Devo dire che quando ieri sera ho visto la formazione del Milan, mi è tornata in mente una statistica dello scorso anno: con Dinho, Seedorf e Pirlo contemporaneamente in campo il Milan ha ottenuto un punto a partita di media.
Statistica confermata anche per il Trofeo Berlusconi.
Premesso che il clima partita è stato molto amichevole, si possono provare a rilevare analogie e differenze tra questa squadra e quella dello scorso anno.
Lo schema proposto è un 4-3-3 in fase offensiva che si trasforma in un 4-4-2 in fase di non possesso per effetto dei profondi ripiegamenti di Oduamadi schierato largo a destra in sostituzione di Pato.
Il giovane nigeriano ha probabilmente patito emozionalmente l'impatto con San Siro, in attacco ha pasticciato parecchio, ma il suo lavoro in copertura si è rivelato prezioso per gli equilibri della squadra.
L'altra novità rispetto allo scorso anno è rappresentata dal greco Sokratis che mi ha quasi entusiasmato per l'autorevolezza con cui ha giocato e la sicurezza che ha dato al reparto difensivo formando con Thiago una gran bella coppia di centrali. Ovvio che non basta una partita per dare giudizi definitivi, ma l'inizio è davvero incoraggiante.
Capitolo Ronaldinho ... come tutti i tifosi ho le mie simpatie e le mie antipatie, ma pretendo ma me stesso obiettività e "onestà intellettuale".
La prova del brasiliano è stata abbondantemente positiva. Oltre ai soliti numeri ha offerto alla squadra una presenza costante nei 90 minuti, senza concedersi lunghe pause come capitava troppo spesso lo scorso anno.
Nel finale di gara ha agito in posizione più centrale, dimostrando disponibilità a ricoprire zone del campo diverse da quelle solitamente frequentate. Insomma, sembra che gli stimoli non gli manchino.
Il centrocampo ha funzionato ad intermittenza, cose buone alternate ad altre meno positive.
Flamini sembra possedere un passo diverso da quello dei colleghi di reparto, ma anche per lui alle luci di un numero da grande giocatore ha fatto seguire le ombre del solito cartellino giallo collezionato.
Ancora un'ottima partita di Antonini, che alle qualità di rilievo aggiunge una consapevolezza dei propri mezzi e una fiducia in sè stesso che gli consentono di esprimere tutto il suo potenziale.
Per finire, buone le prestazioni di Bonera e Abbiati, mentre Borriello (che mi auguro non venga ceduto) è ancora in ritardo di condizione anche se ha mostrato qualche leggero progresso.
Se guardiamo ai problemi creati dalle assenze forzate di Pato e Nesta negli ultimi tre mesi della scorsa stagione, sembra che il problema dei centrali sia risolto (oltre al greco si può contare su Yepes e lo stesso Bonera), mentre per completare e assortire meglio la batteria degli attaccanti ... attendiamo novità dalla Catalunya.
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