Trionfo catalano nella 56° edizione della massima competizione europea per club, 20° edizione da quando, nel 1992 (prima vittoria del Barça), la Coppa dei Campioni è diventata Champions League.
Raramente capita che all'atto finale giungano le due formazioni più forti, e ancora più raramente capita di vedere un così ampio divario tra la prima e la seconda. Guardando gli organici a disposizione in questo momento solo il Real Madrid (oltre a Barça e Man. Utd) avrebbe le carte in regola per ambire ad una finale di Champions, ma i madrileni hanno altri problemi da risolvere.
Il Barcellona ha confermato quanto nel Calcio contino relativamente poco schemi, ruoli (ad esempio il centravanti), assetti tattici; e di come, invece, la vera differenza la facciano principalmente la qualità dei giocatori, l'unità del gruppo e la credibilità di chi li guida. Apparentemente questa affermazione è in contraddizione con quando detto poco prima sulle grandi qualità tecniche dei Blancos, ma, tralasciando il confronto tra Mourinho e Guardiola, la differenza va ricercata, molto probabilmente, nella coesione del gruppo. E' molto diverso, come nel caso dei catalani, avere a disposizione un gruppo di giocatori cresciuti insieme fin da ragazzini, e, anche laddove esiste una differenza generazionale, alimentati comunque dalla stessa "filosofia".
Al contrario, le Merengues sono un insieme (non un gruppo) di grandi giocatori, ognuno con una propria storia, ognuno con la propria individualità da coltivare, potrebbero anche diventare un collettivo vincente, ma avrebbero necessità di trovare la formula giusta e l'alchimista in grado di scoprirla.
Un altro aspetto da sottolineare riguardo il gioco dei Blaugrana è un particolare che tocca in particolar modo anche i tifosi rossoneri. In questi ultimi anni abbiamo avuto una notevole crisi di rigetto nei confronti del possesso palla, del fraseggio orizzontale, dei continui scambi e triangolazioni. Bene, i nuovi Campioni d'Europa hanno dimostrato che l' "idea" è sempre valida, purchè messa in pratica da elementi dotati di tecnica individuale sopraffina, di mobilità e capacità di agire negli spazi senza palla ... caratteristiche alle quali aggiungerei anche la qualità dei campi di gioco, che sui campi di patate è consigliabile il classico "palla lunga e pedalare" ...
Tanto per cambiare voglio inserire nel post alcuni dati statistici.
Quello di ieri è il quarto titolo europeo conquistato dagli spagnoli che raggiungono Bayern Monaco e Ajax al quarto posto alle spalle di Liverpool (5), Milan (7) e Real Madrid (9); lasciandosi alle spalle lo stesso Manchester Utd e Inter (3), e Juventus, Benfica, Porto e Nottingham Forest (2).
Volendo dare uno sguardo all'ultimo decennio (dal 2002 ad oggi) il Barcellona (3 vittorie e 3 semifinali) ha operato il sorpasso nei confronti del Milan (2 vittorie, 1 finale e 1 semifinale), seguono il Manchester Utd (1v, 2f e 2s), il Liverpool (1v, 1f, 1s), il Real Madrid ( 1v, 0f, 2s), l'Inter (1v, 0f, 1s) e il Porto (1 vittoria).
Interessante anche la "classifica" degli ultimi vent'anni (dal 1992), che corrispondono alle venti edizioni della Champions League.
Anche in questo caso il Barça opera il sorpasso (4v, 1f, 4s) nei confronti del Milan (3v, 3f, 1s), terzo è il Real Madrid (3v, 0f, 3s), quarto il Manchester Utd (2v, 2f, 3s), quinta la Juventus (1v, 3f, 1s), sesto il Bayern (1v, 2f, 2s), settimi Ajax e Liverpool (1v, 1f, 1s), noni Borussia D., Inter e Porto (1v, 1s), dodicesimo il Marsiglia (sigh ... 1v).
Per trovare il Milan primo (5v, 3f, 1s) bisogna prendere in considerazione gli ultimi trent'anni (dal 1982 ad oggi); seguono il Barcellona (4v, 2f, 4s), il Real Madrid (3v, 0f, 6s), la Juventus (2v, 4f, 1s), il Manchester Utd (2v, 2f, 3s), il Liverpool (2v, 2f, 1s), il Porto (2v, 0f, 1s), e il Bayern (1v, 4f, 4s).
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