette lo smarcamento e consente al possessore della palla di scaricarla velocemente. Ma tutto questo si può fare solo se la condizione fisica della squadra è ottima.
Qualcuno dirà che abbiamo giocato contro avversari allo sbando e orfani di tre squalificati (tra i quali Palombo) e che segnare al primo minuto ha spianato la strada alla vittoria. Sicuramente sono particolari che hanno un loro peso, ma altre volte nel recente passato abbiamo avuto questi vantaggi senza riuscire ad approfittarne. Contro i doriani abbiamo dato la sensazione di essere una squadra consapevole del proprio (notevole) potenziale e di avere un progetto tattico preciso e condiviso tra allenatore e squadra, il tutto assecondato da un'ottima condizione atletica.
Tutta la squadra si è espressa ad alto livello, ma vorrei citare in particolare le prestazioni di Pirlo, lucido e ispirato come non si vedeva da tempo, Antonini, che interpreta entrambe le fasi con grande personalità, e ha il merito del break dal quale nasce il primo gol,  Abate, che utilizzato con continuità sta confermando le qualità che si intuivano, e l'ottima mezz'ora di Ronaldinho, nella quale confeziona altri due assist.
Nel frattempo, la Juve ferma i cuginastri che ora sono quattro punti sopra. Se messi sotto pressione possono perdere le loro certezze e l'ambiente non proprio rilassato potrebbe anche deflagrare.
Adesso è necessario tenere alta concentrazione e attenzione per andare a vincere a Zurigo, vittoria che potrebbe darci non solo la qualificazione ma anche il primo posto nel girone...che il Real vada a vincere a Marsiglia è tutt'altro che scontato.

giovedì 3 dicembre 2009

Una domanda per Galliani

MilAntitetico
E' notizia ormai datata quella dell'acquisto da parte del Milan del giovane ghanese Dominic Adyiyah, vincitore, capocannoniere e mvp del recente mondiale under 20 disputato in Egitto.
La notizia in sè sarebbe anche positiva, prendere un giovane con queste referenze e queste caratteristiche anagrafiche è coerente con la nuova linea societaria volta a ringiovanire la rosa e ad abbassare il monte ingaggi. Inoltre, come affermato da Galliani, lo score di Adyiyah è lo stesso ottenuto nella medesima manifestazione da Messi e Aguero...(a proposito, complimenti a Lionel per la meritata conquista del Pallone d'Oro). Dicevo che la notizia in sè "sarebbe" anche positiva ma non si può trascurare il particolare che Dominic sia extracomunitario. Mi torna alla mente una delle battaglie di Galliani per ridurre il gap che attualmente divide il calcio italiano da quelli spagnolo e inglese...se, da un lato, sembra che il problema del vantaggio iberico in tema di fiscalità sia stato parzialmente risolto, dall'altro quello relativo alla limitazione del tesseramento di extra provenienti da federazione estera è ancora in ballo. Ricordo Galliani questa estate impegnato a lottare per ottenerne l'ampliamento a tre...e qui mi nasce spontanea una domanda per l'A.D. rossonero: "Se, attualmente, non stiamo sfruttando in pieno neanche il secondo posto da extra, per quale motivo ritiene così importante portare a tre questa fattispecie di giocatori?". Faccio presente che Viudez è stato tesserato due estati fà al posto di un rinforzo autentico per la squadra e, così facendo, si è temporaggiato tenendo il posto in caldo con l'uruguagio, in attesa, presumibilmente, che il mercato offrisse l'occasione di prenderne uno di livello. E' evidente che questa estate l'occasione non si è presentata (?), tanto è vero che abbiamo rinviato al mercato invernale l'acquisto dell'extra ancora disponibile dopo la rescissione con Viudez. Se questo extra fosse,come pare che sia, il ghanese, si riproporrebbe la situazione dello "scaldaposto", magari, anzi certamente, nella speranza che si riveli un campione.
In questi giorni circolano voci che ipotizzano la possibilità che Adyiyah venga tesserato da un'altra società italiana (il Livorno) pur rimanendo nella sfera di influenza rossonera, e che a gennaio sia praticamente fatta per Milos Krasic che l'altro giorno ha festeggiato il 25° compleanno gustando una torta rossonera. Non so quanto queste voci siano attendibili, ma, a mio parere, se questa eventualità dovesse realizzarsi la battaglia di Galliani per il terzo extra avrebbe finalmente un senso. Krasic sarebbe un vero rinforzo per la rosa per due ordini di motivi: il primo tattico e il secondo di completamento dell'organico. Devo ammettere che Milos è un giocatore che mi piace molto, mi ricorda il giovane Nedved per dinamismo, agonismo e per le qualità fisiche e tecniche. Lo classificano come laterale destro, ma è una definizione limitante dato che risolverebbe parecchi problemi legati allo scarso assortimento del nostro organico in alcuni settori. Potrebbe essere l'alternativa a Pato/Dinho (e che alternativa), cosa che oggi non abbiamo, offrendo a Leonardo anche la possibilità di utilizzare un centravanti con caratteristiche diverse da quelle di Borriello. Secondo me potrebbe anche giocare nella posizione di Seedorf anche se mi rendo conto che non tutti possano essere d'accordo. L'unica controindicazione è l'impossibilità di utilizzarlo in coppa Campioni nel caso (doveroso) che ci si qualifichi agli ottavi martedì prossimo, ma è un aspetto che sarei ben felice di trascurare.

Per chi non conoscesse Milos Krasic...