lunedì 10 maggio 2010

Il fondo del barile

MilAntiquariato
Grazie Samp e grazie Palermo.
Se il terzo posto avessimo dovuto conquistarcelo con le nostre forze non ce l'avremmo mai fatta.
Prestazioni come quelle offerte negli ultimi due mesi non sono giustificabili con gli infortuni, è più onesto puntare l'attenzione su un gruppo di giocatori ormai svuotato di energie e senza più ambizioni. Stanno raschiando il fondo del barile.
Il senso di austerity ha contagiato anche la squadra che, magari inconsciamente, subisce questo clima di smantellamento ... è difficile trovare gli stimoli giusti quando il domani è fosco e non promette nulla di buono.
Un gruppo "guidato" da un dirigente, da un ex campione, da una grande persona, ma non da un allenatore.
Lo ha ammesso lo stesso Leonardo con onestà intellettuale e grande umiltà (che non va confusa con la modestia ... l'umiltà è una qualità, la modestia è un limite).
Discorsi sulle pecche tattiche mostrate da questa squadra in questa stagione se ne sono fatti tanti ed è inutile tornarci sopra, ma oggi contro il Genoa sono rimasto sorpreso nel vedere il nostro allenatore effettuare una sostituzione fermando la battuta di un corner a favore dei rossoblu ... cosa che credo nessun allenatore di serie A farebbe mai ... e infatti abbiamo preso gol.

Ma torniamo ai protagonisti dello strazio di oggi.
Leggo in giro che Ronaldinho quest'anno è stato il trascinatore di questa squadra e mi chiedo quanto la passione per un giocatore possa confondere la mente e gli occhi.
Ronaldinho sono quattro mesi che trascina sè stesso a zonzo per un'area limitata del campo, non trascina di certo la squadra. L'altro giorno in un'intervista ha avuto l'ardire di affermare che è molto soddisfatto della sua stagione e, cosa ancora più inquietante, che ha intenzione di rimanere al Milan.
Seedorf ha giocato la peggiore stagione da quando veste questi colori, Pirlo sono tre anni che non è più quel grande giocatore che abbiamo ammirato negli anni precedenti.
Gattuso, dopo gli incidenti che lo hanno colpito negli ultimi due anni, ha avuto un calo notevole e non si può supporre un suo ritorno ai livelli raggiunti in passato.
Lo stesso Nesta, che ha giocato una grande stagione, non garantisce più continuità dal punto di vista fisico.
Questa è la nostra spina dorsale, il nostro asse portante, ed è ormai arrivato al limite delle proprie possibilità fisiche e mentali.
Io spero che la nostra dirigenza lo abbia capito e che non voglia giocare d'azzardo il prossimo anno.

Presto sapremo chi siederà sulla nostra panchina, ritengo questa scelta un momento importante per il futuro del Milan.
La mia speranza è che venga ingaggiato un allenatore vero, in questo momento mi piacerebbe rivedere Capello allenare il Milan, anche se so che è pura utopia.
Galli sta lavorando bene come responsabile del settore giovanile e lo confermerei in quel ruolo, non ha esperienza di panchina se non come allenatore della primavera o come secondo di Ancelotti.
Van Basten non mi convince dopo le sue esperienze con la nazionale orange e con l'Ajax.
Tra le ipotesi prospettate in questi giorni la mia scelta cadrebbe su Allegri, anche per darci un taglio con questo dogma del Milan ai milanisti che forse sta cominciando a diventare un boomerang.

Nessun commento:

Posta un commento

Non è stata attivata nessuna moderazione dei commenti.
L'amministratore del blog, però, si riserva di cancellare tutti quei commenti che dovessero violare le leggi vigenti.