sabato 4 giugno 2011

L'evoluzione delle specie

L'ondata di sdegno, delusione e incredulità manifestate dal mondo del calcio dopo la notizia dell'inchiesta della Procura di Cremona sul nuovo scandalo scommesse mi ha francamente sorpreso.
Se trent'anni fa, quando le scommesse erano illegali e non esistevano mezzi di comunicazione come cellulari e personal computer, il Calcio italiano fu travolto (fatti salvi gli intoccabili) da un vero e proprio tsunami, con le condizioni odierne è molto più facile che simili episodi si possano verificare.

Quello delle partite truccate non è cosa che riguardi solo l'Italia, scandali e scandaletti hanno colpito nel recente passato la Germania (con gli arbitri coinvolti) i paesi dell'est, e di tanto in tanto anche le partite delle competizioni europee finiscono nel mirino degli investigatori dell'Uefa.
Sono convinto che nel corso degli ultimi anni alcuni episodi di taroccamento siano passati "inosservati", e che qualche "scommettitore" l'abbia fatta franca. In natura gli oggetti grandi sono sempre una piccola percentuale rispetto a quelli piccoli ... gli elefanti sono molto meno numerosi delle formiche, così come le formiche sono molto meno numerose dei batteri ... vedere un elefante (se c'è) è piuttosto semplice, per osservare una formica è già necessaria la volontà di farlo, ma per i batteri bisogna attrezzarsi con tecnologie di un certo livello.

Il fatto grave, a mio parere, è che non c'è compatibilità tra il calcio e le condizioni ambientali nelle quali il calcio si muove. A questa situazione si adattano bene le vecchie teorie darwiniane: quando le condizioni ambientali subiscono una trasformazione repentina, alcune specie riescono a sopravvivere e sono destinate ad evolversi nel tempo, mentre altre non riescono ad adattarsi e si estinguono.
Ho la sensazione che il Calcio (non solo quello italiano) sia arrivato ad un bivio, e che se vuole sopravvivere debba cambiare radicalmente, magari ispirandosi al modello sportivo professionistico americano ...



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